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La storia del cavallo Murgese inizia con l'imperatore Federico II di Svevia, che governò sul Sacro Romano Impero nel XIII secolo. Federico II era un appassionato di cavalli e della Puglia in particolare, terra che amava sopra ogni altre nel suo regno: qui avvenne proprio il primo incontro con i cavalli autoctoni, che giudicò forti e nobili, e da lì iniziarono i vari incroci con altre razze equine importate. Il sovrano pretese che i suoi cavalli da guerra, dei Murgesi ovviamente, fossero allevati non nelle pianure erbose, ma nella zona delle Murge, inospitale e difficile, che avrebbe temprato i cavalli rendendoli frugali e dagli zoccoli molto forti.
Proprio nelle Murge Federico II volle installare ben 3 diversi allevamenti di cavalli, ai quali imporre metodologie di cura e selezione approntate passo passo secondo le sue direttive: di tutte queste informazioni ne abbiamo riscontro nel “De Medicina Equorum”, testo scritto da Giordano Ruffo di Calabria, scudiero personale di sua maestà Federico II nonché annoverato fra i primi studiosi di veterinaria. Altre fonti che trattano circa il Murgese le ritroviamo nel celebre trattato di falconeria “De Arte Venandi Cum Avibus”, scritto proprio da Federico II, grande appassionato della caccia col falcone alla quale partecipava proprio in sella ad un Murgese.Durante il periodo che va dal XV al XVI secolo, la Repubblica Serenissima di Venezia predilesse il Murgese sia come cavallo militare, sia come razza sportiva e civile. Fu infatti creato un allevamento, il più importante della Serenissima, proprio nelle Murge, al fine di allevare cavalli forti e “virtuosi”.Grande influsso ebbe sulla razza del Murgese il cavallo di Conversano, creato dalla famiglia degli Acquaviva d'Aragona, e dal quale discenderebbe anche uno dei capostipiti del cavallo Lipizzano.La prima vera selezione del Murgese si ebbe però intorno al 1926, quando l'allora Ministero dell'Agricoltura e il Regio Deposito Stalloni di Foggia (oggi chiamato Istituito Regionale Incremento Ippico) diedero inizio alla definizione delle caratteristiche tipiche delle razza e alla sua registrazione formale. Charolais Prezzo: in offerta su Amazon a: 1,29€ |
Il Murgese è un cavallo di tipo mesomorfo, con un'altezza al garrese che può variare dai 150 ai 162 centimetri per le femmine, mentre per i maschi può oscillare fra i 155 e i 170 centimetri. Il peso, in genere, varia fra i 350 e i 400 chilogrammi. La testa si presenta molto solida, ben attaccata e con fronte e narici larghe. Il profilo è rettilineo, ma in alcuni esemplari non è raro trovarlo anche montonino. Le orecchie sono regolari e gli occhi molto dolci ed espressivi. La criniera è fluente e ondulata, con il classico ciuffo che ricade sulla fronte. Il collo è armonico, mentre il tronco si presenta possente e muscoloso, con petto ampio e torace molto sviluppato. La coda è ben attaccata, con peli lunghi e ondulati al pari della criniera.
Gli arti si presentano solidi, piuttosto muscolosi, con una accentuata apertura del garretto. I piedi sono rivestiti da uno zoccolo nero molto duro, risultato dell'allevamento sul terreno carsico delle Murge, ma al tempo stesso si presenta sufficientemente elastico.Il mantello è sempre morello corvino e non sono ammesse macchie di nessun tipo. Una piccolissima percentuale di Murgesi ha però il mantello grigio ferro testa di moro.Il Murgese, pur essendo un cavallo dal temperamento docile, si presenta come un animale vivace, ideale compagno nelle passeggiate e per questo molto utilizzato nel turismo equestre e nell'equitazione da campagna. Molto intelligente, apprende con facilità quanto insegnatogli e si rivela molto bravo sia negli esercizi dell'alta scuola, sia nel salto ad ostacoli, tanto da essere stato spesso utilizzato anche negli spettacoli equestri. Alcuni esemplari si sono rivelati molto bravi nell'attacco e nel dressage.
Robusto e lavoratore, il Murgese è ancora oggi impiego oltre che come cavallo da sella, anche per il lavoro dei campi. Le fattrici si sono rilevate anche delle ottime produttrici di latte.
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