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Se nell'epoca romana il cavallo frisone veniva utilizzato prettamente per il duro lavoro dei campi, durante il medioevo venne impiegato come cavallo da combattimento, grazie alla sua frugalità e soprattutto alla sua robustezza, il che gli consentiva di poter trasportare per ore il peso del cavaliere e della sua armatura.
Nel XVI secolo, quando l'impero di Carlo V dalla Spagna giunse fino in Olanda, si cominciarono importare numerosi cavalli di razza iberica che vennero fatti incrociare con i frisoni: da qui la razza, notoriamente sgraziata e massiccia, divenne più leggera e fluida nel corpo e nei movimenti, caratteristiche ideali per trainare i cannoni, ma soprattutto per partecipare alle cerimonie. Sempre nello stesso periodo, inoltre, il cavallo frisone venne importato anche nelle terre del Mar del Nord per migliorare razze come il Dales, il Wurtemberg, l'Oldemburghese e lo Shire. SCHLEICH 42195 - Giocattolo Scuderia con Cavalli e Accessori Prezzo: in offerta su Amazon a: 97,67€ |
A partire dal XVII secolo l'Olanda passò sotto il dominio dei Francesi: questi apprezzarono molto il cavallo frisone grazie al suo trotto sostenuto e al suo portamento fiero, tanto da farne il cavallo tipico delle truppe dell'epoca. Nel XIX cominciò però un periodo buio per questa razza, che ha addirittura rischiato l'estinzione. Infatti la nuova moda del trotto spinse gli allevatori a migliorare le già ottime prestazioni del frisone nella disciplina, facendo incrociare l'animale con razze di cavalli più leggere come l'Orlov. Questa follia, che ridusse all'osso gli esemplari di razza frisona, terminò nel 1879, quando un gruppo di 22 allevatori decise di riunirsi per determinare gli elementi caratteristici del cavallo frisone e ripopolare la specie, escludendo ogni incrocio eventuale con altre razze.
Così, se durante il primo conflitto mondiale rimanevano solo tre stalloni puri e circa un centinaio di giumente, fu durante la seconda guerra mondiale che il frisone venne riutilizzato come animale da soma e da trasporto umano data la scarsità di mezzi e carburante a disposizione, favorendo così il ripopolamento della specie. A metà degli anni 50, la regina Giuliana dei Paesi Bassi concesse alla società di allevamento dei cavalli frisoni il titolo di società reale, divenendo a tutti gli effetti ella stessa la protettrice della razza. Oggi i cavalli frisoni sono utilizzati a livello “mondano” per trinare sia la carrozza reale, sia quella dei grandi magazzini Harrods in Inghilterra.Dopo la prima crisi di potenziale estinzione della razza, una seconda funestò la sorte del cavallo frisone a causa della diffusione del salto ad ostacoli, disciplina che, a causa della conformazione tipica di questo animale, non poteva che essere praticata a bassi livelli. Anche questa volta però, la crisi venne scongiurata e oggi il frisone non è più in pericolo di estinzione, anche se si punta a migliorare le sue qualità relative al galoppo.
Ad ogni modo il cavallo frisone resta una razza molto amata, oltre che per la sua robustezza e la sua bellezza estetica, anche per il suo carattere affettuoso e molto docile. Oggi distinguiamo di questo animale due diversi sottotipi: quello Barocco, generalmente più robusto, e quello Moderno, più leggero e aggraziato. Nobile e fiero, il cavallo frisone è contraddistinto dal suo manto sempre morello, al quale si concede soltanto una piccola macchia bianca (stella) per le giumente. Il frisone appartiene ai cavalli di tipo meso - brachimorfo e raggiunge la piena maturità solo intorno ai 6 anni di età, quindi in ritardo rispetto alle altre razze. L'altezza media al garrese oscilla fra i 153 e i 166 centimetri, con un peso che in genere supera abbondantemente il mezzo quintale. Le orecchie sono piccole, ma sempre molto attente nonché leggermente inclinate l'una verso l'altra; la testa è massiccia e contornata da una folta criniera, mentre l'incollatura è un po' incurvata e portata alta. Le spalle sono molto possenti e oblique, mentre gli arti sono robusti e dagli appiombi perfetti. Tutte queste caratteristiche ne fanno un cavallo ideale sia per il lavoro che per le discipline sportive come il dressage.
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