Criollo

La storia

I cavalli di razza Criolla sono una tipologia equina relativamente giovane. Infatti la formazione di questa nuova razza si fa risalire al periodo delle conquiste spagnole nel Nuovo Mondo, per la precisione nel Sud dell'America. Qui giungevano i Conquistadores spagnoli e portoghesi con i propri cavalli che, lasciati fuggire o abbandonati dagli Europei probabilmente in seguito agli attacchi della popolazione locale, si trovarono a vivere liberi nelle pampas, avendo così la possibilità di accoppiarsi con i cavalli selvaggi della zona. Dall'Argentina al Perù i cavalli dei Conquistadores iniziarono la propria vita allo stato brado, accoppiandosi liberamente e generando, nell'arco di ben quattro secoli di selezione naturale, un cavallo estremamente forte, capace di resistere alle condizioni climatiche ed ambientali più dure.

I cavalli fuggiti ai Conquistadores erano prettamente di razza araba, berbera, portoghese e andalusa, tutte tipologie che, nel tempo, hanno trasmesso e mescolato le proprie linee di sangue fino a giungere a quella che è la razza Criolla odierna.

Criollo nella Pampas

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La razza

Madria di CriolliAd oggi il cavallo Criollo è considerato come una delle razze più famose di tutta l'America del Sud, essendo un vero e proprio animale rappresentativo delle zone amerinde. Anche con il Criollo, però, si è rischiato, all'inizio del diciannovesimo secolo, di intaccare seriamente le caratteristiche pure della razza. Ciò accadde quando le femmine libere che vivevano più vicino ai centri abitati cominciarono ad essere incrociate con cavalli di sangue europeo, dediti prettamente ad usi da sella e da tiro: questo incrocio avrebbe potuto destabilizzare le qualità migliori di resistenza e rusticità del cavallo Criollo, generando di fatto una razza non pura. Da questi incroci, poi bloccati preventivamente grazie ad un maggior interesse per questi animali e dalla nascita di associazioni di salvaguardia, nacquero i cavalli argentini meticci.

Nonostante ciò si pensò che era meglio ritrovare il filone puro di questa razza, onde evitare che i numerosi incroci avessero snaturato del tutto la purezza di sangue. Così, all'inizio del ventesimo secolo, Emilio Solanet, noto medico veterinario dell'epoca, organizzò una vera e propria spedizione insieme con altri allevatori argentini per cercare mandrie di cavalli non ancora contaminati dall'incrocio con i cavalli europei. Durante il loro viaggio, durato molto a lungo, si spinsero delle zone più impervie e isolate dell'America del Sud, fino a giungere in Patagonia.

Trovati i capi Criolli ancora puri, Solanet procedette con una selezione molto severa dei caratteri necessari che costituivano questa razza, realizzando, nel 1918, un vero e proprio registro ufficiale all'interno del quale inscrivere i capi che risultavano effettivamente puri, così come da standard stabiliti. L'opera di selezione e promozione dei capi a razza pura Criolla venne inoltre ampliata con ispezioni fenotipiche fino alle cinque generazioni successive, proprio per evitare che sorgessero altri caratteri appartenenti alla tipologia del cavallo europeo.

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Caratteristiche fisiche

Criollo in clima impervio Il cavallo Criollo è di certo una delle razze migliori per resistenza, rusticità, adattamento e recupero: tutte queste eccellenti qualità derivano dalla selezione naturale che ha visto accoppiarsi, per quattro lunghi secoli, i cavalli dei Conquistadores con capi locali. Data l'ostilità dei luoghi di riproduzione, solo i migliori esemplari sono sopravvissuti e hanno avuto la possibilità di riprodursi, quindi di fatto il Criollo è un animale tenace e fortissimo, che riesce a vivere con pochissimo cibo ed acqua.

Non altissimo, il Criollo misura al garrese fra i 140 e i 150 centimetri, ma in compenso il suo peso si aggira fra i 480 e i 600 chili. Nonostante ciò, il suo equilibrio psico – fisico è davvero eccellente, e inoltre può contare su di un carattere mansueto e coraggioso, fortemente indipendente.

Il mantello si presenta prettamente falbo, con una riga mulina sulla schiena. Altri colori ammessi sono il roano scuro o vinoso, il palombino, caffellatte, bianco, baio, morello, sauro, grigio e altri colori composti, questo a testimonianza di come la varietà sanguigna del passato si faccia ancora sentire. Criniera e coda sono sempre nere, così come la linea al garrese. La testa è larga, ma corta, con orecchie piccole e attente. Il collo è molto muscoloso e ha un'attaccatura molto forte; le spalle sono possenti così come la groppa. Il corpo è decisamente compatto, contraddistinto da reni forti e possenti e petto molto ampio. Gli arti sono duri e corti, con zoccoli piccoli e forti.


Criollo: Allevamenti

Criollo addomesticatoAncora oggi il cavallo Criollo viene tenuto in libertà, con la possibilità di riprodursi in maniera libera e senza impedimenti, favorendo la naturale selezione dei capi. Pochissimi sono gli allevamenti controllati, ma comunque gli allevatori consigliano e propendono per un allevamento cosiddetto “selvaggio”.

Nell'America del Sud questo animale viene utilizzato come cavallo da lavoro dai gauchos, che li prelevano dal loro ambiente naturale e li addestrano per destinarli ai lavori nei campi.

A seconda della zona in cui viene allevato, il Criollo assume alcune caratteristiche peculiari derivanti dall'ambiente esterno. Per distinguerlo si utilizzano diversi nomi:

- Chileno è il cavallo Criollo allevato in Cile;

- Guajira è il cavallo Criollo allevato in Colombia;

- Llnero è il cavallo Criollo allevato in Venezuela;

- Salteno è il cavallo Criollo allevato in Perù.



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