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A partire dal 2011, in Europa è disponibile il vaccino contro la leishmaniosi, frutto della ricerca dell’Institut de Recherce pour le Développement di Montpellier. Questo vaccino sostanzialmente espone l’animale ad alcune proteine normalmente secrete dai parassiti della leishmaniosi, in modo da stimolare il suo sistema immunitario a reagire: in questo modo, nel caso in cui il cane si trovasse in futuro nuovamente esposto a tali agenti, la risposta immunitaria sarà più veloce ed eviterà all’animale di infettarsi. A quali cani può essere somministrato questo vaccino? A tutti gli esemplari che abbiano superato i sei mesi di età, e che risultino negativi al test per la leishmaniosi. Meglio evitare di vaccinare femmine incinte o che stanno allattando, e cani che hanno già subito altre vaccinazioni nelle due settimane precedenti. Inizialmente va effettuato un ciclo di tre somministrazioni di vaccino a distanza di tre settimane l’una dall’altra; in seguito, andrà effettuato il richiamo annuale per mantenere attiva la difesa immunitaria. L’immunità alla malattia comincia dieci settimane dopo la prima somministrazione del vaccino, quindi è meglio vaccinare il cane nel periodo invernale, per arrivare preparati alla stagione estiva. Attenzione: il vaccino riduce la possibilità che il cane venga infettato, ma non la esclude del tutto. Sarebbe opportuno quindi affiancarlo a tutte le altre misure preventive descritte sopra, come l’utilizzo di antiparassitari e insetticidi. Raccomandate anche le analisi del sangue periodiche, per sincerarci dello stato di salute di Fido.
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Quindi il vaccino per la leishmaniosi è davvero efficace, e ci permette di stare tranquilli? Purtroppo, la risposta a questa domanda è no. La scoperta di tale vaccino rappresenta sicuramente un enorme passo avanti nella lotta contro la leishmaniosi, ma non è comunque -almeno per ora- una soluzione definitiva. Come si è già detto in precedenza, il vaccino riduce solo la possibilità che il cane venga infettato, ma non la azzera del tutto. Inoltre, a causa delle difficoltà a riprodurre questo tipo di malattia in laboratorio, non è nemmeno possibile calcolare con certezza le probabilità che un cane vaccinato si ammali. Per di più, il costo di questo vaccino non è abbordabile per tutti: soprattutto il primo ciclo, tra test preventivo e somministrazioni varie, arriva a costare 250-300€, che è una cifra piuttosto esosa, considerata anche l’efficacia tutto sommato scarsa della protezione. Buone notizie invece dal fronte degli effetti collaterali: sebbene si manifestino piuttosto di frequente, non sono gravi e spariscono da soli in capo a pochi giorni. Si tratta in genere di gonfiore e arrossamento cutaneo nella zona in cui è stata effettuata l’iniezione, o di reazioni più generali dell’organismo, come febbre, vomito e diarrea. La lotta contro la leishmaniosi è ancora ben lungi dall’essere sconfitta, ed è giusto che i proprietari di cani sappiano che il vaccino, con buona pace del marketing, è costoso e poco efficace -almeno per ora, sebbene ci siano larghi margini di miglioramento-. E’ anche vero però che la profilassi vaccinale, unita ad una scrupolosa prevenzione, rappresenta un aiuto in più nel tentativo di arginare il problema, soprattutto nelle aree endemiche, quelle cioè in cui c’è un’alta probabilità di contagio.
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