Solitamente la leishmaniosi rimane silente per diverso tempo, anche, infatti, per alcuni mesi, in quanto il ciclo vitale del parassita si dimostra essere particolarmente lungo. Proprio a causa di questa particolarità, non sempre risulta semplice verificare la presenza dei primi sintomi della malattia, i quali potrebbero apparire blandi e rari, tali, quindi, da non permettere al soggetto colpito, o al suo padrone, di allarmarsi. Solitamente, comunque, nel momento in cui la malattia inizia a manifestare la sua presenza si avverte e si osserva un generale indebolimento dell’animale o dell’uomo colpito. Questo indebolimento può, in moltissime ipotesi, risultare rapido e di difficile soluzione; per questo motivo, infatti, è necessario cercare di intervenire nel minor tempo possibile. È importante, quindi, soprattutto se si è in possesso di animale che trascorrono molto tempo all’aria aperta, informarsi su quelli che sono i sintomi tipici di questa terribile malattia, in modo tale da poterli riconoscere con facilità al fine di un intervento repentino. I sintomi che solitamente accompagnano la leishmaniosi sono dermatiti più o meno estese, che possono provocare prurito, perdita di pelo, comparsa di forfora e conseguenti lesioni causate, appunto, dal fastidio che da questi sintomi derivano. La leishmaniosi, inoltre, mira a colpire le orecchie che possono gonfiarsi o ispessirsi o addirittura presentare lesioni più o meno estese. L’animale potrebbe presentare, inoltre, un cambiamento vistoso della qualità del pelo e delle unghie, le quali potrebbero diventare più spesse e gialle. Possono, inoltre, presentarsi indebolimento fisico, con dolori muscolari o simili, problemi renali, episodi frequenti di vomito e diarrea con conseguente dimagrimento eccessivo dell’animale colpito da un simile problema. Come si può facilmente capire, i sintomi della leishmaniosi vanno molto spesso a coincidere con i principali sintomi di molti altri comuni problemi dei nostri amici a quattro zampe. Proprio per questo motivo, quindi, risulta necessario sottoporre l’animale, nel caso di comparsa dei sintomi, ad un’accurata visita veterinaria, dalla quale si potrà eventualmente evincere l’effettività presenza del parassita.
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La leishmaniosi è una malattia che viene curata con alcune difficoltà. Per questo motivo, nei Paesi in cui il tasso di contagio è più elevato, viene proposta una vera e propria campagna di sensibilizzazione per stimolare alla prevenzione di questa fastidiosa malattia. La prevenzione della leishmaniosi, infatti, non prevede attività particolarmente complesse; viene, infatti, assolutamente consigliato di utilizzare, per i nostri amici a quattro zampe, i comuni anti repellenti ed antiparassitari, prodotti che possono essere facilmente acquistati in qualsiasi negozio di prodotti per animali; attraverso l’uso di questi prodotti, infatti, si allontaneranno zanzare ed altri simili insetti. Inoltre si consiglia di utilizzare, durante i mesi estivi, delle zanzariere per la propria abitazione e di fare in modo che l’animale non venga lasciato all’aria aperta di notte, in modo tale da diminuire significativamente il rischio di un contatto con il vettore del parassita. Esiste, inoltre, un nuovo vaccino contro la leishmaniosi, ancora parzialmente in fase di sperimentazione. Nonostante il suo utilizzo sia ad oggi accertato, molti sono i dubbi che lo circondano. Nel caso in cui l’animale venga ad essere colpito da questo male, però, sarà molto difficile curarlo definitivamente, in quanto il parassita riesce a resistere quasi sempre alle cure farmacologiche ad oggi in commercio. I farmaci, infatti, possono andare a diminuire l’incidenza dei sintomi, provocando un miglioramento nelle condizioni di salute del nostro amico a quattro zampe, ma difficilmente riescono a sconfiggere definitivamente il virus stesso. I farmaci ad oggi più utilizzati sono il Glucantime, un farmaco che può essere somministrato esclusivamente da un veterinario e che può andare ad indebolire ulteriormente la salute dell’animale, e il Milteforan, farmaco da assumere per via orale. Questi farmaci vengono poi solitamente associati all’Allopurinolo, un farmaco utilizzato per la cura dell’uomo, anch’esso da assumere per via orale.
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