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La Filaria, può essere asintomatica anche per molto tempo dopo la puntura della zanzara, questo perchè i danni sono graduali e solitamente, quando incominciano a comparire i primi sintomi, il cuore dell'animale è già stato colpito. I sintomi della filaria sono: prurito, presenza di noduli sottocutanei, diminuzione dell’appetito, stanchezza, intolleranza all’esercizio fisico, tosse secca soprattutto dopo un esercizio fisico, anemia, embolia polmonare, insufficienza cardiaca, accumulo di liquidi a livello addominale, problemi neurologici, problemi respiratori, perdita di peso e inappetenza.
In caso si riscontrino questi sintomi è bene portare subito il cane dal proprio veterinario di fiducia per sottoporlo ad analisi ed approfondimenti. La filaria non colpisce particolari razze canine, ma, nel caso di cani molto attivi, che praticano sport o da caccia i sintomi sono più evidenti in quanto l'animale risulta meno attivo e più affaticato, mentre nei cani che fanno poco movimento è più difficile scovare i sintomi. Inizialmente si possono osservare la comparsa dell'astenia e dell'inappetenza, seguite da dimagrimento ed insufficienza respiratoria. Se non viene curata in tempo la filaria da luogo ad insufficienza cardiaca, edema polmonare con tosse, crisi respiratorie e collasso cardio-circolatorio e nei casi più gravi porterà al decesso del cane. La filaria si diagnostica con un semplice esame del sangue che evidenzia, al microscopio, la presenza di microfilarie in circolo.La filaria viene trasmessa attraverso la puntura delle zanzare che fungono da veicolo temporaneo per le larve parassitarie della Dirofilaria immitis. La zanzara si nutre del sangue del cane pungendolo e contemporaneamente inietta le larve dei vermi che si depositano negli organi e nell'apparato circolatorio sviluppandosi e crescendo rapidamente. Raggiunta l'età adulta ed una lunghezza di 15/30 centimetri circa, i vermi intaccano gli organi riproducendosi. E’ in questa fase che si possono riscontrare i primi evidenti sintomi dell’infezione. La zanzara della famiglia delle Culicidae è molto diffusa nelle zone palustri e nelle risaie, in particolare nel Nord Italia, nel Veneto, in Friuli, in Liguria, in Emilia Romagna e nella Pianura Padana. Si è poi diffusa in Toscana, Sardegna, Sicilia e Campania, dove il parassita ha trovato un veicolo ideale nella zanzara Tigre. La zanzara responsabile della trasmissione della filaria è attiva soprattutto in primavera e la filaria può essere contratta sia dal cane, che dal gatto, che dal furetto. Un singolo animale ammalato, può ospitare da 3 a 50 parassiti adulti che vivono nel suo corpo fino a 7 anni.
La filaria si cura attraverso una terapia di tipo farmacologico. Fondamentale per la buona riuscita della cura è la diagnosi precoce della malattia. Il veterinario effettuerà analisi e accertamenti volti a stabilire lo stadio di avanzamento della malattia e a prescrivere all’animale la terapia più adatta. La terapia è lunga e vengono impiegati farmaci altamente tossici che hanno la funzione di uccidere i parassiti presenti all’interno del corpo dell’animale, ma, allo stesso tempo hanno un effetto estremamente debilitante per il cane che ne esce estremamente provato e necessita di stare in seguito a riposo assoluto.
La filaria se curata in tempo non è letale, ma, i danni causati al cuore spesso non sono reversibili. Pertanto nelle zone più a rischio è utile seguire la profilassi e sottoporre il cane a controlli di routine specie nei periodi a maggiore rischio di infezione. La filaria può essere diagnosticata tramite una semplice analisi del sangue e se presa in tempo può essere sconfitta senza gravi conseguenze per l’animale.
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