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Una delle dermatiti a più alta incidenza nella specie canina (tra le allergiche, è la seconda dopo la dermatite da pulci) è la dermatite atopica, anche detta atopia.
Si tratta di una predisposizione di carattere ereditario: i primi sintomi della malattia si manifestano generalmente quando il cane ha un’età compresa fra 6 mesi e 3 anni, e purtroppo durano tutta la vita. Inizialmente la dermatite atopica tende a manifestarsi in picchi stagionali (solitamente nelle stagioni in cui è più facile che il cane entri in contatto con allergeni per via inalatoria, come la primavera, la stagione dei pollini), ma col tempo il disturbo si cronicizza, diventando praticamente costante. Gli allergeni che possono scatenare la malattia sono molteplici: pollini di vario tipo, funghi, muffe, acari della polvere e via dicendo.La sintomatologia è la seguente: all’inizio, il soggetto presenta forte prurito, che può essere localizzato in zone specifiche, ma più spesso è diffuso, fino ad arrivare anche a tutto il corpo. Insieme al prurito possono manifestarsi altri sintomi, come rinite allergica, congiuntivite, o più raramente asma. Il cane affetto da dermatite atopica tende a grattarsi insistentemente, quasi in maniera isterica, e spesso arriva a intaccare la pelle con unghie e denti, causando sanguinamento (auto traumatismo). La zona interessata dal prurito è frequentemente soggetta a perdita di pelo, il manto circostante si presenta unto, poiché la pelle irritata produce un eccesso di sebo; spesso possono aver luogo sovrainfezioni batteriche. I cani affetti da tale patologia emanano di norma un cattivo odore molto pregnante, simile alla puzza di rancido. advantix Bayer Spot On per Cani Prezzo: in offerta su Amazon a: 11,3€ |
Se notiamo nel nostro quattro zampe uno o più dei sintomi descritti sopra,chiediamo consulto al veterinario: solo lui, infatti, sarà in grado di diagnosticare con certezza la dermatite atopica, tramite analisi del sangue e altri test diagnostici.
Va detto fin da subito che non esiste ancora una cura definitiva per la dermatite atopica; la terapia, che verrà decisa dal veterinario stesso in base all’età dell’animale e alla gravità della patologia, andrà seguita per tutta la vita. Si è già detto che, in caso di dermatiti da allergia, la soluzione migliore è quella di tenere il cane al riparo dagli allergeni, ma questo nel caso della dermatite atopica è pressoché impossibile; si deve quindi intervenire sulla dieta del cane, sulle modalità di lavaggio della cute, e inoltre vanno somministrati diversi tipi di farmaci. E altresì importante tenere il cane ben protetto dai parassiti: anche una sola pulce infatti, in un soggetto affetto da questa malattia, potrebbe causare reazioni violentissime.I farmaci prescritti sono in genere antinfiammatori, che servono ad alleviare il prurito e ad evitare che il cane continui a grattarsi, causandosi traumi cutanei e lesioni; gli antinfiammatori prescritti sono più o meno potenti a seconda della gravità della situazione (si va dal cortisone, agli antistaminici, agli acidi grassi). I farmaci a base di cortisone vanno somministrati con estrema cautela, solo in casi di assoluta necessità, e comunque per periodi limitati, poiché alla lunga possono provocare altri tipi di problemi. In alcuni casi alla terapia antinfiammatoria si affiancano anche degli antibiotici e degli antimicotici, qualora sia sopraggiunta un’infezione batterica.Come supporto alla terapia farmacologica, si consiglia anche di utilizzare shampoo medicati e una dieta specifica. Il lavaggio con prodotti specifici è assolutamente necessario in caso di infezioni batteriche o funghi; anche in tutti gli altri casi, comunque, un sapone lenitivo può essere utile per dare sollievo alla cute e mitigare il prurito. Per quanto riguarda l’alimentazione, invece, si fa ricorso in genere alla cosiddetta ‘dieta a eliminazione’, che consiste nel nutrire il cane con fonti proteiche mai utilizzate in precedenza: no alla carne, quindi, se il nostro cane ne mangiava, ma via libera al pesce. Alla fonte proteica vanno poi affiancati dei carboidrati. Nei primi mesi della dieta vanno costantemente monitorate le condizioni di salute del cane, per vedere se vi sono effettivi riscontri positivi.
A tutte le cose dette in precedenza, viene di norma affiancata anche una procedura di iposensibilizzazione: tramite iniezioni, si cerca di abituare poco a poco il sistema immunitario dell’animale agli allergeni, in modo tale da avere reazioni più moderate.Come già detto in precedenza, una cura definitiva per la dermatite atopica non esiste: è comunque possibile, seguendo scrupolosamente le istruzioni del veterinario, tenere il problema sotto controllo, e spesso arrivare addirittura a godere di periodi totalmente privi di qualsivoglia sintomo.La domanda sorge spontanea: che rischi di contagio corriamo noi, i nostri familiari, i nostri bambini, nello stare a contatto con un animale affetto da dermatite atopica? Assolutamente nessuno.
La dermatite atopica infatti è una malattia che può colpire anche l’uomo, ma per gli umani, esattamente come per i cani, è ereditaria; ciò vuol dire che si trasmette unicamente per via genetica, e quindi non è contagiosa, né tra uomo e uomo, né tra animale e uomo. Negli umani, a differenza di quanto avviene nei cani, il più delle volte la malattia si esaurisce entro l’infanzia, anche se le persone che ne sono affette potrebbero continuare comunque ad avere disturbi per tutta la vita, come pelle secca, dermatiti localizzate, problemi oculari e così via.Se la causa della dermatite del vostro cane è lo stress, la prima cosa da fare è scoprire l'origine di questo stato di disagio. Le cause possono essere molteplici: il cane può avere problemi di natura sociale oppure aver subito traumi oppure essere afflitto da alcune fobie. Lo stress può derivare anche da alcuni cambiamenti improvvisi delle sue abitudini, come l'ingresso di un nuovo animale in casa, oppure da una separazione brusca.
Il prurito ossessivo può derivare anche da una condizione di malessere causato dalla mancanza di libertà, il cane costretto a stare da solo tutto il giorno in casa o in spazi angusti, sfoga così la sofferenza di non poter correre e giocare. Una volta individuata la causa la soluzione è semplice: eliminare la fonte di stress che scatena il prurito, e quindi la dermatite. Bisognerà chiedere poi un consiglio al proprio veterinario per un'adeguata terapia comportamentale e per i farmaci che allevino il prurito.
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