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Il verzellino è un passeriforme originario della fascia temperata terrestre. Lo si può trovare in Europa, nelle regioni dell’Africa Mediterranea e in Asia Minore. Non ama i climi freddi e per questo lo si trova esclusivamente nelle regioni del sud dell’Europa e dell’Asia. In Italia è stazionario e nidificante. Durante l’estate si spinge nelle regioni più settentrionali, mentre in inverno sverna a sud. Il suo habitat naturale è costituito da boschetti, frutteti, campi coltivati, parchi pubblici e giardini. Ha un rapporto di fiducia con l’uomo, quindi, non è insolito ritrovarlo nelle città e nelle campagne. Non si spinge mai al di sopra dei 1000 metri di altitudine. Non ama le zone con una fitta vegetazione. Nutrendosi principalmente di semi è fondamentale la presenza nel suo habitat di cespugli, coltivazioni e piante da frutto. Grazie alle proprietà mimetiche del suo piumaggio, il verzellino riesce a confondersi alla perfezione con la vegetazione che lo circonda e di conseguenza è abbastanza difficile individuarlo. A tradire la sua presenza, il più delle volte è il suo continuo cinguettio, molto simile ad un trillo metallico.
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La stagione degli amori per il verzellino coincide con l’arrivo della primavera. Solitamente il nido viene costruito dalla femmina in cima a qualche cespuglio di mirto o di ginepro, o sui rami bassi degli alberi di cipresso. Il nido molto piccolo e a forma di coppa viene ben nascosto tra le foglie per evitare che venga individuato da eventuali predatori. Il nido è realizzato con radici, fili di erba e fieno intrecciati, mentre l’interno viene foderato con piume e peli. La femmina depone in media 4 o 5 uova con il guscio verdastro picchiettato di rosso. La prima deposizione avviene a metà aprile. Nel corso della stessa stagione riproduttiva verrà effettuata anche una seconda, e in alcuni casi, anche una terza covata. La cova dura all’incirca dieci giorni. Appena nati i piccoli di verzellino sono nudi e ciechi. Dipendono in tutto e per tutto dai genitori che li nutrono e li accudiscono. Restano nel nido per due settimane, quindi prendono il volo e non vi fanno più ritorno. L’accoppiamento vero e proprio è preceduto da una spettacolare parata nuziale con cui il maschio corteggia la femmina. La parate prevede voli acrobatici e inseguimenti.
Il verzellino è una specie granivora. La sua alimentazione è composta esclusivamente da semi, piante e bacche. In primavera, in concomitanza con il periodo della riproduzione, si ciba anche di piccoli insetti da cui ricava le proteine animali di cui necessità per riprodursi. Non disdegna di nutrirsi di frutta fresca e bacche e per questo frequenta spesso frutteti e vigneti. Si tratta di un uccello molto socievole, che trascorre l’esistenza in stormi di pochi individui. Diventa solitario solo nel periodo della riproduzione. La ricerca del cibo avviene quasi sempre a terra o saltellando da un ramo all’altro. Quando non è impegnato nella ricerca del cibo resta appollaiato sui rami degli alberi a riposare. Si tratta di una specie a rischio. Il canto del verzellino è dolce e melodioso, simile a quello del canarino. Le principali minacce per la sua sopravvivenza sono la caccia, il bracconaggio e l’uso di pesticidi e diserbanti che avvelenano i semi di cui si nutre. Ben si adatta alla vita in cattività e viene allevato con successo. Essendo una specie protetta è assolutamente vietata la caccia e il prelievo in natura. Gli unici esemplari allevabili sono quelli nati in cattività in allevamenti autorizzati. I verzellini nati in cattività possiedono l’anellino alla zampetta che ne certifica la provenienza legale e consente di risalire all’allevamento in cui è nato. Il prelievo in natura e il conseguente commercio di esemplari selvatici è severamente vietato dalla legge e punito con pesanti sanzioni penali e pecuniarie.
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