Pappagallo

Caratteristiche

Il termine pappagallo indica un’intera famiglia di uccelli appartenente all’ordine degli Psittaciformes. Caratteristiche distintive di tutti i pappagalli sono il becco ricurvo utilizzato per aprire frutti e semi, la mandibola superiore fusa interamente con il cranio, la posizione del corpo eretta, le dita delle zampe che sono quattro e sono divise in coppie, una rivolta in avanti e una indietro. Le dita vengono utilizzate per afferrare il cibo e per mantenersi saldamente ai rami degli alberi. Le zampe sono corte e dotate di unghie robuste a forma di uncino. Si tratta di uccelli molto longevi e con un piumaggio molto appariscente e colorato. Il becco oltre ad aiutare l'animale ad ingurgitare il cibo serve anche per lisciare il pelo, eliminare i parassiti o per costruire il nido nelle cortecce degli alberi. Il becco, inoltre viene utilizzato anche come strumento di attacco e di difesa essendo molto robusto e resistente. La lingua è rossa e corta e serve al volatile per identificare il cibo. Altra peculiarità del pappagallo è il collo che può ruotare di 360 gradi. Gli occhi sono tondi con la pupilla nera e l’iride che può assumere le tonalità del giallo, dell’arancio e del mattone. In natura i pappagalli si nutrono di bacche, semi, foglie, radici e frutti. Di tanto in tanto mangiano anche qualche insetto.
pappagallo

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Le famiglie

pappagallo I pappagalli sono una famiglia molto numerosa di volatili e possono essere distinti prevalentemente in tre famiglie principali: quella dei Cacatuidae, dei Loridae e degli Psittacidae. La prima famiglia è composta da 21 specie e da un certo numero di sottospecie. Si tratta di pappagalli molto grandi, con il corpo tozzo e la coda corta a forma di spatola. Caratteristica peculiare dei cacatuidi è il ciuffo sulla testa che l’uccello può alzare quando si sente minacciato o a sua volta vuole intimorire. Questi pappagalli sono originari dell’Australia, delle isole del Pacifico e del sud est asiatico come le Filippine, le Sulawesi, le Molucche e le Solomone. I cacatuidi in natura si nutrono di semi e frutta fresca. E’ una specie longeva e quando si riproducono entrambi i genitori covano le uova nei nidi che costruiscono nei tronchi degli alberi.

Alla famiglia dei Loridae appartengono circa cinquantacinque specie di pappagalli tutti abili volatori. Questi pappagalli sono caratterizzati dalla coda corta a forma di paletta. Questi pappagalli hanno una lingua strutturata in maniera tale da consentirgli di raccogliere il nettare e il polline dei fiori. Vivono principalmente in Oceania e in particolare in Australia, nelle Filippine, nelle isole Figi, in Nuova Guinea e nelle isole Molucche e Salomone. Hanno un carattere molto aggressivo.

I pappagalli appartenenti alla famiglia degli Psittacidae vengono allevati principalmente per essere tenuti in cattività. Appartengono a questa famiglia, infatti, gli Ara, i pappagalli Amazzone, quelli cenerino, gli inseparabili e gli ondulati. Sono abili scalatori e ottimi volatori. Si nutrono principalmente di frutta fresca e sementi. Peculiarità di questi pappagalli è quella di portare il cibo al becco attraverso le zampe


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I pappagalli parlanti

Alcune specie di pappagalli sono conosciute per la loro capacità di riprodurre suoni e versi che sembrano imitare il linguaggio dell’uomo e che per questo sono indicati come ‘pappagalli parlanti’. I più conosciuti sono i pappagalli cenerini e le are. Gli studi scientifici, infatti, hanno dimostrato che questi pappagalli sono capaci di riprodurre numerose consonanti e vocali umane grazie all’assonanza che questi suoni hanno con alcune sillabe proprie dei loro versi naturali. I suoni e le vocalizzazioni vengono emessi dall’animale per attirare l’attenzione dell’uomo o per dimostrargli affetto ed è per questo che diventano più frequenti quando l’essere umano si allontana.


Habitat

e distribuzione

I pappagalli sono volatili originari soprattutto delle zone tropicali e subtropicali. In particolare si trovano in America Latina, India, Asia sudorientale, Africa e Oceania. Negli ultimi secoli, in seguito alle massicce importazioni in Europa e nell’America del Nord, questi volatili hanno colonizzato anche le grandi metropoli e le città del vecchio mondo. Il caso più rappresentativo è quello della Spagna. A Tenerife e Barcellona, infatti, vivono in pianta stabile lungo i viali alberati delle due località turistiche. Varie specie si sono poi stabilite anche in California e, nonostante il clima molto differente da quello dei loro habitat d’origine, anche a Londra, nel Surrey e in Olanda. I pappagalli, infatti, sono animali estremamente adattabili che sanno inserirsi bene nelle catene alimentari dei luoghi in cui si insediano. In Italia vivono principalmente i pappagalli appartenenti al genere dei Parrocchetti Monaci e dei Parrocchetti dal Collare che si trovano nei parchi di Roma, in quelli di Genova e nell’orto botanico di Palermo.


Riproduzione

I pappagalli sono una specie monogama e una volta che la coppia si è formata, i due esemplari stanno insieme per sempre e se uno dei due muore l’altro si intristisce e rimane malinconico per molto tempo. Molto stretto è anche il rapporto con la prole che accudiscono e curano fino a quando non raggiungono la maturità e lasciano il nido per crearsi una famiglia propria. Si tratta di una specie ovipara e le femmine depongono da un minimo di uno ad un massimo di 10 uova che covano per circa 30 giorni. In natura le pappagalline costruiscono il nido all’interno di buchi nei tronchi. In gabbia bisogna fornirgli una cassetta di legno abbastanza grande da ospitare comodamente la coppia e deve essere pulita solo quando viene installato. Il nido va posizionato in un posto riparato dal sole e da eventuali correnti. L’interno deve essere rivestito con erba, fieno e corteccia.

L’accoppiamento vero e proprio è preceduto da un lungo rituale di corteggiamento nel corso del quale il maschio fa una particolare danza, mentre le femmine gonfiano le penne e alzano la coda. La stagione degli amori va da marzo ad agosto. L’accoppiamento è molto veloce. Durante la gestazione la femmina si muove dal nido molto raramente e il maschio si occupa di procurarle il cibo. La deposizione delle uova è una fase molto delicata per la femmina e la sua alimentazione deve essere ricca di calcio e vitamine. Per gli animali detenuti in cattività, si consiglia un pastone di uova, con ossi di seppia e formaggi magri. La schiusa avviene dopo circa un mese dalla deposizione. I pappagallini rompono il guscio con il becco. In questa operazione la madre non li aiuta, ma li lascia uscire da soli per aiutarli ad acquistare forza. Appena nati sono privi di penne e hanno gli occhi chiusi. In questa fase dipendono in tutto e per tutto dai genitori. Le piume cominciano a crescere già dopo poche settimane. Il primo cibo di cui si nutrono è il latte di pappagallo che si forma nel gozzo e poi gradualmente cominciano a somministrargli cibo morbido. L’organizzazione familiare dei pappagalli è molto simile a quella degli esseri umani con i genitori che si prendono cura dei piccoli, il maschio che provvede al cibo e la madre che accudisce la prole fino a quando non sono autosufficienti.


Pappagallo: Alimentazione

e allevamento

I pappagalli sono essenzialmente vegetariani, anche se di tanto in tanto si nutrono anche di qualche piccolo insetto. In generale comunque i pappagalli mangiano semi e frutta raccolta direttamente dagli alberi. Gli esemplari della famiglia dei Loridi si nutrono di nettare e di polline. Se allevati in cattività, si possono trovare prodotti specifici che sostituiscono i nettari e pollini altrimenti difficilmente reperibili. I Cacatuide mangiano frutta fresca e semi. Gli Psittacidae basano la loro dieta su frutta fresca, semi e bacche.

I pappagalli sono animali molto longevi e possono vivere anche fino a ottanta anni, quindi se si scegli di allevare un pappagallo in casa bisogna essere consapevoli del tipo di impegno che ciò comporta. Come prima cosa occorre allestire una gabbia abbastanza grande da poter ospitare l’esemplare comodamente. I pappagalli non devono restare rinchiusi tutto il giorno, ma, devono essere lasciati liberi di volare in casa facendo attenzione a che non si trovino in situazioni di pericolo. Alcune specie, inoltre, hanno bisogno di attenzioni e di interagire almeno per sei ore al giorno con il loro proprietario. Tenere un pappagallo in casa può essere molto dispendioso poiché oltre al costo iniziale dell’acquisto bisogna considerare i costi per l’acquisto della gabbia, il cibo, i giochi e il veterinario. Bisogna poi essere pronti ad approntare qualche modifica alla casa per adattarla ad ospitare il volatile come ad esempio la protezione dei fili elettrici, la rimozione di lampadari e ventilatori a soffitto e l’applicazione di zanzariere alle finestre. E’ sconsigliato allevare un pappagallo in una casa dove vivono bambini poiché questi volatili possono causargli lesioni serie se spaventati o infastiditi. Inoltre i pappagalli tendono a nutrire forti simpatie o antipatie verso le persone. I pappagalli, inoltre, sono animali molto rumorosi, disordinati e sporchi e quindi vanno educati a non lanciare forti richiami e a non sporcare quando mangiano. Inoltre con il becco possono distruggere mobili e suppellettili per sfogare l’istinto naturale che li porta ad utilizzarlo per estrarre i frutti dai semi e per preparare i nidi all’interno dei tronchi. I pappagalli, infatti, non sono animali domestici quindi quando si acquista un pappagallo, bisogna essere preparati e consci delle esigenze di questo animale che conserva ancora buona parte dei suoi istinti selvaggi e quindi l’addomesticamento può risultare anche lungo e complicato. Il padrone deve essere bravo a rispettare le esigenze e le necessita dell’animale e insegnargli in maniera graduale come stare in casa e come fare per vivere insieme agli uomini e in una foresta insieme ad altri esemplari della sua stessa specie. Inizialmente potrebbero presentarsi problemi anche per l’alimentazione poiché il pappagallo potrebbe rifiutare il cibo comprato nei negozi. Occorre dargli il tempo di abituarsi.



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