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I pappagalli sono vegetariani come la maggior parte degli uccelli e di tanto in tanto integrano la loro dieta con qualche insetto. Gli alimenti principali della loro dieta sono i semi e la frutta che, quando vivono allo stato selvatico, raccolgono direttamente dagli alberi. Per i pappagalli allevati in cattività si possono acquistare nei negozi specializzati mangimi specifici che contengono nettari, pollini, frutta, semi e bacche. Si tratta di pasti completi che riescono a garantire al volatile l’apporto di proteine e di vitamine necessario per il suo fabbisogno quotidiano. Il tipo di alimentazione può variare in base al tipo di pappagallo, ma, tendenzialmente gli ingredienti da combinare sono questi. Può essere utile, poi, introdurre nella gabbietta anche un osso di seppia che può rappresentare un’importante fonte di calcio soprattutto nel periodo dell’accoppiamento quando la femmina ha bisogno di assumerne in maggiori quantità per indurire il guscio delle uova. A volte può essere necessario integrare la dieta dei pappagalli allevati in cattività con integratori di proteine.
Quando si acquistano pulcini di pappagallo è necessario allevarli a stecco o a mano. Questa tecnica di allevamento è molto complessa e consiste nello svezzamento dell’uccello in maniera artificiale attraverso una siringa con la quale si somministra al pullo una miscela di polveri nutrienti diluite in acqua calda. Questa miscela è studiata per essere il più possibile simile al latte materno. L’allevamento a stesso si rende necessario in tutti i casi in cui la madre per un qualsiasi motivo non può più allattare i suoi pulcini. L’allevamento a stecco si comincia tra la seconda e la terza settimana di vita poiché prima bisognerebbe provvedere a troppe poppate essendo il gozzo ancora troppo piccolo e poco capiente. Dopo la terza settimana, invece, potrebbe essere troppo tardi perché il pulcino potrebbe rifiutare l’alimento artificiale. Per allevare un pulcino di pappagallo a stecco bisogna dedicargli molto tempo poiché ha bisogno di poppate frequenti per poter crescere. Si tratta di una tecnica di allevamento molto complessa e quindi deve essere attuata solo da persone esperte o da allevatori professionisti per evitare di far morire i pulcini per inesperienza.
I pappagalli molto spesso appartengono a razze esotiche e spesso sono a rischio estinzione. Per questa ragione, quando si decide di allevare un pappagallo, prima di acquistarlo bisogna accertarsi che la razza scelta non sia tra quelle protette dalla Convenzione di Washington sulla flora e la fauna a rischio. Quando si acquista un pappagallo quindi bisogna sempre farsi consegnare il certificato Cites, l’unico tipo di documentazione capace di accertare la provenienza legale dell’animale. I pappagalli che non la possiedono o sono stati importati illegalmente o sono a rischio estinzione e quindi non commercializzabili. Tra i pappagalli domestici più comuni che non necessitano di certificazione cites ci sono i pappagallini ondulati, le Calopsitte, gli Inseparabili e i parrocchetti dal collare. Si tratta però di un elenco in continuo aggiornamento poiché ogni giorno nuove specie vengono minacciate dall’uomo che le caccia per fini di lucro o per scopi alimentari. Acquistare un pappagallo sprovvisto del certificato Cities significa esporsi a pesanti penali se si viene scoperti.
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