6 stampi assortiti di oca granaiola - AVIAN X Prezzo: in offerta su Amazon a: 279€ |
Le oche in genere non producono molte uova eccetto che per l’oca romagnola che con i suoi standard di 110 uova l’anno tiene testa anche alle galline. La razza romagnola è sicuramente la più feconda tra le oche e per questo è anche tra le razze maggiormente diffuse negli allevamenti. L’oca romagnola pesa in media una decina di chili è completamente bianca con il collo lungo e il becco e le zampe arancioni. Si adatta facilmente a vari ambienti e non ha bisogno di numerose cure da parte dell’allevatore. Queste sue caratteristiche ne hanno fatto una delle razze più diffuse in Italia e all’estero dove ha anche una variante americana caratterizzata dalla presenza di un ciuffo sulla testa. Le uova delle oche romagnole pesano dai 90 ai 140 grammi e hanno il guscio bianchissimo. Tra le razze ovaiole le più feconde sono soprattutto quelle italiane tra cui la pezzata veneta e la grigia padovana. La pezzata veneta è originaria delle regioni della pianura veneta e lombarda. E’ caratterizzata dal piumaggio bianco con macchie grigie sulla testa, sul dorso e sulle ali. Il collo è lungo e il becco è rosato. Le oche di questa razza producono circa 100 uova all’anno per un peso medio di circa 120 grammi. L’oca grigia padovana, infine, è originaria del veneto ed è rinomata soprattutto per le notevoli dimensioni raggiunte dagli esemplari adulti. La produzione di uova è meno abbondante ma, ciascun uovo ha il peso minimo di 140 grammi.
Io sono qui, tu dove sei? Etologia dell'oca selvatica Prezzo: in offerta su Amazon a: 24,99€ |
Le uova di oca stanno conoscendo negli ultimi anni una notevole fortuna anche in campo enogastronomico. Le uova di questo volatile, infatti, fino a qualche anno fa venivano utilizzate esclusivamente per le preparazioni industriali di tipo alimentare per la produzione di dolci, pasta fresca e prodotti da forno, in quanto legano meglio rispetto alle uova di gallina. In generale le uova di oca vengono preferite a quelle di gallina nella produzione industriale di pasta all’uovo e di dolci. Questa predilezione è dovuta alle particolari caratteristiche di queste uova il cui albume è considerato un ottimo legante e di conseguenza è preferito negli impasti fatti con farine deboli. Il tuorlo, invece, è un addensante ed è particolarmente indicato per la preparazione delle salse. Le uova di oca, però, possono essere usate anche per preparare delle ottime e sostanziose frittate. Le uova d’oca vanno usate a temperatura ambiente e prima di consumarle devono essere aperte in un piatto al fine di accertarsi della loro freschezza.
Le oche non sono delle buone covatrici e per questo è consigliato porre le uova deposte in un’incubatrice per la schiusa e la nascita dei paperi. Prima di essere poste nell’incubatrice le uova di oca possono essere stoccate per qualche giorno, anche se sarebbe preferibile non superare i 10 giorni. Durante lo stoccaggio occorre fare attenzione a come vengono tenute e conservate le uova che devono essere conservate in un porta uova, in una stanza buia, riparata da correnti d’aria e con una temperatura che oscilla tra i 10 e i 18 gradi. Le uova devono essere girate almeno una volta al giorno per evitare che l’embrione si depositi sul fondo dell’uovo. Una volta iniziata l’incubazione, le uova devono essere girate da un minimo di tre ad un massimo di 5 volte al giorno. Si consiglia di girare le uova a mano ed evitare il gira uova automatico . L’incubazione delle uova d’oca dura all’incirca 30 giorni, ma, i tempi possono comunque variare quindi non bisogna mai forzare la schiusa, ma, si deve sempre attendere che il papero esca autonomamente dall’uovo. Nel periodo d’incubazione la temperatura deve essere mantenuta costante intorno ai 38 gradi. Nell’incubatrice, infine, va inserito un contenitore con dell’acqua per garantire alle uova l’umidità necessaria per lo sviluppo dell’embrione.
COMMENTI SULL' ARTICOLO