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Le oche sono allevate fin dall’antichità. Si tratta di animali robusti, molto redditizi e che non necessitano di molte cure. Nel corso dei secoli, l’uomo ha selezionato e migliorato le razze per ottenere maggiori profitti dal loro allevamento. Le varie razze possono quindi essere ulteriormente suddivise in oche da carne, oche da fegato e oche da piume. Le oche, infatti, oltre che per scopi alimentari, vengono allevate anche per la produzione di piume e pelle con cui vengono confezionati giubbotti, piumoni da letto e cuscini. Tra le principali razze da carne ci sono l’Oca di Normandia, la Bianca di Poitou, l’Oca di Pomerania e la Grigia Padovana, molto ricercate per le loro carni bianche e magre. L’Oca di Normandia è tra le poche razze che presenta dimorfismo sessuale, con i maschi che sono completamente bianchi e le femmine che sono pezzate. L’Oca di Pomerania è originaria delle regioni nord orientali della Germania. E’ un’oca di taglia media molto rustica e resistente. Sono allevate per le loro carni anche l’Oca Cinese e la Grigia di Marais, un’oca di taglia media, robusta e caratterizzata dal piumaggio completamente grigio. L’Oca Cinese è la selezione domestica dell’Oca Cignoide, il piumaggio può essere bianco o bruno. Molto famosa è l’Oca di Lomellina, un’oca italiana, la cui carne è utilizzata per la produzione di un noto salume, il “Salame di Mortara” che ha anche la certificazione Igp. Le oche, inoltre, sono allevate in tutto il mondo per il loro fegato, dal quale si ricava il fois gras apprezzato e ricercato dai gourmet. Tra le principali razze ci sono l’Oca di Tolosa, l’Oca di Romagna, Oca Grigia delle Lande e l’Oca Alsaziana, una razza creata appositamente per la produzione di fois gras. La Tolosa, invece, è la razza più grande in assoluto con esemplari che arrivano a pesare anche 15 chili. Sono allevate anche per la carne e per il piumino che è grigio cenere. Le oche da fegato pesano in media tra i sette e i nove chili e vengono sottoposti ad un particolare tipo di alimentazione detta ‘gavage’, termine francese che sta ad indicare l’alimentazione forzata. Queste oche, infatti, vengono ingozzate per far aumentare le dimensioni del loro fegato. Una pratica crudele che è stata messa al bando in molti paesi. In Europa viene praticata ancora in Francia dove il fois gras è considerato un piatto tipico della cucina nazionale. Per la produzione di pelli conciate e piume, le razze più allevate sono, infine, l’Oca Bianca di Poitou, l’Oca di Roma, l’Oca fiamminga, l’Oca di Normandia e l’Oca Pilgrim, con i maschi completamente bianchi e le femmine grigie. Questa razza è molto simile alla West England da cui deriva ed è stata introdotta in America con i pellegrini inglesi, da cui poi ha ereditato il nome. Ci sono alcune razze, come le oche giganti di Embden tedesca, che vengono allevate sia per la produzione di carne e di fegato, sia per la produzione delle piume. E’ caratterizzata dal piumaggio completamente bianco con becco giallo-arancione. La Bourbonnais è un’oca gigante francese, la più grande delle oche d’oltralpe e viene allevata sia per la produzione di fegato, sia di carne sia per il suo piumino molto soffice e morbido. E’ un’oca molto redditizia e una discreta produttrice di uova.
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Le razze di oche ornamentali si distinguono da quelle domestiche per la forma più slanciata ed elegante del corpo e per la particolarità del piumaggio. Vengono allevate esclusivamente per abbellire giardini e stagni. La razza ornamentale per eccellenza è l’oca selvatica, antenata dell’oca domestica, caratterizzata dal becco rosa, dalla coda bianca e dal piumaggio sul dorso e sulle ali più chiaro rispetto al resto del corpo. E’ una razza gregaria e socievole che si adatta bene a tutti gli ambienti. Tra le razze ornamentali più diffuse c’è sicuramente l’Oca Cignoide caratterizzata dalla presenza di una protuberanza nera sul becco. Gli esemplari arrivano a pesare dai quattro ai sei chili. Il piumaggio è grigio con i bordi bianchi. La pancia è bianca con macchioline nere, mentre il collo è marrone chiaro. Sulla nuca è presente una striscia marrone. I tarsi sono rossi. Molto diffuse come razze ornamentali sono anche l’Oca Ceca, caratterizzata dal piumaggio bianco immacolato su tutto il corpo; bianco immacolato è anche il piumaggio dell’Oca Danubio, caratterizzata però dalla forma arruffata delle piume e dagli occhi scuri circondati da una membrana rossa. Altre razze ornamentali sono l’Oca Pezzata Veneta, l’Oca Collorosso considerata una delle più belle oche del mondo grazie al suo piumaggio che alterna i colori del rosso mattone, del bianco e del nero; l’Oca Egiziana ha, invece, un piumaggio bruno-rossiccio con strisce verdi e bianche sulle ali e le zampe e il becco arancioni. Originaria della Scandinavia è l’Oca Faccia Bianca che presenta tre sottospecie diverse. Gli esemplari di questa razza sono neri su tutto il corpo, ma, bianchi sulla faccia, il ventre e il sottocoda. Le zampe e il becco sono grigi. Tra le razze più particolari ci sono sicuramente, l’Oca Arborea Australiana tipica del continente australe, molto adattabile e socievole. Caratteristica della specie la testa e il collo rossicci e il ventre grigio chiaro; l’Oca Canadese caratterizzata dal piumaggio nero sulla testa, sul collo e sulla coda, con occhi, zampe e becco scuri; l’Oca delle Hawaii, appartenente ad una specie a rischio estinzione e quindi inclusa nell’elenco del Cites che ne regola severamente la detenzione e il commercio. Da citare, infine, anche l’Oca a testa barrata, conosciuta anche come Oca Indiana, che è tipica dell’India e del Tibet. Si tratta di una razza gregaria e molto adattabile caratterizzata dalla presenza di due strisce nere sulla testa da cui deriva il suo nome.
Le oche vengono allevate anche per la produzione di uova che in alcuni casi è ai livelli di quella delle galline. Le oche ovaiole arrivano a produrre fino a 100-130 uova l’anno. In generale le oche ovaiole più prolifiche sono quelle di taglia media. Da evitare le razze di taglia gigante. Tra le razze più prolifiche da questo punto di vista ci sono sicuramente quelle italiane e in particolare l’Oca Romagnolo o Oca Italiana. Questa razza è considerata la razza ovaiola per eccellenza poiché nei momenti di maggiore produzione può arrivare a deporre una media di 110-115 uova l’anno. Le uova di questa razza pesano in media tra i novanta e i 140 grammi e hanno il guscio bianco. E’ molto apprezzata anche per la sua carne e per il piumino. Altre razze molto redditizie sono la Pezzata Veneta e la Grigia Padovana. La prima è originaria delle regioni della Pianura Padana e presenta un piumaggio bianco su tutto il corpo, con piccole macchie grigie sulla testa. In media producono circa 100 uova l’anno del peso di 120 grammi. La Grigia Padovana, invece, produce meno uova rispetto alle prime due, ma, di dimensioni maggiori. Un uovo di oca grigia padovana, infatti, pesa almeno 140 grammi. Tra le razze straniere, le più apprezzate sono l’Oca Ceca e l’Oca Cinese che arriva a produrre in media 70-80 uova l’anno del peso di circa 140 grammi che arrivano a produrre in media 70-80 uova l’anno del peso di circa 140 grammi.
Le razze di oche italiane sono molto ricercate soprattutto per la bontà delle carni e per l’alto tasso di produzione annua di uova. Tra le razze più comuni ci sono: l’Oca di Lomellina che è una razza di taglia media caratterizzata dal piumaggio uniforme bianco con sfumature di grigio e da zampe e becco gialli. Questa razza è molto rinomata per la sua carne da cui si ricava un famoso salame. L’Oca grigia di Padova è allevata fin dall'antichità nelle campagne del padovano. E’ caratterizzata dal piumaggio grigio e raggiunge dimensioni medie che vanno dagli otto ai dieci chili. E’ allevata per le uova e per la produzione di carne. Originaria del Veneto è anche l’Oca Pezzata caratterizzata dal piumaggio pezzato che ricorda molto l’Oca di Pomerania. E’ detta anche Oca Padana e può raggiungere un peso medio di 6-7 chili. E’ allevata per la produzione delle uova. L’oca italiana per eccellenza, però, è l’Oca Romagnola allevata fa secoli per la sua carne e per le uova. Gli esemplari pesano in media tra i quattro e i cinque chili e grazie alla loro alta redditività sono stati soprannominati il ‘maiale dei poveri’. In tutto il mondo è conosciuta come Oca di Roma, anche se, in realtà, è originaria dell’Emilia Romagna.
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