Oca romagnola

Caratteristiche

L’oca Romagnola è un’oca italiana, originaria dell’Emilia Romagna, allevata fin dall’antichità per la sua carne – molto ricercata – e per la spiccata attitudine alla deposizione di uova. E’ tra le oche da reddito più produttive al mondo, tanto da essersi guadagnata l’appellativo di maiale dei poveri da parte dei contadini padani. Dal 1996 è denominata “Oca Italiana” dallo Standard Italiano delle razze avicole, ma, in tutto il mondo è conosciuta come Oca di Roma. Questo nome risale all’esposizione mondiale del 1924 a Barcellona, dove fu presentata dagli allevatori spagnoli con tale nome. Esiste una variante americana di questa razza caratterizzata dalla presenza di un ciuffo sulla fronte. L’Oca Romagnola è caratterizzata dal piumaggio completamente bianco, con becco e zampe arancioni. Il becco è largo e possente. Gli occhi sono azzurri, la testa è piccola e il collo è lungo. Il corpo è possente con il petto prominente e muscoloso. Il portamento è orizzontale e caratterizzato da un’andatura lenta e goffa. Gli esemplari adulti arrivano a pesare in media 8-9 chili con le femmine che sono leggermente più piccole degli uomini. Come accade per l’oca di razza Embden anche le Oche Romagnole di razza pura sono autosessabili alla nascita, poiché, i paperi hanno delle macchie sulla testa e sulla schiena che nelle femmine sono più scure.
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Habitat naturale

e distribuzione

L’Oca Romagnola è un’oca prettamente italiana propria delle regioni della Pianura Padana e in particolare delle provincie di Ravenna, Forlì, Ferrara e Bologna. Inizialmente era allevata solo in quelle zone, poi, con il tempo si è diffusa che in altre regioni italiane. E’ un’oca domestica e il suo habitat naturale è rappresentato dalle corti contadine ed è una razza che nei secoli si è ben adattata a diversi ambienti. Oltre che in Italia viene allevata anche negli Stati Uniti sia nella sua variante con il ciuffo sia nella variante originale. In Italia, purtroppo, gli allevamenti di Oca Romagnola di razza pura sono molto pochi, poiché, gli allevatori preferiscono creare incroci con oche di altre razze per aumentarne le dimensioni e quindi la produttività.

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Riproduzione

oca romagnola Tra razze ovaiole più apprezzate, l’Oca Romagnola arriva a produrre nel periodo di maggiore fertilità una media di 100-120 uova l’anno. Le uova sono grandi e presentano il guscio completamente bianco. A differenza delle galline, le oche non sono buone chiocce e spesso non si dedicano alla cova delle uova. Per la riproduzione in cattività occorre considerare almeno un maschio ogni tre femmine, per essere sicuri della buona riuscita dell’accoppiamento. In natura, invece, le oche sono monogame quindi dopo aver scelto un compagno, restano insieme per tutta la vita. Il periodo degli accoppiamenti inizia in primavera. Dopo l’accoppiamento, la femmina provvede alla preparazione del nido dove deporrà in media 4 uova che saranno covate per circa un mese. Una volta nati i pulcini vengono accuditi dalla madre per circa un anno prima di diventare del tutto indipendenti.


Oca romagnola: Allevamento

L’Oca Romagnola viene allevata principalmente per la carne e per le uova. La carne viene consumata sia fresca sia per la produzione di insaccati o di carne stagionata, come il petto affumicato e il prosciutto d’oca. Molto ricercato è anche il piumino, morbido e candido, utilizzato principalmente per imbottire coperte e giubbotti. Non si tratta di una razza allevata per la produzione di fois gras. Il successo dell’Oca Romagnola, come animale da allevamento, è dovuto soprattutto alla sua facilità di gestione. Si tratta, infatti, di una specie molto semplice da allevare e che necessita di pochissime cure. Per allevare un’oca domestica occorre un pascolo di almeno 150 metri quadrati, dove possa razzolare e una casetta di circa 4 metri quadrati come rifugio per la notte e come riparo dal freddo. Il pascolo deve essere circondato da una rete metallica per evitare che le oche scappino via. Al momento di acquistare le Oche Romagnole per l’allevamento domestico bisogna avere cura di comprare solo paperi più grandi di due mesi, poiché fino a quella età hanno ancora bisogno di restare con la mamma, altrimenti ci sono buone possibilità che non riescano a sopravvivere. L’aspettativa di vita in media è di dieci anni, anche se quelle da carne vengono macellate a meno di un anno di vita. Le oche romagnole sono una specie onnivora, ovvero, mangiano granaglie, verdura, piante acquatiche, insetti, e piccoli molluschi. Negli allevamenti domestici non è raro che mangino anche gli avanzi del pranzo o della cena dei padroni. In generale la dieta di queste oche si basa principalmente sull’erba dei campi. La sera si può aggiungere qualche chicco di grano o di orzo. Importante è anche fornire la giusta razione quotidiana di verdura e frutta. Le oche sono molto ghiotte anche di tuberi e radici. Se sono libere di razzolare si procureranno da sole le proteine animali di cui necessitano andando a caccia di bruchi e insetti. In commercio esistono mangimi appositamente studiati per sopperire alle esigenze nutrizionali delle oche.


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