Gabbie galline ovaiole

Caratteristiche

Dal primo gennaio del 2012 è entrata in vigore anche in Italia la normativa europea che impone agli allevamenti di sostituire le vecchie gabbie utilizzate per l’allevamento delle galline ovaiole con gabbie conformi alle nuove regole. Le gabbie per galline ovaiole – secondo quanto previsto dalla normativa europea – devono avere uno spazio minimo di 750 cmq suddivisi tra superficie utilizzabile dal volatile (600cmq) e accessori come nido e lettiera. Le gabbie devono essere dotate di posatoi che devono garantire almeno 15 cm di spazio per ogni ovaiola. Le mangiatoie interne devono essere sempre utilizzabili e devono essere lunghe almeno 12 cm per ciascun esemplare. Gli abbeveratoi devono prevedere almeno due coppette per ciascuna gallina. Le file di gabbie, infine, devono trovarsi a una distanza minima l’una dall’altra di 90 cm al fine di facilitare l’ispezione, la sistemazione e l’evacuazione. Devono inoltre essere sollevate dal pavimento almeno 35 cm. L’utilizzo delle nuove gabbie mira a garantire alle galline ovaiole di allevamento condizioni di vita meno traumatiche e prevenire fenomeni come cannibalismo e pazzia causati, principalmente dalla reclusione forzata all’interno di gabbie eccessivamente piccole.
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Normativa

La normativa che impone l’utilizzo di gabbie modificate per l’allevamento delle galline ovaiole e che mette al bando il commercio di uova provenienti da galline allevate in batteria è la Direttiva 1999/74 con cui si stabiliscono le norme per la protezione delle galline da uova. Tale direttiva si applica per allevamenti con più di 350 esemplari ed esclude gli allevamenti di galline ovaiole riproduttrici. Tale normativa s’ispira alla legge quadro 98/58, meglio nota come “Carta dei Diritti degli Animali” è che mira a tutelare il benessere degli animali all’interno degli allevamenti. Fino a qualche anno fa, infatti, queste galline erano tenute in gabbie grandi 40x55 cm con una densità pari a ventidue galline per metro quadro. All’interno delle batterie inoltre non era prevista ventilazione e gli animali venivano sottoposte a luce forzata per aumentare la produzione di uova. L’allevamento di galline in batteria dovrà scomparire entro il 2013.

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Costo

Il costo di una gabbia destinata a ospitare delle galline ovaiole dipende naturalmente dalla grandezza, dal numero di galline che può ospitare, dai materiali con cui è stata realizzata e dal modo in cui è stata accessoriata. In linea di massima si passa da un minimo di 45 euro per una gabbia a due celle adatta a ospitare circa sei galline fino ai quasi mille euro di una gabbia a ventiquattro celle dove possono trovare posto 120 galline. Le gabbie possono essere realizzate in acciaio, in legno o in plastica e la scelta del materiale incide notevolmente sul costo finale. All’interno della gabbia poi si devono prevedere una serie di accessori fondamentali per le galline come i posatoi, gli abbeveratoi, le mangiatoie e i nidi. Ciascuno di questi accessori ha un costo che deve essere aggiunto a quello iniziale relativo all’acquisto della sola gabbia.


Gabbie galline ovaiole: Allevamenti domestici

gabbia galline ovaiole Le galline ovaiole sono allevate principalmente per la produzione di uova fresche. Le razze più feconde arrivano anche a deporre una media di circa 300 uova l’anno. L’allevamento domestico di galline ovaiole ha molti vantaggi poiché oltre ad essere animali molto economici e facili da gestire garantiscono un buon tornaconto a livello economico grazie alla deposizione quotidiana di uova fresche. Per tutte queste ragioni, negli ultimi anni, sempre più persone hanno deciso di avviare nell’orto di casa un piccolo allevamento di queste galline. La produzione di uova è però legata a doppio filo con il benessere e la salute della gallina quindi se si vuole avviare un allevamento di ovaiole occorre conoscere alcune nozioni di base per evitare di commettere errori e buttar via tempo e denaro. In primis bisogna garantire a ciascun animale lo spazio vitale necessario per vivere degnamente. All’interno del pollaio la temperatura deve essere sempre costante e non deve mai scendere al di sotto del 24 gradi centigradi. Di notte le galline vanno poste in locali dotati di posatoi sollevati da terra e che consentono la pulizia degli escrementi. Di giorno l’ideale sarebbe lasciarle libere di razzolare nell’aia, all’interno de recinto, calcolando almeno 4-5 metri quadri per ciascun esemplare. Le galline ovaiole più diffuse sono quelle appartenenti alla razza padovana, livornese e cocincina. Le prime sono caratterizzate dalla presenza di un grosso ciuffo sulla fronte che copre completamente gli occhi. Ci sono poi le livornesi che presentano diverse varietà come la bianca, la dorata, la fulva e l’argentata e arrivano a deporre fino a 250 uova l’anno. Le cocincine, invece, sono considerate le migliori per la produzione delle uova. Altre razze con elevata fecondità sono la valdarno e la siciliana. Per quanto riguarda le galline ovaiole estere le più importanti sono quelle appartenenti alla razza New Hampshire e Rhode Island. Le New Hampshire si riconoscono per il caratteristico piumaggio rosso. Le Rhode Island invece depongono una media di 200 uova l’anno.



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