Canarino spagnolo

Caratteristiche

I canarini spagnoli sono il frutto di una selezione compiuta nei primi decenni del secolo scorso attraverso l’ibridazione del canarino selvatico con il verzellino. E’ tra le razze di canarini più piccole al mondo misurando tra gli 11 e i 12 centimetri di lunghezza, coda compresa. Il canarino spagnolo è stato riconosciuto come razza a partire dal 1976. E’ caratterizzato dal corpo longilineo, con petto stretto e con ali lunghe con la parte finale a punta. La testa è piccola e leggermente piatta, il collo è corto e il becco è conico. La coda si biforca leggermente in punta. Le zampe sono corte conferendogli un movimento svelto e scattante. Questi canarini presentano un piumaggio molto aderente, corto e che copre tutto il corpo e la testa. I canarini spagnoli possono assumere diverse colorazioni, ma, quelle più diffuse sono le classiche: verde, giallo e pezzato. Alcuni allevatori hanno selezionato anche canarini spagnoli a fattore rosso. La figura deve essere esile e longilinea per rispondere agli standard internazionali della razza.
canarino spagnolo

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Habitat naturale

e distribuzione

Originario del nord della Spagna, il canarino spagnolo appartiene ad una razza che dalla Penisola Iberica, si è subito diffusa in tutto il Continente Europeo e nel Sud dell' America. Il suo boom si è avuto a partire del 1976, anno del suo riconoscimento ufficiale come razza. L'habitat naturale del canarino spagnolo è costituito da aree di sottobosco e frutteti dove può trovare facilmente da mangiare e dove nidifica tra i cespugli degli alberi a volte anche in nidi a cassetta già costruiti e messi a disposizione dall'uomo. Si può trovare anche nei parchi pubblici,nei giardini e nelle aree vicine alle abitazioni. Non ama la confusione quindi è essenziale che la zona sia tranquilla altrimenti difficilmente ci si fermerà. Predilige i climi temperati propri delle regioni mediterranee con pochi sbalzi termici e un tasso di umidità non troppo elevato.

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Riproduzione

canarino spagnolo La stagione della riproduzione del canarino spagnolo coincide con l’inizio della primavera per consentire la schiusa delle uova a primavera inoltrata. I piccoli lasciano il nido dopo circa venticinque giorni e sono già indipendenti. I canarini raggiungono la maturità sessuale a un anno. Si tratta di una specie ovipara con la femmina che depone dalle tre alle cinque uova, anche tre volte l’anno. Le uova una volta deposte vengono covate per circa due settimane. Quando la femmina è pronta per l’accoppiamento, emette dei richiami per il maschio. Il maschio, invece, nel periodo degli amori comincia a cantare. L’attività della cova è affidata alla femmina che lascia il nido solo per bere e per fare i propri bisogni. Il maschio ha il compito di alimentare la compagna. I piccoli appena nati sono privi di pelo e hanno gli occhi chiusi. Saranno alimentati dai genitori per circa un mese. Intorno alla seconda settimana inizieranno a sviluppare le penne e a venti giorni di vita faranno il battesimo del volo. In cattività i canarini devono poter disporre dei nidi e del materiale adeguato per imbottirli.


Canarino spagnolo: Allevamento

Il canarino spagnolo è molto diffuso tra gli allevatori poiché è relativamente semplice da allevare. Come prima cosa bisogna allestire una gabbia per poter ospitare l’esemplare che si vuole allevare. La gabbia deve essere di forma rettangolare, con sbarre verticali e grande abbastanza da contenere comodamente uno o più esemplari di canarino. Quelle tonde o cilindriche possono causare problemi di orientamento al volatile. Le gabbiette standard misurano all’incirca 60 centimetri di lunghezza, 40 centimetri di profondità e altrettanti di altezza. Le gabbie solitamente presentano due porticine sul davanti e due sui lati. Le mangiatoie devono essere in numero uguale agli esemplari ospitati. Oltre alle mangiatoie bisogna prevedere anche i beverini, meglio se cilindrici, che sono più facili da lavare. Sono consigliate le gabbie con fondo estraibile per consentirne una più agevole pulizia quotidiana. Il fondo può essere rivestito con carta bianca che deve essere sostituita tutti i giorni. I posatoi devono essere stabili e di dimensioni tali da non creare traumi alle zampette e vanno posizionati a diverse altezze. La gabbia, le mangiatoie, i beverini e i posatoi devono essere lavati e disinfettati accuratamente almeno una volta a settimana. Per quanto concerne l’alimentazione, i canarini spagnoli si nutrono principalmente di semi farinacei e oleosi. La base è costituita al 90% dai primi (scagliola, miglio e avena) e al 10% dai secondi (canapa, girasole, niger e papavero). Le percentuali possono variare a seconda del periodo e della fase di sviluppo del canarino. Nel periodo della riproduzione e dell’allevamento della prole, infatti, è consigliato un aumento della percentuale di semi oleosi. Nei negozi specializzati si possono trovare miscele già pronte contenenti il giusto mix di semi per rispondere alle esigenze nutritive dei canarini spagnoli. Due volte a settimana bisogna somministrare anche un pastone all’uovo per garantire il giusto apporto di proteine animali.



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