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Le anatre domestiche si sono adattate nel corso dei secoli a tutti i tipi di ambienti e di climi. Originarie del continente asiatico e in particolare della Cina, le anatre preferiscono ambienti acquitrinosi e umidi con una ricca vegetazione acquatica. Un habitat naturale proprio delle risaie cinesi. Nei secoli si sono adattate anche a climi e habitat diversi grazie alla loro grande duttilità. In generale per creare l’habitat naturale di un’anatra domestica occorre uno stagno o comunque una zona umida circondata da piante e alberi dove potersi nascondere e dove trovare da mangiare. Non sopportano le temperature troppo basse o i climi eccessivamente aridi.
L’anatra domestica, a differenza di quella selvatica, è poligama e ogni maschio può accoppiarsi con un massimo di sette femmine. L’accoppiamento avviene solitamente in inverno per consentire la schiusa delle uova in primavera. L’accoppiamento vero e proprio è preceduto da un lungo rituale di corteggiamento, che si differenzia sensibilmente da specie a specie. Nel periodo invernale si forma la coppia e per questo il maschio sviluppa una livrea più appariscente, mentre in estate hanno un piumaggio più simile alla femmina. Il corteggiamento è caratterizzato da una precisa sequenza di segnali da parte del maschio e di risposte da parte della femmina. Le uova vengono covate per circa 28 giorni. Le anatre non sono delle buone chiocce ed è quindi consigliato far covare le uova a una gallina o posizionarle nell’incubatrice. In media la femmina depone dalle quattro alle dodici uova a covate. Appena nati, gli anatroccoli sono già capaci di nuotare e di nutrirsi da soli.
Le anatre sono uccelli acquatici e trascorrono buona parte della loro giornata in acqua, quindi se si decide di allevarle bisogna provvedere a fornirgli uno stagno o un laghetto in cui poter nuotare insieme ad un rifugio in cui potersi riposare durante la notte. Il rifugio deve essere grande abbastanza da poter ospitare comodamente tutte le anatre e deve essere orientato verso est dove spunta il sole. Nel rifugio bisogna prevedere diverse finestre e aperture sulle facciate, coperte da reti metalliche, per garantire la giusta areazione all’interno. Il tetto è meglio se è spiovente e il pavimento deve essere leggermente rialzato per evitare l’intrusione dei topi pericolosissimi per la salute di questi volatili domestici. Sul pavimento si può spargere un po’ di paglia, della segatura e delle foglie secche che fungano da materasso. La paglia deve essere cambiata molto spesso poiché sporcandosi, potrebbe creare problemi igienico sanitari per le anatre e attirare insetti e ratti. Le anatre si nutrono di qualsiasi cosa trovano nei prati, dalle larve agli insetti, fino a piccoli invertebrati e alle piante acquatiche. In cattività se si lasciano libere di nuotare e di pascolare nei prati la loro alimentazione dovrà essere integrata solo con piccole quantità di mangimi. I mangimi per anatre sono a base di granoturco, farina di mais, farina d’avena, farina di erba medica e crusca. Si può anche dare loro un pastone con del pane bagnato e fatto a pezzettini condito con un po’ di sale e qualche erba di campo.
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