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Le tartarughe marine appartengono alla famiglia dei rettili, sono dotate di polmoni, quindi, anche se passano gran parte della loro giornata in acqua, hanno comunque bisogno di risalire in superficie per respirare. Per questa ragione il loro habitat naturale è costituito da zone dove si ha un’alternanza di parti emerse e sommerse così da consentire loro di poter emergere per respirare prima di rituffarsi. Questi animali popolano i mari e gli oceani temperati di tutto il mondo e lasciano l’acqua per la terra ferma solo per deporre le uova.
La specie Caretta caretta, nota anche come tartaruga marina comune d'acqua salata, si trova anche nel Mar Mediterraneo, nei pressi di barriere coralline, alle foci dei fiumi e nelle lagune di acqua salata. La tartaruga verde preferisce le acque basse e si trova nel bacino del Mediterraneo. Vive principalmente nell’oceano Pacifico, invece, la tartaruga liuto, mentre sceglie mari prettamente tropicali, invece la tartaruga embricata che si trova negli oceani Pacifico e Atlantico. Lo stesso vale per la tartaruga bastarda e la tartaruga olivacea. Endemica delle coste australiane, invece. è la tartaruga piatta. Tartarium 80, teca in vetro per rettili, tartarughe d’acqua e di terra, con 2 rampe Prezzo: in offerta su Amazon a: 80€ |
Le tartarughe marine si accoppiano in acqua ma poi le femmine tornano sulla spiaggia per deporre le uova. Solitamente utilizzano sempre la stessa zona per scavare le buche dove poi depongono fino a 100 uova. Alcune specie compiono addirittura chilometri per raggiungere le spiagge dove sono nate. La buca poi viene coperta con la sabbia per proteggere le uova. La deposizione, a seconda della specie, può avvenire due o sei volte a stagione. L’accoppiamento vero e proprio avviene durante la migrazione o nelle aree vicine ai luoghi di deposizione. Si ritiene che le femmine riescano a conservare lo sperma dell’uomo e a fecondare le uova anche dopo anni. Una volta deposte le uova le femmine tornano in mare e sarà il calore della sabbia a incubarle fino alla nascita dei piccoli. L’incubazione varia dai 2 ai 3 mesi. Il sesso dei nuovi nati è determinato dal calore della sabbia. Infatti a temperature più basse nascono più maschi,mentre a temperature superiori ai 29 gradi nascono più femmine. I piccoli rompono il guscio grazie alla presenza di una protuberanza sul muso detta dente dell’uovo, e dopo sette giorni lasciano il nido dirigendosi verso il mare.
Le tartarughe marine non hanno le branchie e quindi respirano attraverso i polmoni che sono piatti e sottili. Sono aderenti al carapace e vengono dilatati e contratti attraverso i movimenti del collo e delle zampe. Gli studiosi ritengono che le tartarughe marine possono assorbire attraverso la pelle fino al 70% di ossigeno di cui hanno bisogno. Sono dotate, infatti, di sacche anali che consentono, infatti, di assorbire l’ossigeno disciolto nell’acqua. Possono poi anche assorbire ossigeno dall’acqua ingerita grazie all’esofago ricco di cavità vascolari che consentono di incamerare l’ossigeno nel sangue e poi trasportarlo ai polmoni. Capacità che consentono alle tartarughe di restare in apnea anche per lunghi periodo o di andare in ibernazione sui fondali. Il restante 30% di ossigeno necessario per la loro sopravvivenza però deve essere reperito ritornando in superficie per respirare.
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