Tartarughe terra

Caratteristiche della tartaruga di terra

La tartaruga di terra detta anche Tartaruga di Hermann è un rettile dell'ordine delle testuggini. Il suo nome è in onore del naturalista e medico francese Hermann. Alcuni fattori della morfologia della tartaruga, quali la taglia o l'aspetto che ha il guscio, sono in parte correlati all'habitat di sviluppo. Alcuni fattori che li condizionano sono l’umidità, l'irradiazione del sole, l’acqua e la tipologia di risorse alimentari disponibili. Anche tra le varie regioni italiane c’è una differenza morfologica e del guscio che può essere anche notevole. La differenziazione tra i maschi e le femmine avviene tramite un esame dei caratteri sessuali di tipo secondario. I maschi sono più piccoli, hanno la coda lunga e grossa verso la base e un astuccio corneo ben sviluppato. La femmina ha la coda piccola e corta e un astuccio corneo ridotto. I maschi adulti hanno una concavità nella piastra di sotto per favorire la monta della femmina sul carapace, invece il piastrone nelle femmine e nei giovani è piatto. L'angolo tra gli scuti anali è maggiore nel maschio e la loro altezza è maggiore nelle femmine.
Una tartaruga di Mallorca

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Comportamento

Una tartaruga femmina Le tartarughe di terra hanno la vista buona e sanno distinguere le forme, i colori e anche le persone. Sono sensibili alle vibrazioni della terra anche se il loro udito non è molto sviluppato. L'odorato è ben sviluppato e ha un importante ruolo per la ricerca di cibo e per le funzioni sessuali. Le tartarughe sono animali cosiddetti ectotermi cioè al mattino stanno al sole per alzare la temperatura del corpo e attivare le loro funzioni metaboliche. Il sole consente di assumere raggi UVB per sintetizzare la vitamina D. Una volta raggiunta la temperatura necessaria ad attivare gli enzimi per la digestione la tartaruga si dedica alla ricerca di cibo. Con temperature maggiori di 27 °C sono apatiche e cercano il fresco scavando buche per ripararsi. In autunno, quando cala la temperatura, la tartaruga smette di alimentarsi, per oltre 20 giorni, allo scopo di svuotare l'intestino dia residui del cibo. Diventa più apatica e a novembre o a dicembre si interra o si ripara e cade in letargo. Il letargo è assolutamente necessario per la specie e si impedisce solo per malattie o debilitazioni.

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Alimentazione

Il carapace di una tartaruga pugliese La tartaruga è un rettile vegetariano. Le tartarughe selvatiche vivono in habitat caratterizzati da periodi di aridità e sono costrette a nutrirsi di sole erbe secche, integrando la dieta mangiando anche artropodi oppure chiocciole, utili il calcio del guscio. Saltuariamente mangiano escrementi oppure piccole carogne. Gli esemplari in cattività vengono in genere sovralimentati e non devono essere nutriti con: carne, formaggi, alimenti per cani e gatti, uova, pane, latte, agrumi, kiwi. Alcune verdure che sono adatte all’alimentazione delle tartarughe sono tarassaco, cicoria e radicchio rosso grazie all'alta quantità di calcio rispetto a fosforo e grazie alle fibre contenute. Infatti degli alti apporti di proteine e fosforo associati a basse quantità di calcio possono provocare, nel tempo, durante l’accrescimento, delle deformazioni del carapace permanenti e dei danni a organi interni. Un segno della cattiva alimentazione consiste nel carapace con scuti appuntiti e piuttosto scanalati nelle suture, un fenomeno detto piramidalizzazione. Invece un carapace con la forma levigata di una semicalotta ovale è un sintomo di una alimentazione corretta.


Tartarughe terra: Accoppiamento e riproduzione

Il maschio e la femmina Subito dopo che si svegliano dal letargo le tartarughe maschio iniziano il corteggiamento mediante un rituale con inseguimenti, colpi di carapace e morsi alla femmina. Il maschio monta sul suo dorso per la copula la quale avviene estroflettendo il pene che è contenuto nella coda: in questo momento emette l'unico suo verso che risulta udibile. La femmina può conservare lo sperma, fino a 4 anni, in un organo, la spermateca, che si trova all'interno dell'ovidutto. Le tartarughe di terra sono ovipare e depongono le uova nelle buche che vengono scavate dalla femmina con le zampe di dietro. L’incubazione dura circa 2 o 3 mesi e il sesso dei piccoli varia a secondo della temperatura. Con temperature inferiori a 31,5 °C si ha una prevalenza di maschi, mentre con temperature maggiori di 31,5 °C si hanno più femmine. Al momento della schiusa, in genere in un giorno di pioggia, il piccolo rompe il guscio con il cosiddetto "dente dell'uovo", un piccolo tubercolo corneo tra le sue narici e la mascella, che poi sparisce dopo pochi giorni. Il piccolo impiega anche 48 ore per fuoriuscire dall'uovo e in questo tempo viene assorbito il sacco vitellino.



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