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Gli esemplari giovani possono, per poco, accontentarsi di vivere in un terrario; Il consiglio però è di allestire da subito un area all’esterno adatta a loro, in tutte le stagioni. Innanzitutto lo spazio a disposizione deve essere ampio: non meno di 10 m2. Ricordiamoci poi che le tartarughe sono animali a sangue freddo: è quindi necessario che abbiano sempre a disposizione una posizione soleggiata e una ombreggiata in maniera da poter regolare autonomamente la propria temperatura, spostandosi dove più le aggrada.
La testuggine marginata, nota anche come tartaruga sarda, è la più grande tra le testuggini che popolano le regioni del Bacino del Mar Mediterraneo. Si tratta di una grossa tartaruga di terra di cui, ...
La tartaruga greca, conosciuta anche come Tartaruga Moresca, è un rettile di terra appartenente alla famiglia delle testuggini. Molto simile nell’aspetto alla Testuggine Hermanni, se ne differenzia pe...
La tartaruga di terra detta anche Tartaruga di Hermann è un rettile dell'ordine delle testuggini. Il suo nome è in onore del naturalista e medico francese Hermann. Alcuni fattori della morfologia dell... ![]() | La tortue rouge Prezzo: in offerta su Amazon a: 16,92€ |
Lo spazio all’aperto deve essere dotato di accessori . indispensabile è un piccolo riparo in legno, magari coperto in plastica: la tartaruga lo sfrutterà per combattere il freddo eccessivo durante l’inverno. Mettiamo poi a punto una zona d’ombra con degli ombrelli o una piccola tettoia, specialmente se nella bella stagione non ci sono alberi o arbusti ombreggianti in quell’area. Prepariamo anche una zona con molti sassi, asciutta anche dopo la pioggia, e un abbeveratoio. Per completare l’opera possiamo poi dedicare, a rotazione, una porzione alla coltivazione di piante per l’alimentazione: trifoglio, tarassaco, soncino…
Lo spazio all’aperto deve essere dotato di accessori . indispensabile è un piccolo riparo in legno, magari coperto in plastica: la tartaruga lo sfrutterà per combattere il freddo eccessivo durante l’inverno. Mettiamo poi a punto una zona d’ombra con degli ombrelli o una piccola tettoia, specialmente se nella bella stagione non ci sono alberi o arbusti ombreggianti in quell’area. Prepariamo anche una zona con molti sassi, asciutta anche dopo la pioggia, e un abbeveratoio. Per completare l’opera possiamo poi dedicare, a rotazione, una porzione alla coltivazione di piante per l’alimentazione: trifoglio, tarassaco, soncino…
Le tartaruga è erbivora: la sua dieta si basa al 90% su vegetali. Ha bisogno di fibre, vitamine e minerali, mentre sono dannosi i lipidi e le proteine, anche se di origine vegetale. Lasciando libero l’animale in giardino troverà da sé gli alementi essenziali. Se vogliamo fornire noi il cibo, o un’integrazione, distribuiamo trifoglio, cicoria, tarassaco, soncino, foglie di ravanello e di ortica. È molto gradita anche la frutta: via libera a fragole, uva, banane, platano, mela, pesca, albicocca. Tra gli alimenti vietati citiamo il mais, le patate, la lattuga, i piselli, cavoli, cavolfiori e broccoli (e in generale le crucifere).
Le tartarughe sono animali sani e longevi, ma possono andare incontro a problemi di salute: derivano da una alimentazione non corretta, da errori nella sua vita in cattività o in relazione al clima e alle temperature cui sono state esposte. Le conseguenze più frequenti sono anoressia e letargia, quando non si adatta ad un nuovo ambiente.
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