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Fondamentale per la salute e la sopravvivenza del serpente è ricreare nel terrario la giusta temperatura e, soprattutto, l’alternanza tra ambienti caldi e ambienti freddi a seconda delle esigenze dell’animale. La temperatura varia a seconda della specie, ma, regola generale è che i serpenti, essendo animali a sangue freddo, hanno bisogno di assorbire calore dall’esterno. Per questa ragione è necessario predisporre un sistema di riscaldamento del recinto mediante una pedana riscaldante che riscalda la teca dal basso. Si possono utilizzare anche dei caloriferi in ceramica o lampade di calore. Un metodo più economico è costituito dalle lampadine ad incandescenza, che però, vanno spente durante la notte per garantire l’alternanza tra luce e buio. Il terrario va riscaldato solo a metà, lasciando una parte a temperatura ambiente (quindi più fredda) in modo da ricreare la naturale alternanza tra sole e ombra. I serpenti, infatti, in natura regolano la loro temperatura alternando la permanenza in aree calde e in aree fredde e devono poterlo fare anche all’interno del terrario.
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Altro fattore climatico fondamentale per la sopravvivenza di un serpente è il tasso di umidità presente nel terrario. Come la temperatura anche l'umidità varia a seconda della specie, ma, la regola generale è che debba essere tenuta ad un livello costante. Quando la percentuale è troppo bassa non si verifica la muta della pelle, mentre se è troppo alta si possono formare vesciche o il serpente può soffrire di problemi respiratori. I serpenti del deserto hanno bisogno di minor umidità rispetto a quelli originari della foresta pluviale. L’umidità viene creata attraverso l’introduzione nella teca di una ciotola d’acqua che deve essere sempre pulita e non deve mi asciugarsi completamente. Per tenere sempre sotto controllo il tasso di umidità occorre inserire uno o più termometri all’interno del terrario in modo da accorgersi quando la temperatura e l’umidità scendono al di sotto dei limiti consentiti.
Regolate temperatura e umidità è arrivato il momento di ‘arredare’ il terrario. Come prima cosa bisogna occuparsi del pavimento che deve essere ricoperto da un ‘substrato’, che può essere fatto di ghiaia per gatti e trucioli di legno che, però, tendono ad ospitare microbi. La soluzione migliore in questi casi è data dai fogli di giornale, più puliti ed economici. I giornali, però, non sono adatti alle specie di serpenti che amano scavare buche nel terreno per rifugiarvisi. Per queste specie si consiglia l’utilizzo di terreno da giardinaggio o sabbia. Va evitato il semplice terreno perché può contenere parassiti. Altri substrati possono essere tappeti o spugne. Nei negozi per animali sono in vendita particolari tappeti per serpenti che possono essere rimossi e lavati anche in lavatrice. Nel terrario, infine, non deve mai mancare una ciotola con l’acqua sia per bere che per bagnarsi. La cotola deve essere abbastanza grande da contenere il serpente e deve essere abbastanza pesante da non ribaltarsi. Si possono usare ciotole in ceramica. Vanno riempite solo per un terzo della capienza e vanno poste nella parte non riscaldata del terrario.
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