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Pitone reticolato è tra i serpenti più lunghi al mondo. Come tutti i pitoni non è velenoso ma uccide le sue prede avvolgendole e stritolandole con le sue spire. Può raggiungere anche i nove metri di lunghezza, anche se in media è lungo circa 7 metri. E’ tra i pochi tutt’ora esistenti in grado di divorare un essere umano dopo averlo ucciso. I serpenti appartenenti a questa specie sono molto lunghi, ma anche poco robusti. Vive principalmente nel sud-est asiatico e il suo habitat naturale è costituito da foreste pluviali e da zone boscose in prossimità di laghi e corsi d’acqua. Si nutre principalmente di mammiferi, roditori e rettili. E’ capace di divorare prede piccole come dei topi e grandi quanto un maiale o un coccodrillo. E’ stato accertato che riesce ad ingoiare prede grandi fino ad un quarto della sua lunghezza, grazie anche alla mandibola disarticolata che si allarga per lasciar passare anche pasti di grosse dimensioni.
Anaconda Verde è un rettile appartenente alla famiglia dei boidi. Può arrivare a misurare fino a 9 metri di lunghezza e a pesare 200 chili. Ha la livrea di colore verde scuro con macchie gialle sui fianchi e sulla pancia. Passa buona parte del suo tempo in acqua, per questo gli occhi e le narici sono disposte sulla parte superiore della testa per consentirgli di respirare anche se è sott’acqua. Il corpo e tarchiato e molto muscoloso. Non essendo un serpente velenoso uccide le sue prede per soffocamento. Si nutre principalmente di animali di grandi dimensioni come maiali, cervi e capibara. Le attende nascosto sott’acqua e poi le attacca quando si avvicinano per bere intrappolandole nelle sue spire. Vive prevalentemente nelle regioni tropicali ed equatoriali del sud America e in particolare nei bacini del Rio delle Amazzoni e del fiume Orinoco.Pitone delle rocce Indiano può raggiungere fino a 5 metri di lunghezza. Le femmine sono solitamente più grandi dei maschi. Vive principalmente nelle regioni del sud-est asiatico e predilige habitat caratterizzati da acquitrini, risaie, foreste pluviali e zone umide.Non è un serpente velenoso e per questo uccide le sue prede per costrizione, avvolgendole nelle sue spire e soffocandole. Individua le prede grazie a dei ricettori labiali termosensibili che gli consentono di avvertire i cambi di temperatura ed individuare la presenza di animale a sangue caldo. Si nutre principalmente di mammiferi, topi, conigli, ma anche capre e maiali. Pitone Seba è il più grande tra i serpenti africani. Vive principalmente nelle regioni dell’Africa centrale e meridionale. Il suo habitat naturale è costituito dalle savane e da valli fluviali. E’ lungo fino a 5 metri ed è molto simile al Pitone delle Rocce ma più snello. E’ un animale notturno che esce dalla sua tana solo dopo il tramonto per andare a caccia. E’ molto vorace e si nutre di roditori, uccelli ma anche antilopi, gazzelle e coccodrilli. Uccide le sue prede per stritolamento e le ingoia per intero cominciando dalla testa. Le femmine sono generalmente più grandi dei maschi.Morelia Ametista, o pitone ametista, arriva a misurare fino a 8 metri di lunghezza. Deve il suo nome alla iridescenza della sua livrea simile ad un’ametista. La livrea è giallo bruno con disegni sul dorso marrone chiaro. Ha una testa lunga e slanciata con fossette termoricettive. Si arrampica e nuota con facilità. Come tutti i pitoni uccide le sue prede per soffocamento. Vive principalmente in Nuova Guinea, Australia settentrionale. il suo habitat naturale è dato da foreste pluviali, boschi e savane. Earth: Un Giorno Straordinario (DVD) Prezzo: in offerta su Amazon a: 7,99€ |
Il più grande serpente attualmente tenuto in cattività si trova al rettilario “Serpent Safari” in Illinois, negli Stati Uniti, ed è un Pitone delle Rocce Indiano di circa 8 metri per un peso di 182 chili. Un esemplare da primato che è stato chiamato, ironicamente “Baby”
Nel 1912 nell’isola di Sulawei in Indonesia fu catturato il più lungo pitone reticolati mai misurato in natura. Si tratta va di un esemplare di circa 10 metri. Mentre si chiamava “Colossus” il pitone catturato nel 1949 in Thailandia che misurava 8,6 metri. E’ possibile ammirare solo i resti, invece, della leggendaria anaconda verde di 10 metri ospitata al giardino zoologico di San Paolo in Brasile tra la fine del diciannovesimo secolo e l’inizio del ventesimo. Si tratta del serpente più grande mai catturato fino a questo momento.Era lungo più di 13 metri e pesava oltre un quintale. Era il Titan Boa, antenato preistorico del Boa constrictor. Un esemplare vissuto più di 60 milioni di anni fa nelle foreste pluviali e scoperto da un gruppo di palentologi canadesi. Rinvenute circa 10 vertebre di misura maggiore rispetto a quelle dei pitoni o dell’anaconda. Un rinvenimento sensazionale utile ai ricercatori anche per risalire alle temperature delle foreste tropicali dell’epoca, poichè, si calcola che un animale a sangue freddo di quelle dimensioni per poter sopravvivere aveva bisogno di una temperatura esterna almeno di 32-34 gradi centigradi. Ovvero una temperatura di almeno cinque gradi più alta di quella attuale nella regione orientale della Colombia, luogo dove è stato ritrovato il fossile del terribile Titan Boa.
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