In linea di massima è possibile allevare in casa qualsiasi tipo di serpente non protetto dalla convenzione di Washington e non vietato dalle leggi italiane. La scelta di quale serpente allevare in casa dipende da molti fattori, primo tra tutti lo spazio a disposizione, l’esperienza dell’allevatore e il budget da investire poiché allevare un serpente in casa può comportare anche spese elevate. Come prima cosa bisognerà procurarsi un terrario grande abbastanza per poter ospitare comodamente il serpente. Al suo interno si dovranno riprodurre artificialmente le caratteristiche dell’habitat naturale di provenienza del serpente. Bisognerà quindi tenere sotto controllo temperatura e umidità, fornire fonti di calore e zone più fredde per permettere all’ofide di termoregolare la temperatura corporea. Il terrario dovrà essere a chiusura ermetica per evitare possibili fughe. Costruite nel terrario anche dei nascondigli e delle tane. Fondamentale è poi la pulizia della teca per evitare che l’animale possa ammalarsi o possa essere attaccato da parassiti. In linea di massima, prima di prendere un serpente in casa, bisogna studiare e informarsi accuratamente sulle sue abitudine, i suoi bisogni e le sue esigenze.
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L'alimentazione è un altro punto molto importante e anche molto controverso. I serpenti sono carnivori e si nutrono principalmente di mammiferi a sangue caldo come roditori, uccelli o di altri rettili. La ‘letteratura’ è divisa sul fatto se sia meglio dargli da mangiare prede vive o morte dopo averle scongelate e riscaldate. In molti sostengono che l’una o l’altra alternativa non faccia differenza per il serpente, mentre, altri sostengono che sia necessario garantire all’ofide prede vive. In realtà la prima opzione è sicuramente più comoda per chi decide di tenere un serpente in casa. Inoltre è anche più sicura perché così si evita che l’ofide si ferisca durante il combattimento. In generale le prede non devono essere più grandi del punto di maggiore spessore del corpo del serpente. Gli ofidi mangiano una volta a settimana, o comunque ad intervalli di 10-15 giorni
Prima di comprare un serpente bisogna accertarsi che sia dotato del certificato C.I.T.I.E.S., che attesta la provenienza legale del rettile. Gli animali esotici, previsti dalla legge 89 del 14 dicembre 1990, devono essere accompagnati anche di una autorizzazione sanitaria rilasciata dal sindaco del comune di residenza tramite in servizi sanitari locali. I serpenti come tutte le altre specie di fauna e flora selvatiche sono protetti dalla Convenzione di Washington sul commercio internazionale delle specie minacciatE di estinzione (C.I.T.I.E.S) del 1975 entrata in vigore in Italia nel 1980 è attualmente applicata in 150 stati. Una normativa nata dalla necessità di regolamentare il commercio internazionale di animali e piante esotiche che stava portando all’estinzione di molte specie. In Italia la convenzione viene attuata dai Ministeri dell’Ambiente, delle Finanze, del Commercio con l’Estero e dalla Politiche Agricole e Forestali. La convenzione elenca anche le specie protette e quelle commerciabili.
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