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Il serpente a sonagli vive principalmente nelle aree sud occidentali degli Stati Uniti e nel Messico del nord-est. Lo si ritrova in California, Arizona, Texas, Oklahoma, Arkansas. Il suo habitat naturale è costituito da deserti e paesaggi aridi con poca vegetazione, dove riesce a scavare buche per rifugiarsi nel terreno, non essendo un abile scalatore. Predilige i climi caldi con pochi mesi di freddo all’anno. Vive fino a 2400 metri dal livello del mare, anche se lo si trova prevalentemente al di sotto del 1500 metri. Si adatta ad habitat costituito da zone sabbiose, rocciose, boscose, arbustive, desertiche e anche costiere. In linea di massima non si adatta alle regioni con climi freddi, poiché essendo un animale a sangue freddo ha bisogno del calore dei raggi del sole per termoregolare la sua temperatura corporea. Tant’è che nei mesi più freddi tende ad andare in letargo e a risvegliarsi solo in primavera.
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Il serpente a sonagli diventa sessualmente attivo intorno ai tre anni di vita. Il periodo di riproduzione va da marzo a giugno. I maschi solitamente intraprendono sanguinosi duelli con altri maschi per conquistare la femmina e per difendere il territorio. Nel corso di questi duelli tendono a sollevarsi da terra con la parte superiore del corpo e a scagliarsi l’uno contro l’altro, fino a quando uno dei due non si arrende e va via. Come per tutti i rettili la fase dell’accoppiamento viene preceduta da un rituale di corteggiamento molto rigido. L’accoppiamento vero e proprio somiglia ad una danza con i due serpenti che si attorcigliano tra loro. Si tratta di animali ovovipari, ovvero, le uova non vengono deposte, ma, maturano e si schiudono all’interno del ventre materno. La femmina dopo sei o sette mesi di gestazione partorisce circa dodici cuccioli. I cuccioli nascono già dotati di sacche velenifere e quindi i loro morsi sono fin da subito letali. Restano con la madre al massimo per un giorno e poi si disperdono per iniziare una vita autonoma.
I serpenti a sonagli sono dotati di due denti veleniferi, che sono lunghi e appuntiti. Sono cavi all’interno per permettere al potentissimo veleno prodotto da apposite ghiandole di scorrervi all’interno e di essere inoculato nelle prede al momento opportuno. I serpenti a sonagli, a differenza degli altri serpenti velenosi, riescono anche a regolare la quantità di veleno da iniettare quando mordono. Se stanno cacciando una preda per nutrirsi, allora, iniettano la quantità massima di siero se, invece, attaccano per difendersi possono iniettarne una quantità minima o non iniettarne per nulla. I serpenti a sonagli sono dotati di un veleno emotossico, ovvero, che tende a distruggere i tessuti e gli organi interni bloccando la coagulazione del sangue. Si tratta di un veleno potentissimo, capace di uccidere una preda in pochi secondi e un essere umano in poche ore se non viene subito sottoposto alla cura con l'antidoto. La somministrazione del siero deve avvenire in maniera tempestiva altrimenti i morsi di questi serpenti possono rivelarsi fatali o nella migliore delle ipotesi condurre a necrosi dei tessuti con la perdita degli arti.
Anche se l'habitat naturale del serpente a sonagli non è di certo l'Italia, nel nostro paese ci sono stati alcuni avvistamenti con conseguente allarme tra la popolazione per la diffusione di questa specie anche nel nostro territorio. L'ultimo avvistamento risale al Luglio del 2010 quando, in un paese della provincia di Roma, un cartello metteva in guardia i frequentatori di una pineta della presenza di un animale pericolo. Non veniva specificato di che animale si trattasse ma, contemporaneamente, i presidi medici si dotavano di maggiori scorte di antidoti contro il veleno dei serpenti. E' stato poi il comandante della Guardia Forestale a confermare la presenza proprio del pericoloso serpente, che venne catturato qualche giorno dopo. Nel 2013, invece, la prima vittima del morso di un serpente. In questo caso però si trattava del proprietario del Reptilarium di Pavia che, a causa di una disattenzione, è stato morso alla mano da uno dei serpenti custoditi, ma proprio grazie alla conoscenza dell'animale, si prontamente legato la mano ed è corso in ospedale dove gli è stato iniettato il siero antiveleno. Questi casi non devo, però, farci preoccupare. Il serpente a sonagli non sta proliferando nel nostro paese. I remoti casi di avvistamento riguardano animali provenienti dal contrabbando illegale o dalla disattenzione di alcuni appassionati. Bisogna sempre ricordarsi i divieti, molto severi, che riguardano l'acquisto e il commercio di questo tipo di animali.
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