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Sono centinaia i titoli di film per la tv e per il cinema che dagli anni ’50 ad oggi hanno avuto come protagonisti i serpenti. Per lo più made in Usa, ma, non mancano anche pellicole italiane. Il più famoso è sicuramente il film del 1997 ‘Anaconda’ ambientato in Brasile e Perù. Ma l’Anaconda è anche protagonista del film per la Tv americana del 1999 “Anaconda: the giant snake of the Amazon”. Il cobra è invece il protagonista di “The Cult of Cobra” pellicola hollywoodiana del 1955. Horror fantascientifico, invece, è “The King of Cobra” del 1999 che racconta di un tragico esperimento genetico il cui risultato è un serpente mezzo Cobra reale e mezzo serpente a sonagli. E’ del regista italiano Mario Orfini, il film del 1988 “Mamba”. Del 2000 è un’altra pellicola americana “Python” che ha come protagonista un pitone geneticamente modificato che scappa dal laboratorio terrorizzando una intera comunità. Il serpente a sonagli è protagonista di altre due pellicole, “Rattled” del 1996 in cui un gruppo di serpenti a sonagli invade “eden Valley” in California seminando il panico. C’è poi “Rettles” del 1976. “Silent predators” è un film tv americano del 1999 dove un carico di serpenti a sonagli dello zoo di San Diego scappa dal camion che li stava trasportando e attaccano e uccidono gli abitanti di una tranquilla cittadina. Del 1973 è l’horror fantascientifico “Ssss”dove uno scienziato inventa un siero capace di trasformare un uomo in un cobra reale. Del 1982 e del 2001 sono rispettivamente “Venoum” e “Venoums”.
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Tra le trame più curiose c’è sicuramente quella di “Anaconda” di Luis Llosa che racconta di una squadra di ricercatori del National geographic che diventano ostaggio di un folle cacciatore di serpenti che li costringe a seguirlo nella sua folle caccia all’anaconda, il serpente più grande del mondo. In “Cult of Cobra” sei turisti americani dopo un soggiorno in Asia durante il quale assistono al rituale delle donne che si trasformano in serpenti, una volta tornati a casa, sono protagonisti di una serie di morti misteriose. Nel visionario “Mamba“ il protagonista, un disegnatore di video games per vendicarsi di una donna che lo ha lasciato inietta un ormone eccitante in un mamba e lo introduce in casa della giovane seguendo poi le mosse del serpente dal suo computer. In “Rattles” un’erpetologa studia una serie di attacchi da parte di serpenti a sonagli che poi scoprirà essere stati infettati con del gas sparso nel deserto dai militari. Venomous, infine, racconta di alcuni serpenti a sonagli che con il loro morso trasmettono una malattia mortale.
Le pellicole sui serpenti hanno avuto nel corso degli ultimi 60 anni fortune alterne. Dopo un periodo di relativo successo sul finire degli anni ’50, hanno conosciuto grande popolarità con un ricco fiorire di lavori negli anni ’80. Pellicole di ‘serie B’ con trame scontate e ripetitive e effetti speciali molto primitivi che non hanno certo fatto la fortuna del genere. Dopo un decennio di relativo oblio, i serpenti hanno ricominciato a diventare protagonisti di pellicole e documentari per la tv nei primi anni del 2000. I progressi fatti nell’elaborazione degli effetti speciali e un rinato interesse per l’erpetologia hanno spinto cineasti e produttori a cimentarsi in nuovi film su questi rettili. Il clichè è sempre lo stesso: il serpente gigante,dai tratti quasi preistorici che si ribella alla progressiva distruzione del suo habitat naturale da parte dell’uomo e attacca e uccide per difendersi. Fino a quando lo scienziato o il ricercatore di turno, dopo mille peripezie non riesce a trovare il modo di ucciderlo e a salvare la vita di tante persone. L’ultima pellicola in ordine di tempo risale al 2011:‘Boa vs Phyton’ e racconta appunto dello scontro ‘epico’ tra questi due giganti della natura. Uno scontro all’ultimo morso.
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