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Oltre al comunissimo pesce rosso, ne esistono varie tipologie, spesso create dall’uomo.
Abbiamo,ad esempio, la tipologia Shubunkin,la tipologia Cometa (che si differenzia a sua volta a seconda che il colore sia più tendente al rosso o all’arancione), la tipologia Oranda, il Pearlscale e il Demekin. Lo Shubunkin è un pesce rosso originario del Giappone ed è stato creato dall’uomo utilizzando un esemplare di pesce rosso Demekin. La sua particolarità, che lo differenzia dal comune pesce rosso, non sta tanto nel corpo,quasi completamente uguale a quello del suo più comune parente, ma nella colorazione (questa è chiamata Nacreous): il corpo è bianco semitrasparente e le sue squame sono riflettenti.Per quanto riguarda,invece, gli esemplari cometa, possiamo dire che essi sono nati, sempre con una creazione umana, in America dagli studi di Mullert sui comuni pesci rossi. Questi pesci si differenziano dalla tipologia comune per la grandezza: infatti,essi sono più snelli e presentano una coda molto più lunga dei comuni pesci rossi. La specie Oranda,invece,ha una nascita più controversa: per certo, è noto che essa nasce e si diffonde in Cina ma non è ben chiaro quali sono gli esperimenti che hanno portato alla sua creazione (si diceva che fossero stati fatti,addirittura, incroci tra animali con e senza spina dorsale). In ogni caso, il significato del suo nome coincide con il termine Olanda. Le caratteristiche di questo pesce sono un corpo sottile e un sistema di pinne alquanto lungo, con la presenza di un wen(ossia una sorta di escrescenza),solitamente di colore rossastro, sul capo. I Pearlscore,come gli Oranda, nascono in Cina. Le caratteristiche di questo pesce sono la forma del suo corpo, comunemente chiamata egg-shape, e la forma delle squame, che sono simili a delle perle (da qui il nome di Pearlscore). Inoltre, queste pesce si presenta in due varianti a seconda della forma della coda: Butterflytale (che presenta una coda molto corta) e Squared-off (che presenta dei lobi dalla forma squadrata). Abbiamo,infine, il pesce rosso Demekinm, creato in Cina nella metà del 1900. In realtà, l’origine di questo pesce è molto controversa, in quanto taluni sostengono che sia stato creato in laboratorio ed altri che si tratti di una modificazione di tipo naturale. In ogni caso, la caratteristica più evidente di questo pesce sono gli occhi, molto sporgenti e a forma di t. In base alla forma degli occhi, questi pesci si distinguono in: Sferoidi ( questi pesci presentano una base oculare grande quasi come le labbra del pesce); Ovali ( questi pesci presentano bulbi più piccoli rispetto agli Sferoidi, ma occhi più sporgenti) e Conidi (questi pesci presentano una base oculare larga quasi quanto gli Sferoidi, ma che si arrotonda all’estremità). Questo pesce è, oggi, molto diffuso e amato, soprattutto per la sua bellezza e per i suoi colori molto vari; necessità,però,di molte cure,soprattutto per quanto riguarda la pesca (anche per spostare il pesce da una vasca all’altra), in quanto, per non danneggiare gli occhi, deve essere pescato con le mani e non con retini.Solitamente si ritiene che il pesce rosso non sia un animale che richieda eccessive cure: questa tesi è,ovviamente, sbagliata. Sin dall’inizio della propria convivenza con un pesce rosso, infatti, si dovranno tenere in considerazione le sue necessità. Come già detto, il pesce rosso è un animale che, in un ambiente adeguato, tende a cresce considerevolmente; questo fa sì che avrà bisogno di una vasca abbastanza grande per poterlo contenere, soprattutto quando si desidera acquistare più di un esemplare. La vasca deve essere lavata almeno una volta a settimana (quando la sua capienza è di 40-50 litri) e deve essere dotata di un buon filtro (perché,data l’alimentazione non solita, il pesce rosso produrrà tantissimi escrementi)e di un aeratore. Se si desidera far sì che i pesci rossi siano spinti all’accoppiamento, inoltre, si deve dotare la vasca anche di piante e fogli, su cui la femmina potrà riporre le uova. Per quanto riguarda l’alimentazione,dobbiamo considerare che il pesce rosso è un animale onnivoro,per cui, questa potrà essere composta sia da mangimi appositi per pesci (questi possono essere acquistati in qualsiasi negozio di animali), sia di altri alimenti, come verdure e ortaggi. In particolare, i pesci rossi sono ghiotti di zucchine, piselli ed insalata.
È necessario nutrire i pesci rossi due o tre volte al giorno con piccole quantità di cibo: è necessario non esagerare o potrebbero facilmente ammalarsi.Bisogna stare anche molto attenti al possibile verificarsi di malattie, in quanto i pesci rossi possono facilmente soffrire di ulcera ( essa non uccide l’animale ma può mutilarlo: in questo caso il pesce deve essere isolato) e di idropisia,causata dall’eccessiva quantità di acqua contenuta nel corpo dell’animale. Queste malattie possono facilmente essere evitate con una buona cura e pulizia dell’acquario. Si consiglia anche di mettere, nell’acqua, un cucchiaino di sale,senza,ovviamente,esagerare.La riproduzione dei pesci rossi avviene solitamente in primavera o in estate (il momento è stabilito, in ogni caso, dalle femmine del gruppo). Vi è, innanzitutto, un corteggiamento molto lungo durante il quale il maschio sceglierà una compagna e manifesterà la presenza di puntini bianchi (che prendono il nome di tubercoli nuziali) sulle branchie e sul petto. Per farsi accettare dalla femmina, il maschio la inseguirà e cercherà di spingerla col proprio corpo, talvolta anche violentemente. Una volta che essa ha accettato questo corteggiamento, la femmina espelle le uova e il maschio provvederà, a questo punto a fecondarle. Le uova si schiuderanno nel termine di 5-6 giorni (talvolta anche in tempi più brevi) e da esse nasceranno gli avannotti. Il loro nutrimento, per alcuni giorni, consisterà nel sacco vitellino. Una volta superata questa fase, gli avannotti dovranno iniziare a cavarsela da soli e questo porterà moltissime morti,perché molti pesci non sapranno recuperare da soli del cibo e molti altri saranno mangiati da pesci più grossi. Nonostante questo, data la prolificità dei pesci rossi, è difficile che il numero di essi tenda,nel lungo periodo, a diminuire.
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