I pesci abitano praticamente qualsiasi specchio d’acqua del globo: mari, fiumi, laghi, quasi ovunque ci sia acqua troviamo anche forme di vita.
Moltissimi sono i pesci che popolano corsi d’acqua, a corrente più o meno forte. Tra essi possiamo citare, in Italia: - il triotto, pesce di una ventina di centimetri, diffuso nelle acque stagnanti o a corrente debole di tutta Italia; - il barbo, pesce che raramente supera i 20 cm, e che abita acque correnti e limpide dell’Italia centro-settentrionale; - l’anguilla, pesce molto noto e dal notevole valore economico, che è diffusissima ovunque vi sia un fondale fangoso, e che poi si sposta verso gli oceani per riprodursi; - la trota, pesce di una 30ina di centimetri (sebbene alle volte raggiunga i 50 cm), che abita acque a corrente forte, fresche e ben ossigenate; - la carpa, che in alcuni casi può arrivare fino a un metro di lunghezza, e abita acque a corrente debole e generalmente con fondale melmoso;- il pesce gatto, pesce di una trentina di centimetri che predilige i fondali melmosi. VitaPaws Olio di fegato di merluzzo 550 mg per cani - 180 Capsule - SimplySupplements Prezzo: in offerta su Amazon a: 16,45€ |
Il diffondersi di industrie, e più in generale l’attitudine negligente degli uomini, ha portato a un notevole aumento dell’inquinamento delle acque, e alla conseguente estinzione di alcune specie di pesci. Questo si ripercuote anche dal punto di vista alimentare: quando acquistiamo del pesce d’acqua dolce, assicuriamoci che sia di provenienza certificata e che venga da zone fornite di depuratori, dato che i pesci assorbono continuamente l’acqua in cui vivono.
Altro fattore di rischio per i pesci nostrani è il sopraggiungere di specie di pesci non autoctone, generalmente da altre zone d’Europa: quando questi pesci si insediano nelle acque italiane, non di rado finiscono col prevalere sulla fauna locale, portando ad una seria alterazione degli equilibri.Se la nostra passione è l’acquariofilia, e in particolare gli acquari d’acqua dolce, verrà spontaneo chiederci se possiamo allevare i pesci di fiume in acquario: la risposta ovviamente è sì, possiamo allevarli.
Va considerato che, soprattutto per i pesci nostrani, avremo bisogno di acquari di dimensioni abbastanza grandi, e che i pesci di fiume italiani in genere non vanno noti per livree particolarmente appariscenti. Un buon consiglio inoltre –in particolare se vogliamo allevare pesci che in natura vivono in correnti forti- è quello di installare delle pompe aggiuntive per far sì che l’acqua si muova parecchio: questo ricreerà condizioni simili all’habitat naturale della fauna, ossigenerà l’acqua, e stimolerà i nostri pesci a una vivace attività.I pesci di fiume sono utilizzatissimi in ambito culinario: hanno un sapore più delicato rispetto a quello dei pesci di mare, e un profumo diverso. Vanno conditi con qualche aroma in più rispetto ai ‘fratelli’ marini, ma sono ugualmente molto appetitosi, adattissimi alla preparazione di secondi, o di squisiti antipasti, o ancora di sughi con cui andare a insaporire i nostri primi piatti.
Celebre ad esempio la gustosa preparazione dell’anguilla gratinata, ma anche la particolare carpa al vino rosso, o il luccio tagliato a tocchetti e poi fritto, o ancora il salmone –pesce che vive parte della sua vita nei fiumi, e il resto nel mare-, consumato nei modi più svariati, e di cui sono molto apprezzate anche le uova.
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