La gallinella abita prevalentemente i fondali fangosi e sabbiosi –e occasionalmente anche i fondali composti da ghiaia-, ed è possibile trovarla nella zona orientale dell’Oceano Atlantico, dall’Irlanda al Marocco, e anche nel Mar Mediterraneo. Gli esemplari più giovani tendono a rimanere abbastanza vicini alle coste, a profondità di 20-30 metri; quelli più adulti invece si spostano in acque ben più alte, anche a 200 metri di profondità. Vive ad una temperatura compresa fra gli 8°C e i 24°C.
Si tratta di una specie di pesci piuttosto vorace, che si nutre prevalentemente di crostacei, ma anche di molluschi e piccoli pesci, e preferisce cacciare durante le ore notturne, che infatti trascorre allerta sui fondali in cerca di cibo. La sua stagione riproduttiva comincia a dicembre e continua fino ad aprile inoltrato.Una particolarità del pesce gallinella è quella di riuscire ad emettere -utilizzando la vescica natatoria- dei piccoli suoni simili a brontolii; inoltre, quando si sente inseguito, riesce ad intorbidire l’acqua e in tal modo a confondere i predatori. L'angelo esposto Prezzo: in offerta su Amazon a: 13,6€ (Risparmi 2,4€) |
Il pesce gallinella è la specie di triglide più importante per la pesca italiana. Viene pescato tutto l’anno: in estate e in autunno si pescano gli esemplari più giovani, il cui peso si aggira attorno ai 200 grammi, mentre nei mesi invernali si pescano quelli più adulti, di 400/500 grammi (sebbene si siano registrati esemplari di oltre 6 kg).
Le tecniche con cui vengono pescate le gallinelle sono: reti a strascico (consiste nel trainare attivamente con le barche una o più reti da pesca deposte sul fondo del mare), reti da posta (si immerge una rete in mare, verticalmente, in modo che siano i pesci stessi a rimanervi impigliati), palamiti (attrezzi costituiti da una spessa lenza a cui ne sono attaccate altre più piccole, collegate ognuna ad un amo), o con la classica lenza.Le gallinelle che acquistiamo dai nostri rivenditori provengono in genere dal Mediterraneo, e non dall’Atlantico. Il pesce gallinella del Mar Mediterraneo si distingue da quello dell’Oceano Atlantico innanzitutto per via del colore, un bell’arancio brillante, quasi dorato, a differenza del colore rossastro tendente al grigio della varietà atlantica; le dimensioni delle gallinelle mediterranee sono inoltre leggermente più piccole. Si ritiene che le carni delle varietà mediterranee siano anche più delicate e saporite.La gallinella è un pesce molto utilizzato in cucina: ha carni tenere, bianche, magre (il che la rende adatta ad essere inserita nelle diete) e compatte, e non ha molte spine.
Al momento dell’acquisto, assicuriamoci sempre che il pesce sia fresco: controlliamo che l’occhio sia vivido e sporgente, che le carni siano fresche, sode e non tendano a separarsi, e che l’odore sia buono, senza alcun sentore di ammoniaca o di “andato a male”.Una volta acquistata la gallinella, puliamola bene, sciacquiamola e rimuoviamo tutte le spine: a questo punto, abbiamo diverse alternative per cucinarla. Si tratta di un pesce che, vista la sua tenerezza, dà il meglio di sé nelle zuppe (è indicatissima ad esempio nel caciucco); è ottima però anche gustata in umido, lessa, al vapore, o anche al forno se di taglia abbastanza grande. Diffusissima anche la preparazione della gallinella alla pizzaiola, che la vede cotta in padella col noto sugo a base di aglio, olio, sale, origano e olive.Ma non deve essere necessariamente un secondo: la gallinella ben si presta anche ad essere utilizzata come condimento per la pasta, anche accostata a gamberetti, totani, carciofi o patate, per dare vita a deliziosi primi piatti.
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