Tetra Goldfish - Mangime Completo in Fiocchi per Pesce Rosso - 250 ml Prezzo: in offerta su Amazon a: 5,77€ |
Una delle domande poste più di frequente dai neofiti del campo, è la seguente: quanto cibo devo dare ai miei pesci?
E’ importante partire dal presupposto che una risposta universale a tale domanda, semplicemente non esiste: la risposta può essere molto diversa a seconda dei casi. Dovremmo imparare a conoscere i nostri pesci, a capire in quanto tempo consumano il cibo e di quanto ne hanno bisogno.Vi sono comunque semplici regole generali da tener presente. Innanzitutto, non bisogna esagerare con le quantità: dare ai pesci più cibo di quanto possano effettivamente consumare, non è solo inutile ma addirittura controproducente; il cibo in eccesso infatti finirà per decomporsi, inquinando la vasca e portando alla proliferazione delle alghe, e da lì a tutta una serie di altre complicazioni.Meglio poco cibo quindi, in 2 o 3 razioni giornaliere. E stiamo tranquilli: in un acquario ben avviato, i pesci troveranno sempre qualcosa da mangiare (tra alghe, microrganismi, vegetali ecc.), e quindi non correranno il rischio di morire di fame.Altra buona norma è quella di fare attenzione alle abitudini alimentari della nostra fauna: innanzitutto, dovremmo sapere se si tratta di pesci carnivori, erbivori od onnivori, ed in secondo luogo dovremmo fare attenzione a non mescolare razze eccessivamente dominanti (come gli Scalari) a tipologie più ‘timide’; in questi casi alcuni pesci sottrarranno il cibo agli altri, impedendo loro di nutrirsi a dovere.Un ultimo accorgimento infine è quello di avere orari regolari: certo, non è necessario spaccare il minuto, ma è consigliabile somministrare il cibo sempre più o meno verso la stessa ora, e mai a ridosso dello spegnimento dell’illuminazione, ma almeno un paio di ore prima. Come accade a noi, anche i pesci non amano andare a dormire subito dopo aver mangiato. Tetra PRO Energy Pesci di Acqua Dolce, 500 ml Prezzo: in offerta su Amazon a: 9,99€ |
I mangimi artificiali secchi sono sicuramente i più semplici da reperire: basta infatti andare in un qualsiasi negozio di animali per trovarli, o anche a volte in semplici supermercati.
In genere si tratta di ottimi alimenti, ben bilanciati, ma per i motivi già spiegati in precedenza (importanza di una dieta varia e completa) non dovrebbero essere l’alimento esclusivo dei nostri pesci.Esistono diversi tipi di mangimi secchi: in granuli, in pellet, in fiocchi, in scaglie, tutti formati da farine ittiche sottoposte a lavorazione.Il vantaggio principale del cibo in granuli è che, al momento della somministrazione, una parte tenderà a rimanere in superficie, mentre una parte affonderà: in questo modo il cibo si posizionerà su diversi livelli, permettendo anche ai pesci più timidi di nutrirsi. Il cibo in fiocchi è una sorta di antenato di quello in granuli.Il cibo in scaglie, invece, è tutt’ora molto utilizzato per l’alimentazione di pesci dal basso valore commerciale, ma presenta poca varietà di sostanze nutritive; risulta più completo invece il cibo in pellet.Un’ottima soluzione è il cibo surgelato: essendo infatti naturale, e conservando spesso l’odore e le caratteristiche originarie, risulta molto più appetibile per i nostri pesci rispetto al cibo industriale precedentemente illustrato. Può essere però inquinante e alle volte addirittura tossico: dobbiamo quindi fare molta attenzione a scongelare solo la quantità esatta da somministrare, senza sottoporre il restante a pericolose variazioni di temperatura.
Il cibo liofilizzato conserva in buona parte gli aspetti positivi di quello surgelato, anche se contiene meno sostanze nutritive, e non ha lo stesso appeal per i nostri pesci; in compenso, però, è notevolmente più semplice da utilizzare. Infine, è un’ottima idea quella di integrare gli alimenti precedentemente descritti con del cibo fresco, salutare e semplice da trovare: vanno benissimo gli avanzi di ciò che acquistiamo in pescheria, ma anche molte verdure, come carote, zucchine, spinaci, broccoli.Ancor meglio poi l’alimentazione con cibo vivo: è sicuramente la più naturale, ma comporta non pochi problemi, come ad esempio il tempo e la pazienza di dedicarsi alle colture di larve e insetti.
COMMENTI SULL' ARTICOLO