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La scelta della pompa è un passaggio delicato, in quanto si tratta di scegliere il ‘cuore pulsante’ del nostro acquario, che dovrà funzionare 24 ore al giorno e dovrà mantenere buone prestazioni nel corso del tempo.
Come si è già detto, la funzione della pompa in un acquario è quella di spingere l’acqua verso i filtri ed evitare che ristagni. Più in generale, le pompe sono meccanismi che hanno il compito di spingere un liquido o un gas attraverso un’entrata e verso un’uscita. Ne esistono di due tipi: le pompe volumetriche e quelle fluidodinamiche.Le pompe volumetriche si chiamano così poiché sfruttano la variazione di volume in una camera, per aspirare o spingere il fluido. Ne esistono di diversi tipi: rotanti, a pistone, a diaframma, a ingranaggi… Sono pompe molto efficienti, ma anche complicate e piuttosto rumorose, e questo le rende poco adatte all’acquariofilia, in cui si prediligono invece le pompe centrifughe.Le pompe centrifughe (che appartengono alla categoria delle pompe fluidodinamiche) hanno un funzionamento piuttosto semplice: sono formate da un disco alettato girante, che cattura il liquido al suo interno e lo spinge verso l’uscita. Non generano alte pressioni, ma sono molto silenziose, e sono sicuramente le più adatte agli acquari. Le pompe centrifughe possono essere a palette, a elica, a turbina, a disco, eccetera: in acquariofilia si utilizzano generalmente quelle a palette semplici, formate da 6-8 alette fissate intorno ad un alberino rotante. Mantovani Pet Diffusion Filtro Eden 501 Prezzo: in offerta su Amazon a: 29,99€ |
I due parametri che contraddistinguono le pompe sono la prevalenza e la portata.
La prevalenza è la capacità della pompa di spingere un fluido verso l’altro, e si misura generalmente in metri.La portata è invece la quantità di liquido che una pompa riesce a spostare dall’ingresso all’uscita in un certo arco di tempo: si può far riferimento anche ai secondi o ai minuti, ma in acquariofilia in genere si utilizzano i litri per ora (L/h). E’ al rapporto fra questi due valori che dobbiamo fare molta attenzione al momento dell’acquisto: molti costruttori infatti “barano”, indicando sulla scatola solo il valore di portata, senza però specificare a quale prevalenza è stata misurata.Di per sé, il valore di portata senza quello di prevalenza non ha senso: in genere, quando la prevalenza non viene indicata, vuol dire che la portata è stata misurata a livello zero. Cioè avviene a causa dell’errata convinzione (corretta dal punto di vista teorico, ma imprecisa da quello pratico) che, essendo la pompa immersa nella vasca, non debba vincere nessun dislivello. Ciò è vero, ma non tiene conto della resistenza offerta dalle tubazioni: questa condiziona notevolmente la portata, arrivando alle volte anche a dimezzarla (dipende ovviamente dal diametro e dalla lunghezza dei tubi).In conclusione, i costruttori seri e affidabili dovrebbero riportare sulla scatola della pompa una curva o una tabella che indichi i diversi valori di portata a seconda della prevalenza.Ma, a livello pratico, come scegliamo una pompa adatta al nostro acquario?
Dobbiamo tener conto sia delle dimensioni dello stesso, sia delle funzioni che la pompa deve svolgere. La pompa deve, innanzitutto, spingere l’acqua attraverso il filtro meccanico, al fine di tenerla pulita: più la portata della pompa è forte, più questo compito sarà svolto al meglio, e quindi più l’acqua sarà pulita. Ma un altro compito della pompa è quello di spingere l’acqua attraverso il filtro biologico: questo secondo scorrimento deve essere il più lento possibile, per dar modo ai batteri di elaborare le sostanze tossiche.Infine, la pompa deve ‘soffiare’ sul pelo dell’acqua per evitare la formazione di strati batterici che renderebbero l’acqua putrida: questo ‘soffio’ deve essere abbastanza forte da coprire ogni zona della superficie, ma non troppo forte da causare onde.Ma come fare a conciliare tutte queste cose? Dobbiamo far riferimento alla dimensione del filtro. In un acquario, la portata giusta di una pompa dovrebbe essere circa 100 volte il volume dei materiali filtranti.Se il filtro è troppo piccolo non abbiamo scelta, dovremo orientarci su una pompa a bassa portata e rischiare che l’acqua non sia perfettamente pulita (a causa della scarsa efficienza del filtro meccanico); se invece il filtro ha dimensioni più grandi, possiamo provare ad utilizzare pompe più energiche. Può essere una buona idea per le prime prove quella di comprare una pompa con parzializzatore, oppure (dato l’elevato costo di queste ultime), costruire da soli un raccordo a “T”.Per quanto riguarda i prezzi, le pompe per acquari partono da un minimo di pochi Euro, per pompe compatte e di piccola portata; i prezzi salgono poi intorno ai 20 € per pompe con portate più alte, fino a raggiungere anche 100 e più Euro per pompe molto professionali e complete di accessori.Per acquistare una pompa, possiamo rivolgerci ad un negozio specializzato in attrezzature per acquari, o anche acquistarla online: sono infatti molti i siti che offrono una vasta scelta di pompe per acquari, per ogni budget ed esigenza. E’ sempre consigliabile orientarsi su pompe di marche conosciute: questo comporterà un investimento iniziale più alto, ma alla lunga è la scelta più giusta, in quanto probabilmente la pompa rimarrà efficiente nel tempo.
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