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I filtri per acquari possono essere interni o esterni. Il funzionamento è più o meno simile, e si tratta in entrambi in casi di filtri a scomparto (in ogni scomparto è contenuto un diverso materiale filtrante).
La scelta di usare un filtro esterno piuttosto che uno interno sta a noi, a seconda delle nostre esigenze: un filtro interno sarà probabilmente meno rumoroso di uno esterno, e non darà problemi legati a perdite d’acqua dai tubi o cose simili, ma ha sicuramente un grosso difetto, cioè quello di occupare una discreta porzione della vasca, e di essere quindi piuttosto antiestetico (alcuni scelgono di coprirlo con un fondo, per renderlo meno visibile). Il filtro esterno per contro è magari un po’ più rumoroso –si tratta comunque di un ronzio leggerissimo-, ma ha il notevole pregio di lasciare la nostra vasca libera da ingombri; avere il filtro all’esterno, inoltre, rende le operazioni di pulizia e manutenzione notevolmente più semplici. Pistacchio Pet - Poster per sfondo dell'acquario, fronte-retro, 45 x 100 cm Prezzo: in offerta su Amazon a: 17,02€ |
L’operazione di filtraggio si divide in due momenti fondamentali: il filtraggio meccanico e quello biologico.
Durante il filtraggio meccanico, l’acqua viene spinta ad attraversare materiali di diversa granulometria, che trattengono le impurità; i materiali vanno disposti in maniera crescente, quindi dalla grana più larga a quella più fitta. Il primo materiale è in genere spugna, mentre il secondo lana di perlon, o delle apposite sferette di plastica atossica.Passando attraverso questi materiali, l’acqua tenderà anche a rallentare la velocità, preparandosi così alla fase del filtraggio biologico, che deve avvenire più lentamente.Scopo del filtraggio biologico è quello di depurare l’acqua dai cataboliti tossici per piante e animali, servendosi dell’attività di microrganismi di natura batterica; vengono quindi inseriti nel secondo scomparto quei materiali che ben si prestano a diventare substrato per batteri, come ad esempio i cannolicchi in ceramica. Compito di queste colonie di batteri sarà trasformare in innocue sostanze altrimenti tossiche.Dato che trattiene lo sporco, il filtro tende di tanto in tanto ad intasarsi, e in questi casi va immediatamente ripulito; se il filtro è ostruito, infatti, non solo si annulla l’azione filtrante dello strumento, ma si possono anche causare seri danni alla pompa dell’acquario (che finirebbe per girare a vuoto).
La pulizia va però iniziata solo dopo aver staccato le prese e a pompe ferme, e va effettuata nel modo corretto. Deve essere il meno invasiva possibile: i materiali vanno infatti risciacquati utilizzando la stessa acqua dell’acquario, e non semplice acqua di rubinetto. Quest’operazione diventa fondamentale soprattutto quando si sciacquano i materiali del filtro biologico, poiché lavarli in acqua di rubinetto causerebbe la distruzione delle colonie di batteri.La pulizia del filtro va comunque effettuata solo quando strettamente necessaria, e non troppo di frequente. E’ buona norma, infine, non sciacquare i materiali filtranti tutti insieme, ma ripulirli uno alla volta, a cadenza regolare.
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