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Prima di procedere all’acquisto di legni per il nostro acquario, si deve tenere bene a mente quali sono i legni che possono ivi essere inseriti.
Sono sicuramente accettabili le radici di mangrovia, di quercia, faggio o castagno e i rami delle suddette piante, o ancora rami di bambù, pezzi di sughero ecc; mentre è assolutamente sconsigliato l’acquisto di rami di vite, ulivo e piante conifere, in quanto queste possono facilmente alterare l’ambiente naturale del nostro acquario.La mangrovia è un arbusto molto diffuso in tutte le zone di fiume o dove sono presenti laghi molto estesi. Questa pianta è ottima per migliorare la respirazione del nostro acquario.Il bambù, invece, è un legno che si adatta molto facilmente agli ambienti tropicali; l’elemento negativo di questa pianta è , però, che tende a marcire a ritmi molto veloci ed è quindi necessario tenerlo costantemente sotto controllo, per evitare danni all’ambiente.Infine, molto utilizzate sono le cortecce di sughero, in quanto queste possono servire anche a creare piccole composizioni, simili alle rocce: data la loro leggerezza, però, si consiglia di siliconarli per evitare che galleggino. È possibile acquistare direttamente questi legni presso un negozio di animali, anche on-line: in questo caso, solitamente, i legni sono già trattati e non richiedono un nostro ulteriore intervento.Quando, invece, decidiamo di utilizzare dei legni da noi raccolti, occorre fare molta attenzione alla loro pulizia.Bisogna, in entrambi i casi, tenere in considerazione le dimensioni del legno in relazione a quelle della nostra struttura: è necessario che il legno non sia eccessivamente grande rispetto alla vasca, in modo tale da non andare ad occupare uno spazio eccessivo, così da rendere troppo difficili i movimenti dei nostri pesci: uno spazio troppo ristretto, infatti, può portare anche mutamenti molto considerevoli nel loro ordinario ciclo vitale, soprattutto per quanto riguarda le fasi di accoppiamento e riproduzione. Si consiglia, infine, di chiedere informazioni, al momento dell’acquisto, sulla compatibilità tra il legno acquistato e l’ambiente del nostro acquario.Non è possibile, come già detto, inserire automaticamente, nel nostro acquario, dei legni che abbiamo provveduto a raccogliere da soli. Ovviamente, infatti, questi legni non sono trattati e potrebbero essere molto pericolosi, in quanto portatori di vari agenti patogeni.
Si consiglia, così, di seguire attentamente questa procedura, per evitare eventuali problemi.Innanzitutto, il legno va accuratamente pulito utilizzando acqua corrente. Una volta effettuata questa fase iniziale di rimozione di residui di grandi dimensioni attraverso il lavaggio, occorre sterilizzare il legno stesso, inserendo in acqua portata in ebollizione: questa fase deve durare almeno un paio di ore per consentire una perfetta sterilizzazione. Il legno deve essere completamente coperto dall’acqua durante questa fase, per evitare che eventuali agenti patogeni rimangano sulla parte di legno non coperta: per questo motivo, infatti, qualora il legno è troppo grande, diventa necessario tagliarlo. Infine, il legno deve essere tenuto in ammollo, anche in acqua fredda, per uno o due giorni, per far sì che si secchi completamente.Solo al termine di questa fase, sarà possibile inserire il legno nella nostra struttura: è chiaro che bisognerà fare molta attenzione in modo da non smuovere eccessivamente né il fondo del nostro acquario né il resto degli elementi ivi presenti. È possibile, nella fase di disposizione dei nostri legni, sia sistemarli da soli, sia creare delle belle composizioni, per riprodurre gli ambienti naturali tipici dei nostri pesci.È necessario, comunque, tenere costantemente sotto lo stato dei nostri legni, per evitare che marciscano, cosa che non solo potrebbe risultare nociva per l’ambiente in generale (ed, in particolar modo, per la respirazione), ma anche per gli altri legni ivi inseriti.
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