Le vaccinazioni nel cucciolo di gatto
Tra gli animali da compagnia più diffusi nelle case italiane c’è il gatto, a cui ci si affeziona per la sua voglia di coccole e per il suo carattere particolare. Il gatto è un animale che spesso vive vagabondando per i luoghi che circondano la casa facendosi vivo solo nei momenti in cui desidera consumare un pasto,. Se apparentemente sembra un animale quasi selvatico, che potrebbe vivere tranquillamente anche senza l’aiuto dell’uomo, in realtà per assicurare al nostro gatto una vita serena e sana sono necessarie delle vaccinazioni che vanno fatte fin da quando l’animale è piccolo. Le vaccinazioni sono importanti perché proteggono dalle malattie infettive stimolando il sistema immunitario a produrre gli anticorpi, ma per essere efficaci devono far parte di un protocollo, consigliato dal proprio veterinario. Questo protocollo è caratterizzato dalla scelta dei vaccini da eseguire e dagli intervalli dei richiami più opportuni,
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prosegui ... , che se non vengono rispettati rendono nullo l’effetto delle prime somministrazioni.Prima di qualsiasi trattamento virale è meglio portare il nostro gatto dal veterinario per una attenta visita medica.
Quando un gatto nasce ha un’immunità donatagli dagli anticorpi colostrali del latte della madre: pesenti per le prime 24 ore danno una immunità ai piccoli che dura dalle 4 alle 18 settimane (mediamente 9-12 settimane). Dopo questo periodo iniziale l’animale non è più protetto e quindi deve essere vaccinato. Le malattie per le quali si vaccina normalmente sono: Panleucopenia o gastroenterite virale infettiva felina, rinotracheite infettiva, Calcivirosi , Leucemia virale infettiva, Clamidiosi, Peritonite Infettiva (PIF) e Rabbia.
Panleucopenia; malattia grave e pericolosa nei gattini che provoca una grave gastroenterite emorragica con vomito, disidratazione e diarrea unita ad una diminuzione dei globuli bianchi. L’animale diventa più sensibile alle infezioni e non esiste una terapia che garantisca la guarigione. Quindi è molto importante attuare la vaccinazione alla nona settimana con due interventi distanziati di 3 mesi che dovranno essere richiamati annualmente.
Rinotracheite infettiva e Calcivirosi sono due malattie respiratorie virali, molto contagiose e pesanti. I gatti colpiti presentano scolo nasale ed oculare che tende poi a seccarsi ed occludere narici e palpebre, unito ad attacchi di tosse e starnuti. Successivamente il gatto ammalato tende a respirare con difficoltà e a rifiutare il cibo perché ha delle forti difficoltà di masticazione Anche questa vaccinazione va eseguita quando il gatto ha 9 settimane, va ripetuta dopo 3 settimane e richiamata annualmente
Leucemia virale;malattia dalla elevata gravità che determina una caduta delle difese immunitarie predisponendo l’animale all’attacco di altre malattie e infezioni come cistiti, polmoniti, micosi ecc. . Non esiste una terapia di cura ma ci sono solo farmaci che attenuano i sintomi per poco tempo e quindi la vaccinazione è importante. Viene eseguita alla nona settimana , ripetuta dopo 3 settimane e successivamente richiamata ogni anno.
Clamidiosi; può colpire gatti di tutte le età ma si presenta prevalentemente in gattini e gatti non vaccinati. E’ un’infezione che provoca una congiuntivite che porta l’animale a chiudere l’occhio. Spesso alla congiuntivite si unisce una polmonite specifica che porta gravi conseguenze sull’apparato respiratorio rendendo difficile la respirazione. La vaccinazione contro la clamidiosi deve essere effettuata con dei richiami annuali.
Rabbia; malattia virale che i gatti possono contrarre mangiando animali infetti o entrando in contatto con la saliva di un animale malato. Anche nel gatto la rabbia è fatale e quindi la vaccinazione è consigliata. Viene fatta a 3 mesi di vita con richiami annuali. La vaccinazione è obbligatoria per i viaggi all’estero e viene consigliata più che altro per gatti di zone rurali che possono entrare in contatto più facilmente con animali non vaccinati e selvatici.
Il veterinario sceglie le vaccinazioni alle quali sottoporre il gatto in base a diversi fattori come: età, razza del gatto, stato immunitario del gatto, area geografica dove il gatto vive, abitudini del gatto e stile di vita. In certe zone geografiche esiste una maggiore prevalenza di malattie come Panleucopenia e Leucemia. Il rischio di contagio è maggiore nelle zone rurali, dove ci sono animali non vaccinati, e in zone dove ci sono gatti selvatici. Anche le abitudini del gatto e il suo stile di vita influenzano fortemente le scelte del veterinario sul tipo di vacinazioni da fare. Un gatto che conduce una vita all’aperto e quindi trascorre tutta la vita all’aperto o quasi, avrà bisogno di numerose vaccinazioni: herpes, Calcivirus, Panleucopenia e Leucemia felina. Un gatto che conduce una vita domestica, esclusivamente di casa senza entrare in contatto con nessun gatto avrà bisogno di un numero minore di vaccini: Herpes, Calcivirus e Panleucopenia.