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Il gatto birmano è un gatto che presenta una stazza media e non è mai eccessivamente grosso,sebbene possa risultare,alla vista,abbastanza robusto. Il suo corpo, però, è sicuramente molto allungato mentre le zampe, sebbene molto muscolose e possenti, sono abbastanza corte. Ovviamente, così come accade in quasi tutte le specie feline, i gatti maschi sono più grossi delle femmine, soprattutto per quanto riguarda la struttura del cranio. Il suo manto è estremamente corto e semilungo, soprattutto si riscontra una quasi totale assenza di sottopelo. Per quanto riguarda la zona della faccia e del muso, qui il pelo è corto, allungandosi poi man mano che ci si avvicina al corpo; il pelo rimane lungo,infino anche sulle zampe. Il manto può essere di vari colori,ma per verificare la purezza della razza,basta ricordare che questo gatto è un gatto colorpoint; ossia alcune sue zone, come le zampe,il muso ecc, devono avere colori diversi. Per quanto riguarda la morfologia del viso, possiamo dire che esso è ben proporzionati, con il muso a forma di cuore e occhi ben distanziati tra di loro; inoltre, sul viso del Birmano, c’è la famosa maschera,ovvero una zona di colore diverso che incornicia muso, naso e occhi,abbastanza distante dal colorpoint delle orecchie. Le orecchie invece non sono né eccessivamente grandi né eccessivamente piccole e sono a punta arrotondata. Gli occhi sono molto chiari,di colore tipicamente azzurro. Infine, la coda è abbastanza lunga ed è tenuta spesso rialzata,mentre i piedi sono abbastanza grossi e robusti.
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Il gatto Birmano è un gatto dallo scarso appetito, potrebbe facilmente non gradire da un momento all’altro il suo cibo e quindi c’è la necessità di fornirgli una dieta variabile. Bisogna,inoltre, sempre controllare che esso abbia a disposizione dell’acqua pulita e abbastanza fredda. Proprio per la sua inappetenza, si consigliano cibi in scatola, perché essi sono sicuramente più nutrienti di un patto cucinato male. In ogni caso si consiglia di variare l’alimentazione offrendo al gatto anche carne fresca o pesce unita a verdura, molto importante per la sua crescita, che può essere tranquillamente passata e unita al suo pasto confezionato. Ovviamente qualora si acquistino dei cibi in scatola,sia essi umidi o secchi, devono essere di ottima qualità, in modo che questi offrano al gatto tutti gli elementi nutritivi di cui hanno bisogno in relazione all’età,alla razza e al loro peso corporeo.
Il Birmano è un gatto che deve essere generalmente molto seguito dal proprio padrone, in quanto, soprattutto in inverso, esso è vittima di molti malanni dovuti al freddo, a causa della quasi totale assenza di sottopelo. Si consiglia nei periodi più freddi, di tenere il gatto al riparo, in modo da evitare problemi di vario tipo. Inoltre il Birmano è un gatto che può essere facilmente colpito dalla filariosi cardiopolmonare felina che si diffonde tramite i morsi delle zanzare, dalla gastroenterite felina e dall’influenza felina; perciò è importantissimo che il gatto sia sottoposto alle vaccinazioni considerate obbligatorie.
Su questa razza sono state diffuse tantissime leggende,tra cui una delle più antiche narra che questa razza discenda da una popolazione di gatti considerati sacri che risiedeva nel tempio Khmer di Myanmar. Un giorno,narra la leggenda, il sacro sacerdote fu attaccato e il gatto si accovacciò su di lui, facendo diventare il suo pelo dorato e gli occhi blu e fissando la divinità del tempio;si girò poi ad osservare la porta del tempio e i monaci capirono di doverle chiudere,evitando così i successivi saccheggi. La leggenda vuole che il gatto non si allontanò mai dal suo padrone morendo sopra il suo corpo dopo sette giorni e,quando i monaci dovevano scegliere il sostituto, si videro venire incontro tanti gatti trasformati con le sembianze del fedele felino. Da questa leggenda al gatto Birmano si affibbiò l’appellativo di sacro.
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