Grattare ovunque è un vero e proprio bisogno dei gatti: quando il micio graffia su un oggetto, scentificamente sembra non essere esclusivamente per rendere le sue unghie funzionali e forti, ma lascia, in qualche modo, un segno visibile del suo passaggio e della presenza stessa. Il segnale ch provvede a lasciare è insieme visivo e olfattivo, data la presenza delle ghiandole sudoripare sulla superficie dei polpastrelli (è per questo che i cuccioli vengono abituati ad usare il graffiatoio sfregando i cuscinetti su di esso). In assenza di uno strumento alternativo dove sfogare il suo istinto, è inutile lamentarsi dei danni che provoca su divani e cuscini. Se invece si tratta di momenti provvisori, in viaggio o quando il graffiatoio deve essere sostituito, si può provare a coprire con una lamina di alluminio i mobili che temiamo possano essere danneggiati. Probabilmente non si tratta di una soluzione esteticamente decente ma resta comoda e funzionale, soprattutto nel caso adottassimo un micio già grande e dovessimo insegnargli dove può e non può grattare.
Anche se lo si fa a fin di bene e cioè per insegnargli che ci sono dei posti in casa dove è vietato farsi la manicure, è completamente inutile, se non deleterio, punire un gatto una volta scoperti i danni, perché se non lo si coglie sul fatto, e allora in quel caso un no secco ed a voce alta basterà, difficilmente il micio si rende conto che la punizione è legata all’atto del graffiare.A volte possiamo provare a punirlo mentre sta per compiere il graffio, quindi dovremo beccarlo con le unghie sopra i mobili, per “punirlo” NON dobbiamo assolutamente picchiarlo, urlargli contro o infliggergli le cosiddette punizioni remote che, pur mortificando il gatto non garantiscono che non commetta più ciò che non vogliamo.Se vogliamo davvero costringere il micio a non grattare con le unghie sopra i mobili dobbiamo fare in modo che il suo gesto venga da lui associato a qualcosa di estremamente spiacevole, per esempio allo schizzo proveniente da una pistola d'acqua, meglio se accompagnati a dei secchi “NO”. L’insegnamento avrà più effetto se saremo in grado di mostrarci decisi e tempestivi, oltre che pazienti.E ovvio che le unghie vanno tagliate periodicamente, perchè non dovrebbero essere mai troppo lunghe, tagliarle è utile perché così facendo si limita la sua voglia di distruggere tutto ciò che trova a portata di zampa e rende meno difficile la convivenza tra noi, i padroni di casa, con il nostro amico felino. La cosa più ostica è naturalmente convincere il gatto a sottoporsi a questo taglio, potrebbe aiutare per esempio cercare di farlo quando è più rilassato o addormentato. Possiamo servirci di un normale taglia unghie che quasi tutti hanno in casa o acquistare l'apposito taglia unghie che vendono nei negozi di animali. Per tagliare l’unghia dobbiamo premere delicatamente sul polpastrello della zampa fino a farla uscire completamente, stando molto attenti a stare lontani con l’arnese, dal vaso sanguigno, visibile sull’unghia come un’area rosa. Il tagliaunghie va adoperato facendo in modo che la punta dell’unghia resti in posizione verticale tra le due lame; sistemiamo dunque il taglia unghie sulla punta dell’unghia, scansando l’area rosa e recidiamo con un colpo secco. L’attenzione per l’area dove scorrono i vasi sanguigni deve essere totale e costante, perché il taglio su quel punto crea danni al nostro gatto, oltre a fargli perdere ogni fiducia nei nostri confronti e a noi ogni speranza di potergli tagliare nuovamente le unghie. Se invece l’operazione del taglio delle unghie viene effettuata al meglio, non è in alcun modo dolorosa, e il gatto non si renderà conto di nulla. Ricordarsi di lodare e premiare con qualche bocconcino saporito il gatto durante e dopo questa "manicure".
La malattia da graffio è un problema che riguarda gli esseri umani. L’agente patogeno di questa malattia, non è stato ancora studiato a fondo, ma pare che ne esistano di diversi tipi, così come di diversi tipi possono essere i vettori della malattia. Infatti non è solo il gatto a portarla all’uomo, ma anche, per esempio, ferite da spine o da piante in genere. Per quanto riguarda i gatti comunque, i soggetti portatori sono soltanto quelli infestati dalle pulci. Si tratta, in ogni caso, di una patologia forse fastidiosa ma nel complesso benigna che presenta un rigonfiamento dei linfonodi della zona che è stata colpita dal graffio, con febbre e a volte suppurazione. La patologia guarisce spontaneamente o, al massimo, con una terapia a base di antibiotici.
Bisogna sicuramente rimuovere definitivamente le pulci ai gatti che sono in casa, perché sono vettori di parecchie altre malattie. E se si vuole convivere serenamente con il proprio gatto non si deve disturbarlo con giochi esasperanti, né farsi graffiare e morsicare ripetutamente: quello che a noi sembra un gesto di affetto magari ad eventuali ospiti venuti in visita a casa non sembra altrettanto carino. Si deve poi, necessariamente, insegnare ai bimbi in casa di rispettare il gatto e lasciarlo in pace. A nessun animale piace essere trattato come un giocattolo e strapazzato e se alcuni cani lo sopportano di buon grado, i gatti certamente non ci penseranno due volte a difendersi con graffi e morsi. E non gli si può certo dare torto.
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