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L’alimentazione del gatto domestico

Sempre più persone al giorno d’oggi decidono di tenere un gatto in casa; il gatto infatti, a differenza del cane, è un animale meno impegnativo da gestire, poiché non necessita della passeggiata quotidiana per fare i bisognini (che fa invece nell’apposita lettiera) ed è comunque, a tutti i livelli, un animale più indipendente, ma comunque capace di stabilire un profondo e reciproco rapporto d’affetto con il padrone. Oltre a mettere a disposizione del micio una lettiera, a rifornirlo di giocattoli di ogni tipo (la maggior parte dei gatti gioca moltissimo e con pressappoco qualsiasi cosa, da mosche e insettini vari, a palline di carta stagnola, a fili, e chi più ne ha più ne metta), a coccolarlo e spazzolarlo, dovremo occuparci di dargli da mangiare. Il primo step è quello di scegliere la ciotola adatta. Da evitare i materiali plastici: spesso hanno un odore pregnante che noi non percepiamo, ma che il raffinato olfatto felino del nostro amico troverà molto fastidioso. Scegliamo ciotole di metallo o di ceramica. Inoltre, assicuriamoci che la ciotola sia ampia abbastanza da consentire al gatto di mangiare comodamente; i felini tengono molto alle proprie vibrisse, e sicuramente preferiscono che queste ultime non si pieghino urtando i bordi della ciotola mentre mangiano. Ultima regola d’oro per quanto riguarda la ciotola: lavaggi frequenti, ma solo con acqua, dato che l’odore del detersivo risulterebbe fastidioso. Attenzione anche alla location! I gatti sono animali puliti, e sicuramente non gradiscono mangiare nello stesso posto in cui fanno i bisogni, per cui stiamo ben attenti a tenere lettiera e ciotola ben distanziati, o ancor meglio in due stanze diverse.
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Cosa mangiano cuccioli e gatti adulti?

gatto mangia Ma cosa mangia un gatto? I gatti sono animali carnivori, per cui la loro sarà un’alimentazione prettamente proteica. In caso dovessimo avere a che fare con un cucciolo pre-svezzamento (lo svezzamento comincia in genere quando il cucciolo ha un mesetto di età, o poco più), bisognerà allattarlo artificialmente: in tal caso assolutamente no al latte vaccino, che non conterrebbe tutti i nutrienti necessari. Affidiamoci a tipologie di latte specifiche per cuccioli di gatto, reperibili in commercio: il latte va somministrato con un biberon in pasti piccoli e frequenti durante il giorno, e a una temperatura di circa 38°, per ricreare il più possibile le condizioni dell’allattamento naturale. Diverso invece il discorso per quanto riguarda l’alimentazione di un gatto adulto. Si è già detto che l’alimentazione dovrà essere soprattutto proteica, quindi sì a tutti i tipi di carne e pesce, ma sempre cotti, per evitare problemi igienici. Va bene anche ogni tanto integrare la carne con altri tipi di proteine derivanti da uova, latte e formaggi (se il micio li tollera). Oltre alle proteine, poi, sono necessari anche –in quantità minore- carboidrati, e quindi pasta o riso scaldati, o pane, verdure lesse, e anche piccole dosi di grassi. Da bandire assolutamente i condimenti (sale, pepe, peperoncino, salsine varie), aglio e cipolla, i dolci, la carne cruda, le ossa o le lische. Non è facile far seguire al nostro gatto una dieta casalinga che sia equilibrata e completa; proprio per questo possiamo scegliere di affidarci ai mangimi industriali, alimenti che si vendono già completi di tutto ciò di cui il gatto ha bisogno. Ne esistono in commercio tantissimi tipi, alcuni davvero di ottima qualità, che non hanno nulla da invidiare a un’alimentazione casalinga. I cibi industriali possono essere sia secchi, sia umidi: l’ideale è utilizzarli entrambi, in proporzioni circa del 40% di secco contro il 60% di umido. Le crocchette, in particolare, possono essere lasciate a disposizione del gatto 24 ore su 24, perché non si deteriorano all’aria, così da assecondare la naturale abitudine felina di mangiare più volte durante il giorno. Ogni eventuale cambiamento nell’alimentazione del gatto va effettuato in maniera graduale. Ricordiamoci anche, inoltre, di lasciare sempre a disposizione del micio una ciotola di acqua fresca e pulita.

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gatto mangia: Alimentazione di gatti anziani o malati

A partire dal decimo anno di età in poi, un gatto può essere considerato ‘anziano’. Proprio come avviene per le persone, anche nel micio si riscontra tutta una serie di graduali cambiamenti: il metabolismo rallenta, il fabbisogno energetico diminuisce, olfatto e masticazione non funzionano più a livelli ottimali, aumenta il rischio di contrarre determinati tipi di malattie. In questo periodo della vita, l’alimentazione riveste un ruolo importantissimo, perché aiuta a preservare la salute e ad allungare l’aspettativa di vita; in commercio sono reperibili mangimi appositamente studiati per gli animali anziani. Da sconsigliarsi invece la dieta casalinga, perché diventa ancora più difficile trovarne una che sia rispondente ai rinnovati bisogni dell’animale. Stesso discorso vale per gatti malati o obesi: dal nostro negoziante di fiducia troveremo alimenti dietetici adatti per ogni tipo di esigenza. Onde evitare di incorrere nel problema obesità (frequente soprattutto nei gatti sterilizzati) ricordiamo di attenersi alle dosi di cibo consigliate sulla confezione, e di evitare il più possibile spuntini extra dalla tavola.



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