Collie o Pastore Scozzese
L’origine del Collie ha tempi decisamente antichi e risale al I secolo d.C., quando i Romani che arrivarono in Gran Bretagna importarono dei cani da pastore che riproducendosi con i locali cani delle torbiere diedero origini ai progenitori della razza. Qualche secolo dopo, un altro cane da pastore portato dai Sassoni contribuì ulteriormente alla formazione del Collie.
Sotto il nome di Collie (più anticamente veniva chiamato Colley o Coll) pare che nei secoli siano state indicate diverse varietà di cane da pastore e numerose sono le testimonianze scritte di questi cani. Due rappresentanti illustri della letteratura inglese come Chaucer e Shakespeare infatti menzionano più volte all’interno di loro opere questo cane.
La prima rappresentazione di un Collie risale al 1792 ed è un’incisione su legno di Bewick all’interno di un’opera intitolata “Storia dei quadrupedi”. Qualche anno dopo è lo scrittore Bingley che descrive il Collie nel suo lavoro “Storia naturale”, corredando la descrizione con una tavola in cui è riprodotto un cane molto simile al Collie attuale, con testa allungata e pelo folto e lungo.
Successivamente nel XIX secolo, per merito di alcuni cinofili interessati a mettere ordine all’interno delle varietà di razze presenti in Gran Bretagna, il Collie venne riconosciuto ed inserito nella grande categoria dei Pastori Britannici. Sempre in questo secolo iniziò anche la selezione degli esemplari, selezione mossa principalmente dallo scopo di migliorare le capacità lavorative della razza, già di per sé ottime. Grazie a questa selezione il Collie diventò in questi anni una razza utilissima all’uomo e fondamentale per i pastori scozzesi, un cane in grado da solo di condurre interi greggi di bestie al pascolo, di sorvegliarle e di ricondurle in stalla senza il minimo ausilio del padrone.
Nel XX secolo la celebrità e la fama del Collie hanno varcato ogni confine e possiamo tranquillamente affermare che ora questa razza è conosciuta e diffusa praticamente in tutti i continenti. Negli anni questa razza si è convertita in animale da compagnia, ed il suo sangue è stato corretto con apporti genetici di cani Setter e Barzoi. La pelliccia stupenda ed il suo atteggiamento fiero e nobile hanno conquistato nel tempo anche aristocratici e borghesi ed il Collie non è più solamente il cane dei pastori scozzesi. Nei primi anni del ‘900 è comparso lo standard di razza che è stato rivisto diverse volte fino al 1950, anno in cui il Kennel Club ha pubblicato ufficialmente lo standard.
Origine del termine Collie
Attorno al termine Collie si discute da diversi anni, specialmente riguardo all’origine di questa parola. Forse il nome di questa razza deriva dal termine coll, nero in inglese antico (da coal, carbone), perché i primi Collie avevano in effetti pelo nero. Un’altra scuola di pensiero sostiene invece che il nome del pastore scozzese derivi da coaly o colley, aggettivo utilizzato per le pecore delle Highlands, caratterizzate dall’avere la testa nera.
Il Collie fondamentalmente è una razza talmente diffusa e popolosa che ha delle caratteristiche varie e non facilmente elencabili. Cane polivalente, riveste allo stesso tempo il ruolo di abile cane pastore nelle campagne non solo scozzesi, di elegante cane da salotto nelle famiglie benestanti e di cane intelligente, agile e scattante da portare in esposizione alle esposizioni, ai concorsi ed ai field-trial.
In realtà però l’immagine che il mondo ha del Collie è un po’ diversa da quello che realmente è ed era la razza. Negli anni sicuramente il carattere del Collie ha subito un forte cambiamento, diventando sempre più domestico e sempre meno pastore. Nessuno direbbe mai che il Collie è considerato dalle tabelle allo stesso livello di cani da difesa come il Pastore Tedesco o il Pastore Belga e questo solo per la fama di cane dolce e sensibile che questa razza si è fatta negli anni. L’attitudine alla difesa è invece ancora ben conosciuta nella sua terra d’origine, dove molte persone utilizzano un Collie come guardiano per la propria abitazione.
Secondo alcuni esperti, il carattere del Collie, nonostante il pelo elegante, è sotto sotto ancora quello di un cane pastore rustico e ruvido, che ha bisogno dell’aria aperta, delle intemperie e della natura per stare bene con sé stesso.
L’educazione del Collie deve essere dolce e paziente perché questo cane mal sopporta l’autoritarismo e le cattive maniere. Per fare capire le cose a questo cane bisogna sfruttare il piacere che lui prova nel compiacere il padrone, bisogna dargli fiducia e responsabilità ed il Collie risponderà positivamente.
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La razione alimentare giornaliera del Collie è di 400-500 grammi di alimento completo al giorno.
Il Collie è un cane piuttosto rustico che vive oltre i dodici anni senza particolari problemi. Il mantello del Collie ha bisogno di diverse cure che devono iniziare sin da quando il cane è piccolo. La spazzolatura va eseguita tre volte alla settimana ed il pelo va lavato esclusivamente con shampoo a secco perché bagni frequenti ne rovinano la salute.
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