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Un semplice cartello fuori da un cancello non basta per confermarci la serietà e la professionalità dell’allevamento. Possiamo chiedere per esempio, come ulteriore prova, l’iscrizione alla FCI Federazione Cinologica Internazionale, a cui è affiliato anche il nostro ENCI. Solitamente gli allevamenti che sono iscritti non lo nascondono, anzi non è raro trovare il certificato appeso al muro all’ingresso, che è dunque un ottimo primo biglietto da visita. Altro elemento importante da osservare: un buon allevatore alleva e gestisce una sola razza, al massimo due. E’ possibile che i più grandi tentino di gestire tre razze contemporaneamente. Ma andare oltre significa necessariamente estendersi troppo, tanto riuscire poi difficilmente a curare con la stessa dedizione ogni singolo cane. Dunque un po‘ di sano buonsenso basterà per diffidare di chi pubblicizza di allevare cinquanta razze e spedire in tutta Italia, isole comprese, con pagamento rateale. Una cosa è essere allevatore, un’altra dilettarsi nel commercio di pacchi regalo. In questi casi i soggetti di alto livello sono veramente difficili da trovare, e per ovvie ragioni. Parlando di vendita cani, non si può fare a meno di ricordare di prestare assoluta attenzione al fenomeno dell’importazione dei cuccioli dall’Europa dell’Est, che oggi preoccupa tutti quelli che amano gli animali di qualunque specie. Si tratta di un mercato che quasi sempre sfocia nell’illegalità, per forza di cose. I cuccioli vengono portati in Italia con mezzi e da conducenti non adatti allo scopo. Esiste infatti una “patente sul benessere degli animali”, che è una vera e propria certificazione di idoneità per i conducenti. I traportatori di animali vivi non muniti di tale patente sono puniti con multe che arrivano anche fino ai 4.500 Euro.
Il mercato illegale di cuccioli non prevede ovviamente un trattamento adeguato, né soste, per non parlare di totale assenza di profilassi e sverminazione. Quest’ultima in particolare andrebbe eseguita sui cuccioli tra i 12/15 giorni, per garantire al piccolo uno sviluppo sano e normale. I cuccioli importati dunque, una volta arrivati in Italia, vengono venduti in piccoli mercati senza il dovuto controllo sanitario per cui sono soggetti che quasi sicuramente contraggono varie patologie, in altro contesto scongiurabili, come parvovirus, cimurro, ecc. Chi accetta di acquistare in questo circuito senz’altro risparmia cifre considerevoli ma probabilmente si ritroverà un cane malato o morto dopo pochi mesi dall’acquisto, senza alcuna possibilità di contattare il fornitore. Il libro delle razze canine per bambini - Sono tutti cani Prezzo: in offerta su Amazon a: 14,71€ |
Il “certificato di idoneità” è uno dei nuovi adempimenti previsti dall’Unione Europea con il Regolamento1/2005 che garantisce la tutela degli animali vivi durante il trasporto. Questi provvedimenti sono stati presi per ottimizzare le condizioni di viaggio degli animali ed oggi esiste una vera e propria “patente” del benessere degli animali, di cui i trasportatori coinvolti devono necessariamente disporre ogni volta che debbano effettuare il trasporto degli animali. Il Regolamento 1/2005 prevede, infatti, che “… i conducenti dei mezzi adibiti al trasporto di animali vivi, italiani e comunitari, debbano avere adeguate conoscenze relative all’accudimento degli animali, saper valutare lo stress durante il trasporto e decidere le prime cure di emergenza in caso di condizioni di malessere degli stessi.”
Finora, senza questo “certificato di idoneità”, i viaggi a cui erano sottoposti la maggior parte degli animali domestici in attesa di proprietario rappresentavano la loro maggiore causa di mortalità, perché effettuati in condizioni di affollamento, poca pulizia, con temperature estreme e tempistiche spesso anche molto lunghe.Bisogna stare attenti se per ricevere il pedigree del cucciolo viene richiesta una ulteriore somma di denaro, perché questo documento viene creato, per legge, al momento della nascita dei cuccioli ed è compreso nel costo dell’animale. Occhio anche alla presenza, importante, di numero e tatuaggio impressi sull’orecchio o in cima alla zampa destra, riportandone l'identità con caratteri univoci; se il cane è più piccolo di 4 mesi, verrà effettuato un tatuaggio in un secondo momento, ma il codice numerico di riconoscimento deve essere necessariamente già assegnato. Per un ulteriore garanzia è bene controllare che le date di nascita riportate su libretto coincidano, per evitare di impossessarci dei documenti di un animale non nostro. Concludendo la serie di consigli per l’acquisto responsabile del nostro nuovo cane, bisogna considerare la garanzia. E’ chiaro che una garanzia con cui avere a che fare, davanti all'acquisto di un cucciolo, può sembrare fuori luogo, ma è bene ricordare che esiste una legge che regola la materia l'acquisto di animali. In particolare parliamo dell’ art. 1496 (Codice Civile) che riportiamo testualmente: "Nella vendita di animali la garanzia per i vizi è regolata dalle leggi speciali o, in mancanza, dagli usi locali. Se neppure questi dispongono, si osservano le norme che precedono." (art. 1490 ss.). Perciò, se il nostro nuovo cucciolo mostra una malattia, esistente probabilmente da prima del suo acquisto, potete approfittare di tutte le leggi in materia di garanzia di prodotto. Senz'altro è una faccenda un po’ triste, è vero, ma serve a tutelare il cucciolo stesso e a sondare la serietà della struttura in cui abbiamo effettuato l’acquisto.
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