Orecchie Cane

Orecchie, suoni ed ultrasuoni

L’orecchio, come avviene per l’uomo, è l’organo che nel cane gli permette di riconoscere le vibrazioni immesse nell’aria come suoni, attraverso una ricezione di tipo fisico. L’udito come senso è situato nella regione temporale del cervello del cane ed è formato da più di un organo, si tratta infatti di quello che viene chiamato apparato. L’apparato uditivo del cane è formato da orecchio esterno, orecchio medio e orecchio interno. L?orecchio del cane è quattro volte più potente di quello degli esseri umani, questo significa che il cane sano può percepire e riconoscere suoni a distanza quadrupla rispetto agli umani. E, come altri mammiferi eccetto l’uomo, la struttura acustica del cane gli permette di percepire anche gli ultra suoni. Questo, se da un lato rileva quanto un cane sia più “capace” del suo padrone in questo contesto, significa anche che sottoporlo a stress acustici pesanti o prolungati comporta seri rischi per la sua salute. Altro elemento importante per l’udito del cane è la cura costante e minuziosa delle sue orecchie, che spesso, per conformazione naturale, non sono una parte a cui il cane arriva facilmente. Dunque deve essere un impegno del proprietario la pulizia profonda e costante delle sue orecchie per scongiurare completamente rischi legati a infezioni e otturazioni.

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La pulizia delle orecchie

Avere una buona conoscenza della struttura dell’orecchio del nostro cane ci permetterà di effettuare una pulizia adeguata senza rischiare di fargli male o essere superficiali. Il condotto uditivo nei cani è a forma di gomito, cioè ad un certo punto curva verso l’interno, ecco perché il cotton fioc sembra non volerne sapere di entrare più nel profondo dell’orecchio, è inutile forzare dunque. Non c’è neanche bisogno di pulire le orecchie del cane quotidianamente, perché una insistenza del genere non permetterà al sottile strato di cerume che naturalmente si deposita espletare la sua funzione di protezione del condotto. Una volta a settimana è l’ideale. Ciò che và pulito anche tutti i giorni se sembra necessario è l’orecchio esterno, cioè il padiglione auricolare, fatto di cartilagine, vasi sanguigni e cute. Questo è importante soprattutto per i cani che hanno le orecchie cadenti, perché magari sporcizia o fili d’erba possono restare al suo interno e non venir via con la semplice scrollata del capo. Con l’utilizzo del cotton fioc, oltre la delicatezza, è raccomandabile pulire con movimenti circolari dall’interno verso l’esterno, per evitare che lo sporco entri in profondità. Esistono in commercio prodotti specifici per la pulizia interna dell’orecchio, da utilizzare unicamente dietro consiglio o indicazione del medico veterinario. Si tratta di ampolline di materiale plastico molto morbido che vanno inserite nel condotto con delicatezza attraverso l’apposito beccuccio a forma di imbuto. Il prodotto, che è di consistenza molto fluida, ha lo scopo di raggiungere e sciogliere le impurità che si possono depositare nell’interno dell’orecchio. Una volta che, tenendo il cane buono per un po’, il prodotto avrò svolto il suo compito, una bella scrollata di capo servirà a far fuoriuscire dal condotto il prodotto in eccesso, che magari possiamo togliere anche con un po’ di ovatta o una pezzetta morbida e pulita.

Quando ci troviamo davanti ad un cane con il pelo molto ispido e lungo, potrebbe essere utile depilare leggermente, o almeno accorciare, i peli che coprono il condotto uditivo, in questo modo premetteremo all’orecchio una maggiore areazione. Questa operazione può essere eseguita anche in casa, con molta attenzione e delicatezza, grazie all’utilizzo di un tosatore. Nel momento della pulizia del cerume, se osserviamo cambiamenti evidenti nel suo colore e nella sua consistenza dobbiamo allarmarci. Un cerume “sano” e naturale è bianchiccio o giallo molto chiaro. Se dovesse presentarsi bruno o nero, il cane potrebbe aver contratto la rogna auricolare, se invece si presenta se è giallo e maleodorante, potrebbe essere sintomo di otite purulenta. In entrambi i casi bisogna portare il nostro amico a quattro zampe dal veterinario il prima possibile.

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    Otite esterna e Otoematoma

    Questa malattia non è provocata da agenti patogeni o virus, ma da traumi di cui il cane è stato vittima, anche inconsapevolmente, oppure da quantità eccesive di cerume depositatesi nel suo orecchio e mai rimosse. Anche l’umidità, eventuali corpi estranei depositati nel condotto uditivo, come semi di piante per esempio o spore, oppure dalla presenza di batteri. I sintomi di una otite esterna sono evidenti nel comportamento del nostro cane affetto. L’animale abbassa l’orecchio malato in continuazione e tiene il capo inclinato dal suo lato. A volte lo sfrega in terra e si gratta con insistenza, spesso provocandosi lesioni ed ematomi (un livido all’orecchio è chiamato, appunto, otoematoma). Altri sintomi sono il dolore evidente all’orecchio esterno ed eventualmente rossore, oltre che una secrezione non normale di cerume, tanto addirittura da fuoriuscire dall’orecchio malato e rischiare di otturare il condotto uditivo. Anche la consistenza del cerume, così come il suo colore, cambiano sensibilmente: bruno nerastro se si tratta di Stafilococchi, giallo cupo se i batteri responsabili sono i Pseudomonas. Il veterinario provvederà immediatamente ad un esame otorino, l'otoscopia servirà ad individuare l'eventuale presenza di corpi estranei o di acari. La terapia completa sarà prescritta una volta che alla diagnosi si aggiungeranno anche l’esame colturale del cerume e l’antibiogramma. Solitamente i primi passi da compiere per curare questa infiammazione sono legati alla pulizia profonda della parte infetta, attraverso l’uso di soluzione fisiologica calda in cui son ostati sciolte sostanze germicide. Assieme alla pulizia il veterinario probabilmente prescriverà una terapia con anti-infiammatori e antibiotici, che solitamente deve durare almeno una settimana, sotto stretto e costante controllo del veterinario.

    Se all’infezione si aggiunge una lieve emorragia può essere che il nostro cane, per cercare di distrarsi dal dolore all’orecchio abbia provato a scuotere più volte il capo, provocando la rottura dei vasi capillari appena sotto la pelle del padiglione auricolare. Dobbiamo aspettarci perciò a breve anche un gonfiore localizzato e un ematoma. Se il livido è piuttosto grande e gonfio il veterinario può decidere di intervenire per asportarlo chirurgicamente, mentre se è di dimensioni contenute può essere assorbito con le semplici cure prescritte.


    Orecchie Cane: La pratica della Conchectomia

    Una serie di convinzioni poco etiche aveva contribuito fino a qualche anno fa alla pratica della Conchectomia, ovvero il taglio delle orecchie secondo criteri precisi a scopi puramente estetici. Sembra infatti che alcune razze, con le orecchie mozzate, sembrassero più aggressive, almeno nell’aspetto. Questa pratica era infatti effettuata su razze da combattimento e difesa, come boxer, dobermann e mastini napoletani. E il tutto era spinto e giustificato dagli standard per i concorsi e le esposizioni canine. Tra l’altro un buon numero di veterinari si sono sempre rifiutati di tagliare le orecchie dei cani a fini prettamente estetici, anche perchè sembra che questa operazione sia altamente invasiva e traumatica, anche nel periodo di riabilitazione e di convalescenza. L’intervento era effettuato sui cagnetti poco più che cuccioli che, grattandosi per il fastidio dei punti rischiavano di compromettere ancora di più la forma delle orecchie già traumatizzate, oltre che allungare ovviamente il periodo che serviva per una completa guarigione. Addirittura molti allevatori legavano loro le zampe, immobilizzandoli per evitare problemi.

    Dal 1987 l'Italia, come hanno fatto altri Paesi europei (Svizzera e Germania), avrebbe dovuto vietare per legge il taglio di code ed orecchie ai cani per motivi estetici. Infatti una Convenzione del Consiglio d'Europa è stata firmata dai vertici politici italiani, ma c’è voluto del tempo ed una lunga serie di prese di posizione per ratificare la convenzione nella nostra nazione. Dopo una serie di proteste e manifestazioni da parte di associazioni animaliste di tutto il mondo, oggi lo standard di razza accetta i cani con orecchie lunghe e naturali. Per quanto il circuito delle mostre e delle esposizioni porti guadagni notevoli ai padroni, prima che ai loro cani, l’impegno è sempre quello di far stare bene il proprio cane prima di ogni altra cosa.


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