A Trieste le strutture di accoglienza per i cani, inserite all’interno di un progetto fortemente delimitato da un robusto impianto legislativo regionale, sono due. Una struttura pubblica, istituzionale, inserita nella “Struttura Semplice Sanità Animale - Igiene degli Allevamenti e delle Produzioni Zootecniche” afferente alla Struttura Complessa Sanità Pubblica Veterinaria e una privata chiamata “Villaggio Vacanze del Cane” di Opicina ( frazione di Trieste) Questa struttura è stata per anni convenzionata con i Comuni della Provincia di Trieste, ma dal primo luglio 2009, questa collaborazione è stata interrotta. Il canile pubblico, chiamato spesso per chiarezza “canile sanitario” si occupa principalmente di queste attività: Cattura dei cani rinvenuti vaganti, e successiva restituzione ai proprietari che ne abbiano segnalato lo smarrimento, soccorso di animali in grave pericolo, adozione di cani, accoglienza di cani i cui padroni rinuncino per gravi motivi, sequestro giudiziario degli animali, nei casi di maltrattamento, raccolta e ricevimento delle carogne degli animali d'affezione, trasmissione all'Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie degli animali per gli accertamenti di laboratorio previsti (rabbia, richieste di autopsie, ecc.),si segnala infine la possibilità per le scuole di effettuare delle visite guidate al Canile Sanitario, nell'ambito della prevista educazione sanitaria veterinaria. Il Canile Sanitario, per lo svolgimento dei suoi compiti, opera in rete con enti di protezione come l'E.N.P.A e con l'A.S.T.A.D.
Il canile sanitario, è impegnato in attività legate al problema del randagismo, riuscendo ad accogliere centinaia di cani ogni anno. Il canile sanitario è stato ristrutturato nel 1993, ha una capienza di circa una ventina di cani, distribuiti tra dodici gabbie. La maggioranza dei cani che pervengono al canile vengono poi restituiti ai legittimi proprietari.
La struttura di Opicina è privata, ed è molto attiva, non solo come “pensione, alloggio” ma possiede anche una scuola di formazione cinofila, dopo l’esperienza di convenzione con l’ente pubblico, rimane comunque una struttura privata molto attiva e sensibile per vocaizone alle tematiche legate ai cani, a tutto tondo, e quindi anche nei confronti dei cani abbandonati.
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