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Allevamenti di cani: l’importanza dei test

Quando si parla di allevamenti di cani, spesso gli animalisti più accaniti storcono il naso, immaginando l’allevatore come un commerciante di cani che non ha riguardo nei confronti delle povere bestiole, e le usa solo per lucrare; questo, però, non è assolutamente vero. Certo, i cagnari senza scrupoli travestiti da allevatori esistono eccome: si tratta di persone che davvero badano solo ai risvolti economici, e quindi alla quantità di cuccioli ‘sfornati’ più che alla loro qualità. Questi sedicenti allevatori spesso importano i cani dall’estero, oppure li allevano da sé ma senza alcun riguardo né per le madri né per le cucciolate, senza un’accurata selezione e senza trasparenza verso il cliente. Per contro, però, esistono anche tanti allevatori davvero competenti, molto amanti degli animali, e che trattano i propri cani con grande rispetto e affetto. In genere gli allevatori di questa seconda categoria si riconoscono dal fatto che trattano poche razze alla volta (o addirittura una sola), hanno poche fattrici all’opera contemporaneamente, e le accudiscono con tutti i riguardi necessari, non fanno mancare alle cucciolate i giochi e la socializzazione, amano i propri cani e da essi sono riamati. Quando compriamo un cane d’allevamento, stiamo pagando appunto questo: tutta la dedizione e tutto il lavoro di selezione che c’è dietro, nonché i test –spesso anche molto costosi- cui i cani vengono sottoposti, che assicurano di poter ottenere dall’accoppiamento dei cuccioli equilibrati sia dal punto di vista comportamentale che fisico, privi di malformazioni e patologie genetiche.
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I test genetici

test caniTest che rivestono grande importanza dal punto di vista del risultato finale della cucciolata, sono sicuramente i test genetici. Esistono infatti circa quattrocento malattie genetiche cui i cani possono andare soggetti, e l’intenzione di un buon allevatore dovrebbe essere sempre quella di evitare il più possibile il manifestarsi di tali malattie nei propri esemplari. Compito dell’allevatore sarà quindi effettuare test specifici, soprattutto riguardo alle malattie cui la razza da egli trattata è più predisposta (alcune razze ad esempio tendono a sviluppare la displasia dell’anca, altre ad avere problemi al cuore, e via dicendo). I test vanno effettuati sugli esemplari scelti per la riproduzione, e vanno ad esaminare il corredo genetico di suddetti esemplari, per valutare il fattore di rischio dell’insorgere della malattia nei cuccioli. Si tratta purtroppo di esami che presentano comunque un margine di rischio: non avremo mai la sicurezza al 100% che il cucciolo sia sano (e resti tale per tutta la vita), ma ciò non toglie che sia comunque importante indagare al riguardo. Purtroppo non tutti gli allevatori sono scrupolosi quanto dovrebbero, e, nei casi peggiori, alcuni arrivano anche a falsificare i risultati dei test, con l’aiuto di qualche veterinario connivente. Ricordiamoci sempre di fare bene attenzione all’allevatore cui ci rivogliamo quando scegliamo di acquistare un cane; lasciamoci guidare dal buonsenso, e assicuriamoci che sia una persona seria e competente. Meglio pagare una cifra un po’ più alta al momento dell’acquisto, piuttosto che ritrovarsi poi in capo a pochi anni con un cane malato.

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test cani: I test comportamentali

Oltre ai test riguardanti le malattie, grande importanza hanno anche i test che mirano ad analizzare il carattere dell’animale. In genere questi test vengono effettuati sui cuccioli (già prima dei due mesi, infatti, è possibile notare negli esemplari di una stessa cucciolata temperamenti differenti), in modo che il futuro proprietario possa scegliere il cucciolo che caratterialmente meglio si addice alle proprie esigenze. Anche in questo caso, i risultati dei test non vanno considerati definitivi: ci danno sì un’idea del temperamento dell’animale, ma comunque il suo carattere sarà soggetto a variazioni e sviluppi nel corso della vita, com’è naturale che sia. Il più famoso nell’ambito dei test comportamentali è quello di Campbell, che si struttura in cinque fasi: attrazione sociale, inseguimento, costrizione, dominazione sociale, dominanza per sollevamento. Durante la prima fase, valuteremo la prontezza con cui il cucciolo risponde al nostro richiamo, durante la seconda la prontezza con cui ci segue, durante la terza la remissività che dimostra nell’essere girato a pancia in su e tenuto in tale posizione per 30 secondi, nella quarta il grado di accettazione della nostra dominanza, mediante carezze dall’alto, e infine, nella quinta, il grado di accettazione nell’essere sollevato da terra. Analizzando le risposte del cucciolo alle varie fasi del test, potremo capire di che temperamento è, se più dominante o più sottomesso, capiremo se riconosce la nostra autorità, se è socievole, se è indipendente, se reagisce in maniera aggressiva agli stimoli inaspettati, e via dicendo. Effettuare tale test (o test analoghi) è molto importante sia per l’allevatore, che, conoscendo il carattere dei suoi cani, può andare a scegliere gli incroci in modo da ottenere esemplari perfettamente equilibrati sotto l’aspetto psicologico, sia per i futuri proprietari, che potranno scegliere il cucciolo non a caso ma in base alle proprie esigenze.



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