Criceto

Caratteristiche

Con il termine criceto si indica una particolare sottofamiglia di roditori che conta circa diciotto specie divise in sette generi. Caratteristica e peculiarità dei criceti sono le due tasche guanciali, ovvero, una sorta di borse situate in prossimità delle guance e utilizzate da questi roditori per trasportare il cibo. I criceti sono animali notturni e tendono ad abbandonare le loro tane solo dopo il tramonto e a farvi ritorno prima dell’alba. La loro alimentazione consiste principalmente in semi, frutta e verdura. Come i conigli sono animali coprofaghi, il che significa che si cibano anche delle loro feci da cui assorbono sali minerali e nutrienti necessari per integrare la loro alimentazione che è alquanto povera di questi nutrienti.Si tratta di animali solitari ad eccezione del criceto di Roborowskij che, invece, vive in coppia tutta la vita e addirittura assiste la compagnia durante il parto e nell’allevamento della prole. Altra caratteristica distintiva del criceto è la dentatura costituita in totale da sedici denti: da due incisivi superiori e due inferiori e da tre molari per lato, sia sulla parte superiore sia su quella inferiore. Gli incisivi crescono continuamente pur restando di lunghezza costante a causa dell’usura continua a cui sono sottoposti. Ai lati del dorso sono presenti due aree scure prive di pelo e ricche di ghiandole sebacee. Se la temperatura scende sotto gli otto gradi centigradi, i criceti vanno in letargo per poi riattivarsi immediatamente con l’aumento della temperatura. I criceti si dividono in sette generi: il genere Allocricetulus che comprende tra gli altri il criceto mongolo e il criceto di Eversmann; il genere Cansumys, il genere Cricetulus cui appartiene il criceto nano tibetano, il criceto nano cinese, il criceto dalla coda lunga e il criceto del Gobi; il genere Cricetus cui appartiene invece il criceto comune; il genere Mesocricetus che comprende i criceti dorati; il genere Phodus cui appartengono i criceti nani come il criceto Roborowskij e il criceto siberiano. Le specie più conosciute e più note poiché molto diffuse come animali domestici sono il criceto siriano o dorato, il criceto nano russo siberiano o Winter White e il criceto nano di Roborowskij. E’ recente, invece, la diffusione del criceto cinese tra i criceti domestici più richiesti.

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Habitat naturale

e distribuzione

criceto bianco Il criceto è un animale che predilige le terre aride e povere di vegetazione. Lo si trova a nord nelle regioni dell’Europa centrale, in Siberia, in Mongolia, nella Cina settentrionale e in Corea. A sud vive nelle regioni che si estendono dalla Siria al Pakistan. La distribuzione comunque varia sensibilmente in base alla specie. L’habitat naturale del criceto è in generale costituito da terre aride ai limiti del deserto. Vive tra le dune sabbiose e povere di vegetazione, tra gli arbusti su colline rocciose, e nelle steppe e nelle valli fluviali in alta quota. Si possono trovare nelle zone in cui viene coltivato il frumento dei cui semi sono particolarmente ghiotti. Si tratta di animali solitari che difficilmente vivono in gruppo e che trascorrono la maggior parte della loro giornata rintanati in cunicoli sotterranei a volte profondi anche due metri che scavano essi stessi. Queste tane servono ai criceti per ripararsi dal caldo durante il giorno e dal freddo della notte. Le tane dei criceti sono provviste di cunicolo e di vani, dove conservano in cibo e dove solitamente partoriscono. Sono inoltre abilissimi arrampicatori. Quando le temperature scendono sotto ai 10 gradi vanno in letargo e sfruttano le riserve di grasso accumulate per mantenersi in vita, in questo periodo. I criceti nani, invece, non vanno in letargo.

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Riproduzione

La stagione degli amori inizia in primavera in modo da far coincidere la nascita dei piccoli con l’inizio dell’estate, quando c’è una maggiore disponibilità di cibo. In cattività si riproducono tutto l’anno. Vista la loro bassissima attesa di vita, al massimo di tre anni, diventano già dopo poche settimane dalla nascita sessualmente maturi. I criceti siriani e siberiani possono accoppiarsi già a trenta giorni mentre i roborowskij solo intorno ai due/tre mesi. La gravidanza dura circa due settimane al termine della quale la femmina partorisce dai cinque ai quattordici cuccioli. I cuccioli vengono allattati dalla madre per le prime settimane di vita. Appena nati, i criceti sono ciechi e senza pelo, ma, sono già provvisti di denti. A due giorni comincia a crescere il pelo e a dieci giorni aprono gli occhi. A due settimane si staccano dalla madre e cominciano a mangiare cibo solido. Ad un mese lasciano il nido. I piccoli nascono ad intervalli e a volte la madre partorisce fuori dal nido, ma, in seguito provvederà a riunire tutti i cuccioli nello stesso posto. Di solito il parto avviene nelle ore notturne. La femmina va in calore ogni quattro giorni per circa due ore e nelle ore notturne è particolarmente fertile, questo perché in natura i criceti sono animali crepuscolari, attivi soprattutto dopo il tramonto. In caso di riproduzione in cattività occorre rimuovere il maschio dalla gabbia subito dopo la nascita dei cuccioli per evitare che possa fargli del male o che infastidisca la madre spingendola ad uccidere i piccoli. Non è facile capire se l’accoppiamento sia andato a buon fine poiché la pancia si vedrà solo pochi giorni prima di partorire. Un segnale rivelatore è però dato dal fatto che in prossimità del parto la femmina comincia a preparare il nido. In prossimità del parto la femmina non deve essere disturbata e per due settimane dopo la nascita, i cuccioli non devono essere toccati per evitare che la madre poi non riconoscendone più l’odore possa abbandonarli. Durante la gravidanza bisogna nutrire maggiormente la mamma. La gravidanza dura in media dai quindici ai venti giorni.


Criceto in casa

I criceti sono molto diffusi come animali domestici. In casa vanno tenuti in apposite gabbiette a maglie strette, in teche in plexiglass o in terrari in vetro. Le misure della gabbia devono essere almeno di 60x40. Al suo interno bisogna prevedere una ruota per consentirgli di mantenersi in attività e una tana per dormire. I criceti hanno bisogno di tenersi sempre in movimento, quindi, sarebbe opportuno prevedere all’interno della teca anche altri accessori che possano permettergli di sfogarsi. La teca destinata ad ospitare un criceto deve essere grande e svilupparsi in orizzontale. Se si ha la possibilità, è consigliato non tenere tutto il giorno il criceto in gabbia, ma, lasciarlo libero per qualche ora in una stanza sicura, priva di buchi in cui nascondersi, senza fili e cavi elettrici, priva di piante tossiche e libera da scale o tende su cui arrampicarsi. Naturalmente quando vengono lasciati liberi non bisogna mai perderli di vista perché sono animali molto curiosi e incoscienti e riescono a infilarsi anche in buchi piccolissimi. Se il criceto riesce a fuggire bisogna chiudere tutte le porte e le finestre e fare molta attenzione quando si cammina per evitare di schiacciarlo. Per indurlo ad uscire dal suo nascondiglio si può mettere una ciotolina con del cibo in tutte le stanze e attendere per vedere dove il criceto andrà a mangiare. A quel punto le ricerche possono restringersi solo a quella stanza. La gabbietta va posizionata in luoghi tranquilli e lontana da spifferi o da fonti di calore. Al suo interno bisognerebbe mantenere una temperatura media di quindici gradi centigradi. La gabbietta va pulita una volta a settimana. Al suo interno occorre disporre anche una cassetta che possa fungere da nido, una ciotola con il cibo e un beverino contenente sempre acqua fresca. Bisogna evitare di foderare il nido con cotone che se ingerito causerebbe la morte dell’animale, meglio usare la carta igienica bianca tagliata in pezzi non troppo piccoli. Non usare il legno di cedro o di pino che possono causare problemi respiratori. Per quanto concerne l’alimentazione non bisogna mai lasciare l’animale sprovvisto di cibo poiché può morire in breve tempo se rimane senza cibo troppo a lungo. Tra gli alimenti consigliati ci sono i semi di girasole, l’orzo, l’avena, il grano, il farro, la soia, i semi di lino, i semi di sesamo, le ciliegie, le mele, le pere, le noci, le mandorle e tutta la verdura. Di tanto in tanto si può dar da mangiare al criceto anche del formaggio, un uovo sodo, della pasta o del riso non condito. Vanno evitati, invece, i fagioli, i cavoli, le barbabietole, il cioccolato, il pane, arance e mandarini. Nella teca va posta anche una lettiera. Vendono lettiere appositamente pensate per criceti. Vanno evitate comunque le lettiere per gatti, dannose per i criceti, e quelle polverose. Si può utilizzare la carta che però deve essere cambiata tutti i giorni. Le lettiere migliori in commercio sono quelle in canapa e lino.


Malattie criceto

I criceti sono animali molto delicati. Sono spesso soggetti a parassiti o a mancanze di vitamine che possono causare la perdita del pelo con la scopertura della pelle. Soffre frequentemente di infezioni polmonari e di diarrea. Una malattia tipica dei criceti è il mal della coda bagnata che consiste in un’infezione dell’intestino che secerne un liquido gelatinoso che fa si che la coda sia sempre bagnata. Questa malattia porta il criceto alla morte abbastanza velocemente. A volte può verificarsi la crescita eccessiva degli incisivi che gli impediscono di mangiare. A volte possono avere dei problemi alle tasche guanciali perché non riescono a svuotarle del tutto e il cibo finisce con il fermentare rendendo l’animale nervoso e inappetente. E infine problemi alla ghiandola ombelicale. Spesso sviluppano tumori e patologie incurabili. Se si mostra meno attivo del solito o si notano ascessi o infiammazioni bisogna subito portarlo dal veterinario per farlo visitare. Nel contatto con l’uomo il criceto può contrarre diverse malattie tra cui la polmonite o l’influenza. Per questo occorre lavarsi bene le mani prima di maneggiare l’animale. Le malattie che il criceto può trasmettere all’uomo, invece, sono molto poche e difficilmente trasmissibili.



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