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Come si evince dal nome il criceto siberiano è originario delle steppe dell’Asia centrale e dell’Europa settentrionale. Si trova in particolare in Kazakistan, in Siberia, in Manciuria e in Mongolia. Il suo habitat naturale è rappresentato principalmente da steppe e praterie che d’inverno sono completamente coperte di neve e dove la temperatura scende di molti gradi sotto lo zero. Vivono in zone steppose e desertiche per buona parte dell’anno e si nutrono esclusivamente dei semi e delle radici che trovano nella scarsa vegetazione esistente. Questi roditori si difendono dal freddo e dai predatori scavando profonde buche sotterranee in cui trascorrono la maggior parte della loro giornata. Prediligono zone dove il clima è secco e in inverno vanno in letargo. Il risveglio avviene in primavera quando cominciano a sciogliersi le prime nevi.
La stagione degli amori coincide con il risveglio dal letargo e va da Febbraio fino a Novembre. I criceti siberiani raggiungono la maturità sessuale molto presto e le femmine possono partorire più volte in un anno. I maschi possono accoppiarsi già a due-tre mesi di vita. L’accoppiamento avviene di notte e la femmina partorisce in media dai 6 ai 12 cuccioli a covata. La gestazione dura circa tre settimane e piccoli appena nati sono privi di pelo e ciechi. La madre li allatta per circa venti giorni trascorsi i quali sono autonomi e cominciano a cercare da soli il cibo. In cattività i criceti siberiani possono accoppiarsi in qualsiasi periodo dell’anno e la femmina può partorire anche a distanza di poche settimane. E’ comunque consigliabile limitare a tre le cucciolate in un anno. Il maschio va posto nella gabbia della femmina solo per l’accoppiamento e poi va subito tolto per evitare che possa mangiare i cuccioli o che venga aggredito dalla femmina. La cura della prole è affidata esclusivamente alla madre.
Se si decide di allevare un criceto siberiano occorre allestire una gabbietta per ospitarlo. La gabbia deve essere grande abbastanza per ospitare comodamente l’animale e non deve presentare spigoli o punte con cui l’animale potrebbe ferirsi. La gabbia può essere in plastica o in ferro, ma, le sbarre non devono essere troppo distanti le une dalle altre per evitare eventuali evasioni. La scelta migliore sono le gabbie a due piani collegati tra di loro da rampe per consentire all’animale di fare moto. All’interno della gabbia bisogna prevedere una mangiatoia per il fieno, una scodella per i semi, un beverino a goccia per l’acqua e una cassettina con la sabbia per i bagni di terra. Il fondo della gabbia deve essere estraibile per consentire la pulizia quotidiana. Lo si può foderare con fogli di giornale, paglia o fieno. All’interno, inoltre, si dovrebbe allestire anche una casetta in cui l’animale possa rifugiarsi quando ne sente la necessità. La gabbietta va posizionata in un luogo tranquillo e lontano da rumori eccessivi per evitare spaventi e stress all’animale. Deve, inoltre, essere posta in un luogo al riparo dal sole eccessivo e da correnti d’aria. La gabbia va pulita e disinfettata, insieme a tutti gli accessori presenti all’interno, almeno una volta a settimana per evitare problemi igienico sanitari. All’interno della gabbia, infine, si devono prevedere anche giocattolini e una ruota. In cattività la loro alimentazione deve essere costituita da semi secchi, frutta e verdura fresca e se necessario da integratori. Nei negozi specializzati si possono trovare delle miscele di semi appositamente pensati per fornirgli il giusto apporto vitaminico e proteico. Vanno evitati i semi di girasole poiché sono troppo grassi e possono creare problemi di sovrappeso all’animale. La dieta dei criceti deve prevedere anche una certa percentuale di proteine animali che possono essere somministrate tramite integratori alimentari. I vegetali e i tipi di frutta consigliati sono le carote, i cavolfiori e le mele. Per l’acqua che deve essere sempre fresca e pulita bisogna munirsi di un beverino a goccia, poiché i criceti non sanno bere dalla scodella.
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