Criceto Roborovsky

Caratteristiche

Il criceto Roborovsky, detto anche criceto del deserto, deve il suo nome allo scienziato russo che per primo lo scoprì e lo classificò. E’ la specie più piccola del suo genere misurando da adulto appena cinque centimetri per un peso medio che non supera i 20 grammi. E’ caratterizzato dal corpo tozzo con zampine corte. Il mantello è marrone dorato sulla schiena, mentre il sottopelo è più scuro creando un particolare effetto di sfumature. La parte della pancia, invece, è bianca. Gli occhi sono tondi e neri con due piccole macchie bianche sulla parte superiore. La coda è ridotta a un piccolo ciuffo di peli. A livello dell’ombelico è presente una ghiandola odorifera che secerne una sostanza utilizzata per marcare il territorio. Come tutti i criceti possiede due tasche guanciali poste ai lati della bocca che vengono utilizzate per trasportare il cibo nella tana. Essendo un roditore, il criceto Roborovsky è dotato di incisivi a crescita continua per contrastarne l’usura. Ha baffi molto lunghi con funzione tattile. E’ una specie crepuscolare, attiva soprattutto dal tramonto in poi, mentre dorme per gran parte del giorno. Hanno olfatto e udito molto sviluppati, mentre, la vista è molto scarsa. Questi piccoli criceti vivono in media tre anni. Per le loro ridotte dimensioni sono molto richiesti come animali domestici, ma, rispetto agli altri criceti richiedono maggiori attenzioni nel maneggiarli poiché sono estremamente fragili e il rischio di ferirli è molto alto.
Criceto Roborovsky

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Habitat naturale

e distribuzione

Il criceto Roborovsky è un roditore di origine asiatica. Proviene dalla Mongolia, dalla Russia e dalla Cina del Nord. In queste regioni fredde e impervie, questo piccolo criceto trova il suo habitat naturale rappresentato da ampie distese desertiche e aree semiaride come le steppe e i deserti dell’Asia centrale. Vive in tane sotterrane scavate a circa due metri di profondità, lunghe fino a un metro e mezzo e formate da varie stanze utilizzate per dormire e per immagazzinare il cibo. In inverno i criceti Roborovsky vanno in letargo, anche se di tanto in tanto si svegliano per mangiare e poi subito si riaddormentano.

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Riproduzione

Criceto Roborovsky I criceti Roborovsky raggiungono la maturità sessuale molto precocemente. A cinque settimane di vita già sono pronti per accoppiarsi e riprodursi. La gestazione dura tre settimane al termine della quale la femmina partorisce in media dai tre ai sei cuccioli. I piccoli sono allevati da entrambi i genitori. Tra una gravidanza e l’altra passano pochi giorni. Una femmina arriva a portare avanti fino a quattro gravidanze nell’arco della stessa stagione riproduttiva, ovvero, tra aprile e settembre. I piccoli appena nati pesano solo un grammo e sono nudi e ciechi, ma hanno già gli incisivi. A due settimane aprono occhi e orecchie e a tre settimane lasciano il nido. La riproduzione di questi criceti in cattività presenta molte difficoltà e difficilmente si riesce a condurre una gravidanza con successo. Condizione fondamentale, in questi casi, è mettere a disposizione della femmina il materiale necessario per costruire il nido, come fazzolettini di carta, e aumentare le scorte di cibo. I piccoli non devono essere toccati durante la prima settimana di vita per evitare di comprometterne l’odore, altrimenti la madre non riconoscendoli potrebbe scacciarli o addirittura ucciderli. Subito dopo il parto, la gabbia non va pulita e si deve lasciare del cibo solido sul pavimento per consentire ai cricetini di raggiungerlo. A cinquanta giorni di vita vanno tolti dalla gabbia materna e alloggiati in una gabbia indipendente.


Criceto Roborovsky: Allevamento

Se si decide di allevare un criceto Roborovsky bisogna allestire una gabbietta per ospitarlo. In questo caso le comuni gabbie per criceti non sono indicate poiché, essendo i Roborovsky molto piccoli, finirebbero col fuggire passando tra le sbarre. Per questi criceti, infatti, sono necessarie gabbie completamente chiuse in plexiglass trasparente o in plastica. La gabbia deve essere robusta, a prova di fuga, facile da pulire e grande abbastanza da consentire di ospitare al meglio l’animale. Il fondo deve essere foderato con del materiale assorbente come il fieno, la segatura, i trucioli di legno o la carta assorbente. All’interno della gabbia deve essere presente tutta una serie di accessori indispensabili per la sopravvivenza e il benessere del criceto con le mangiatoie per i semi e per il fieno e i beverini a goccia per l’acqua. Nella gabbia si deve anche prevedere una ruota per criceti fondamentale per consentire all’animale di fare esercizio fisico. In questo caso il pavimento deve essere pieno e non a sbarre per evitare che le zampine restino incastrate e si spezzino. Indispensabile è anche una scatolina che il criceto possa trasformare nella sua tana dove tenderà a nascondersi e a immagazzinare il cibo. Per i bisogni si dovrà introdurre nella gabbietta un piccolo contenitore con della lettiera. Se poi c’è spazio a sufficienza, si possono introdurre nella gabbietta anche tubi e giocattoli. La gabbia e tutti gli accessori presenti al suo interno devono essere puliti e disinfettati almeno una volta a settimana. Per quanto concerne l’alimentazione bisogna tenere presente che in natura i criceti Roborovsky sono onnivori, si nutrono di piante, semi, insetti e frutta. La dieta in cattività, quindi, deve essere il più possibile equilibrata e deve prevedere una parte di alimenti secchi come semi e pellet e una parte di cibi freschi come frutta e verdura.



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