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Negli anni sono state selezionate diverse razze di conigli nani. Tra le più diffuse come pet ci sono i conigli polacchi che sono interamente bianchi, ci sono poi i Nani Colorati, i Nani Angora, i Rex Nani e gli Ariete Nani. Il polacco o Ermellino è una varietà di coniglio caratterizzato dalla pellicca candida, dagli occhi rossi e pesa all’incirca un chilo e mezzo. Il nano colorato può essere nero, bianco, grigio e marrone. L’Angora nano, invece, deve il suo nome al tipo di pelliccia che è lunga e morbida e può è essere di diverse colorazioni. L’Ariete nano è caratterizzato da lunghe orecchie cadenti. Il nano Olandese ha il mantello di due colori, una parte bianca e un’altra bruna, nera o marrone chiaro. Il nano Testa di Leone, infine, ha una sorta di criniera di peli più lunghi attorno al collo che ricorda proprio quella di un leone e a cui deve il suo soprannome.
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I conigli nani difficilmente si trovano allo stato selvatico, ma, in generale si può affermare che il loro habitat naturale, come quello dei conigli comuni, è dato da ampi spazi erbosi, praterie ai margini dei boschi dove poter trovare facilmente da mangiare, ma si adattano a tutti i tipi di ambiente, dal deserto con le dune sabbiose, le rocce e i cespugli bassi, alle foreste tropicali fino alle zone umide. Tendono a scavare tane sotterranee, dove si rifugiano dal freddo e dai predatori e dove trascorrono gran parte della loro giornata uscendo solo di sera o di mattina presto per mangiare. Discendendo dal coniglio selvatico la sua distribuzione geografica comprende tutto l’emisfero occidentale e parte di quello orientale. A oriente, in particolare, è diffuso nelle regioni dell’Africa centrale e meridionale, nel subcontinente indiano, a Sumatra, e in Giappone. Solitamente i conigli vivono in gruppi e tendono a scavare buche e gallerie sotterranee per nascondersi e per partorire. Essendo un animale notturno dorme spesso e quasi non emette suoni eccetto una specie di soffio e un fischio acuto che fa solo in caso di paura.
A differenza dei conigli selvatici, i conigli nani non sono molto prolifici con una media di al massimo 4 conigli a gestazione. Le femmine della specie raggiungono la maturità sessuale intorno ai sette mesi, mentre il maschio è un po’ più precoce e può cominciare a riprodursi anche a sei mesi. La gestazione dura mediamente un mese. In questo periodo la femmina prepara il nido con foglie ed erba se vive allo stato selvatico. In caso di un esemplare detenuto in cattività, occorrerà mettere nella gabbietta pezzi di lana e stoffa per consentire alla coniglietta di foderare il nido. Alla nascita i piccoli pesano dai venti ai 50 grammi, sono completamente sprovvisti di pelo e hanno gli occhi e le orecchie chiuse. I conigli possono accoppiarsi tutto l’anno, poiché, a differenza degli altri animali non vanno in calore, ma, sono sempre sessualmente ricettivi. La femmina può portare avanti fino a tre nidiate in un anno con una media di 3-4 cuccioli ciascuna. Il parto e molto rapido e la madre accudisce fin da subito i suoi cuccioli.
Se si decide di allevare un coniglio nano in casa occorre procurarsi come prima cosa una gabbietta in cui ospitarlo. La gabbietta per riuscire a contenerlo adeguatamente deve misurare almeno 60 centimetri di lunghezza, 30 di altezza e 35 di larghezza. La gabbia può essere posizionata sia all’interno che all’esterno, ma, deve essere posta al riparo dal sole, da fonti di calore e occorre evitare eccessivi sbalzi di temperatura. In casa può essere lasciato libero ma occorre fare attenzione che non entri in contatto con cavi elettrici o con altri potenziali pericoli per la sua incolumità. I conigli nani, infatti, sono molto curiosi e tendono a mordicchiare tutto ciò che trovano. In casa il coniglio domestico imparerà fin da subito a muoversi per le stanze e a tornare nella sua gabbietta per fare i suoi bisogni. Si può portare anche a fare passeggiate all’aria aperta, tenendolo al guinzaglio per evitare che scappi. In questo caso vanno evitate le zone troppo trafficate o quelle in cui l’erba è sporca o inquinata. In media i conigli nani vivono fino a cinque anni. Alla nascita pesano solo 20 grammi ma hanno già i denti incisivi. A dieci giorni aprono per la prima volta gli occhi e intorno alle due settimane di vita comincia a crescere il pelo. Lo svezzamento avviene intorno al ventunesimo giorno di vita. Se si decide di allevare un coniglio nano occorre prestare molta attenzione all’alimentazione, poiché, un’alimentazione sbagliata è alla base delle principali patologie dei conigli nani domestici. I conigli nani dovrebbero mangiare solo erba fresca, fieno e verdure. I conigli nani sono una specie completamente erbivora e il loro apparato digerente non è abituato a digerire alimenti come i semi, il pane e i cereali in genere. Il coniglio nano può mangiare qualsiasi tipo di verdura cruda, purché sia pulita, a temperatura ambiente e senza parti marce. Si può somministrare basilico, broccoli, carote e foglie di carota, cavoletti di Bruxelles, cavolo, cicoria, erba di campo, erba medica, indivia, insalata, menta, peperoni, prezzemolo. Di tanto in tanto si può dar da mangiare al nostro coniglio anche il pellet che, però, deve essere fatto esclusivamente con erbe, fieno e vegetali, e deve essere completamente privo di farine di cereali, di origine animale, o di farmaci. Vanno evitati completamente, invece, i biscotti, il pane, le fette biscottate, i cracker, i grissini, i fiocchi di cereali, il riso soffiato, la pasta, le patate, i dolci e la cioccolata. Bisogna evitare anche i semi e i chicchi in generale. In caso di alimentazione scorretta, il coniglio va abituato con gradualità al nuovo regime alimentare al fine di evitare disturbi come la diarrea che in alcuni casi può rivelarsi anche letale. Solitamente si inizia mescolando l’erba ai semi e pian piano diminuire le dosi di questi ultimi. Il fieno può essere somministrato fin da subito. Tra le principali malattie a cui sono soggetti i conigli nani ci sono la mixomatosi causata da un virus trasmessa principalmente da insetti e zanzare. E’ una malattia per la quale non esiste una cura, ma, si può vaccinare l’animale per difenderlo dal contagio. Essendo un animale molto delicato, il coniglio nano non può essere esposto per molto tempo al sole e ha bisogno di cure specifiche. Occorre portarlo dal veterinario almeno ogni sei mesi per i vaccini che sono essenzialmente due: quello per la mixomatosi e quello contro la malattia emorragica virale. La scadenza è semestrale per il primo e annuale per il secondo. Quindi ogni sei mesi occorre portarlo dal medico per i richiami e per le visite di controllo.
Il coniglio nano è un animale molto vivace e curioso. Non emette quasi nessun suono, ma, ha un linguaggio del corpo specifico con il quale riesce ad esprimere i propri stati d’animo e le proprie emozioni. Si tratta di animali molto timorosi che si spaventano al minimo rumore, quindi per evitare di stressarli inutilmente vanno tenuti in luoghi tranquilli e silenziosi. Il coniglio nano è un animale molto pulito che tende a marchiare il territorio strisciando il muso sul pavimento e sui mobili di casa. Manifesta il suo affetto in molti modi, ad esempio, girando intorno ai piedi del padrone, leccando e mordicchiando le mani. Quando solleva le zampe di solito, significa che ha fame. Se si stende sul pavimento con muso basso, vuol dire che vuole essere accarezzato sul dorso, sulla testa e vicino alle orecchie. Solitamente i conigli nani non gradiscono essere toccati sulla pancia o sotto il mento. Quando è spaventato, porterà le orecchie all’indietro e le zampe sotto il corpo. Se invece si sdraia completamente con la pancia all’aria, allora vuol dire che è completamente rilassato e a suo agio. Quando sta bene e vuole giocare comincia a saltellare e a fare giravolte. Quando sta male, comincerà a digrignare i denti per esprimere il suo malessere. Quando è incuriosito da qualcosa comincia a esplorare con le orecchie dritte in avanti. Quando invece si sente minacciato, può diventare aggressivo e cominciare a mordere con violenza. Questo è uno dei pochi casi in cui il verso del coniglio nano, altrimenti molto basso, diventa udibile e si trasforma in una sorta di fischio sordo.
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