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La vendita delle capre da latte è regolata dalla normativa vigente che fa capo alla singola asl veterinaria di competenza. Per acquistare un capo, quindi, occorre non solo scegliere il giusto allevamento, ma anche mettersi in regola con documenti ed autorizzazioni varie seguendo la trafila burocratica.
I prezzi dei singoli capi in vendita vengono generalmente stabiliti dagli assessorati provinciali di competenza, che, di mese in mese (alcuni anche di settimana in settimana) pubblicano i prezzi minimi e massimi del mercato in base alle variabili. Nella realtà quotidiana, invece, i riferimenti stilati dagli enti statali fungono più che altro da indicatore relativo, in quanto non mancano sul mercato capre da latte in vendita a prezzi superiori o inferiori rispetto a quanto stabilito. Ciò si delinea in quanto la compravendita reale è ben diversa dai listini ufficiali: una campionessa produttrice di latte difficilmente potrà costare la cifra massima consigliata/imposta, ma sicuramente, sia per valore “affettivo” che per pedigree, avrà un prezzo decisamente più alto. Senza poi contare le altre variabili come il numero di parti sostenuti, ecc. Ad ogni modo, attenendoci ad un campione di listini ufficiali, i prezzi di vendita per le capre da latte possono variare da un minimo di 50 euro fino ad un massimo di 300 euro. Samuel Lamont - Borsa per la spesa riutilizzabile, motivo: razze di pecore, colore: Verde Prezzo: in offerta su Amazon a: 14,97€ |
La scelta migliore per trovare capre da latte in vendita è sempre quella di rivolgersi ad allevamenti certificati. Basterà anche solo una ricerca sul web per essere indirizzati ai vari allevamenti più vicini a casa propria, oppure si potrà più semplicemente rivolgersi all'asl di competenza e richiedere l'elenco degli allevamenti di capre da latte che consentono una compravendita di capi.
Rivolgersi all'asl, inoltre, assicura l'indubbio vantaggio di poter scegliere solo fra allevamenti certificati e quindi controllati periodicamente dal veterinario locale: in questo modo non solo si evitano problemi di natura burocratica, ma si è anche sicuri che le capre in vendita siano in salute. Naturalmente, esistono anche coloro che vendono capre da latte in maniera non autorizzata, magari attirando i compratori con offerte al ribasso sui prezzi dell'animale: questo, se da una parte potrebbe essere interessante, dall'altra comporta un problema di ordine legale, ma anche e sopratutto la possibilità di incappare in una truffa, in quanto gli animali potrebbero nascondere una qualche patologia non immediatamente riscontrabile oppure non essere di razza pura. Ad ogni modo, sopratutto se non siete ancora esperti del settore, chiedete al vostro veterinario di fiducia di accompagnarvi presso l'allevamento: un occhio esperto certamente saprà dissipare ogni dubbio in termini di salute dell'animale e regolarità dell'allevamento stesso.La compravendita di un qualunque animale necessita di specifici documenti utili non solo per la cessione di proprietà dei capi, ma anche per verificare l'effettiva salute e regolarità dell'allevamento. Il compratore, infatti, dovrà ricevere una serie di documenti che attestino la proprietà dell'animale, la sua registrazione all'anagrafe caprina, nonché il pedigree di razza.
Naturalmente però, questi non sono gli unici documenti necessari per la vendita di capre da latte, ma sicuramente è rilevante menzionare il ddt, ossia il documento di trasporto, senza il quale non potrete far uscire dall'allevamento le capre da latte appena acquistate. Nel caso in cui, ad esempio, le forze dell'ordine fermino il convoglio sul quale viaggiano i capi appena acquistati ma privi di ddt, la denuncia per furto è praticamente assicurata. In ultimo, cosa molto importante, non accettate documenti incompleti o sospetti, neanche se l'allevatore vi promette un forte sconto sull'acquisto: potrebbe essere sinonimo di una detenzione non regolare del bestiame, condizione che potrebbe ripercuotersi anche sull'acquirente e non solo sul venditore.Tradizionalmente, prima dell'invenzione del latte in polvere, ai bambini che non potevano nutrirsi con il latte della loro mamma, veniva dato il latte di capra. Oggi viene comunque usato da chi soffre di intolleranza al latte di mucca, per la sua alta digeribilità. Che non toglie comunque niente al suo sapore che si mantiene gustoso. Contiene una bassissima percentuale di caseina alfa1, che è fortemente allergizzante, come appunto il latte materno (in questo caso è pari a zero). I grassi contenuti nel latte di capra sono più facilmente digeribili, è ricco di vitamine e di minerali e, inoltre, presenta alcune sostanze che sembrerebbero protettive nei confronti delle patologie cardiovascolari. Per via di tutte queste qualità, il latte di capra costa leggermente di più rispetto a quello che consumiamo normalmente. E' però difficilmente reperibile in commercio, spesso è consigliato rivolgersi direttamente alle aziende casearie se volete acquistarlo. In questo modo però, avrete la garanzia della qualità del prodotto in vendita.
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