Merens

Le origini

Come spesso accade, anche il cavallo Merens è una di quelle razze la cui esistenza si perde nella notte dei tempi. Sembra infatti che il Merens abitasse la zona dei Pirenei già a partire dall'epoca Magdaleniana (siamo all'incirca nel periodo del Paleolitico superiore), quindi intorno ai 13.000 – 15.000 anni fa: alcune testimonianze di questa teoria si ritrovano nei pictogrammi della caverne di Niaux, dove ci sono disegni che raffigurano piccoli cavalli molto pelosi, con la classica “barbetta” che contraddistingue il Merens, testa grande (a merengues) e dalla folta criniera.

La zona dove questo cavallo ha sempre vissuto è quella della Valle d'Ariege, sui Pirenei centrali, precisamente nei pressi di Andorra, una zona impervia che però ha permesso di mantenere le caratteristiche della razza intatte per molti secoli, fino a quando sono stati poi operati precisi incroci di insanguamento per migliorare la tipologia ai differenti usi.

L'addomesticamento si presuppone sia avvenuto intorno al periodo del Neolitico o dell'Età del Bronzo, anche se non esistono dati certi in merito.

Merens

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La storia

MerensIl cavallo Merens, è solitamente chiamato anche Ariege, proprio in onore della terra che da sempre lo ha ospitato, una zona impervia di montagna che però ha permesso a questo animale di divenire una razza forte, frugale, robusta, selezionata dai duri inverni nevosi che contraddistinguono questa località.

Da sempre utilizzato come cavallo dai montanari, il Merens all'inizio era un piccolo cavallo, un pony praticamente, anche se molto forte: era infatti utilizzato (ma lo è tutt'ora) come cavallo dal traino per tronchi, da sella e da soma, ideale da condurre sui sentieri più impervi dove anche l'uomo con difficoltà riusciva a raggiungere. Proprio l'essere prezioso aiutante per gli uomini nel loro lavoro ha condotto il Merens ad essere gelosamente governato dai montanari che lo chiamavano “il piccolo cavallo di montagna”.

Nel periodo romano, Giulio Cesare descrisse con minuzia, in un suo scritto sulla guerra contro i Galli, questi piccoli cavalli neri, capaci di resistere alle intemperie e dal manto molto folto, simile ad un “cappotto”. Con ottime probabilità il Merens venne utilizzato dai Romani stessi come cavallo da soma.

Sono molti gli autori che parlano del cavallo Merens, addirittura ritroviamo una raffigurazione di Carlo Magno che cavalca proprio un esemplare di questa razza.

Durante il periodo napoleonico, questa razza venne utilizzata soprattutto per trasportare i cannoni, così come accadeva un po' con tutte le razze di cavalli da sella francesi di quel periodo. Durante il tempo che dal dall'800 al 900, invece, il Merens venne utilizzato come mezzo di trasporto per il vino, i minerali estratti nelle cave e come ausilio per i contrabbandieri durante le guerre mondiali.

Ad oggi viene impiegato non solo come animale da soma e da sella, ma anche come ottimo compagno per il turismo equestre.


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Caratteristiche fisiche e comportamentali

Merens al pascolo Il cavallo Merens è un cavallo non molto grande, con un'altezza al garrese che va dai 145 ai 155 centimetri, con un peso che oscilla fra i 400 e i 500 chilogrammi. Si tratta quindi di un cavallo molto massiccio, di forte costituzione. La testa del Merens si presenta dal profilo leggermente concavo, caratterizzata da fronte larga e piatta. Le orecchie sono corte, ma molto pelose soprattutto all'interno. Gli occhi sono docili, molto espressivi. Su tutta la testa, ma in particolare su gote, occhi e sottomento, il Merens si presenta provvisto da un particolare barbetta atta a proteggerlo dal freddo e dalle intemperie.

Il collo è massiccio e corto negli esemplari più puri, mentre lo ritroviamo più lungo ed arcuato in quelli incrociati con purosangue. La groppa è molto ampia, così come il petto, mentre le reni si presentano forti e muscolose. Gli arti sono generalmente corti, ma contraddistinti da muscoli notevoli. I piedi sono grandi, molto duri.

Il mantello è folto, ruvido al tatto, ma con coda e criniera spesso ondulate e molto lunghe. Il mantello è prevalentemente morello zaino ed è ammessa la stella, ma mai balzane. Sono inoltre ammessi anche alcuni determinati sprazzi di colore bianco.

Caratterialmente siamo davanti ad un cavallo molto docile e tranquillo, caratteristica comune in un cavallo di montagna.


Merens: La razza

Merens Il fatto che questo cavallo sia vissuto da sempre in alta montagna in un territorio impervio, ha permesso al Merens di mantenere intatte le proprie caratteristiche. Non si conosce però la vera origine dal quale discenda questa razza: esistono, infatti, diverse ipotesi ad opera dei vari autori che sostengono tesi differenti incentrandosi su di uno piuttosto che di un altro elemento fisico.

Per alcuni il Merens discenderebbe dai cavalli iberici, piccoli e forti, che somigliano molto a questa razza. Secondo altri questa tipologia avrebbe parenti in comune con i cavalli orientali che sarebbero stati importati dai Mori durante le conquiste iberiche.

Molto più probabilmente, invece, il Merens odierno è il frutto di incroci con il Gudbrandsdal Dole, cavallo di origine norvegese, il Dales e Fell, cavalli di origine inglese. É inoltre abbastanza certo che questo cavallo non sia mai stato incrociato con un Frisone, teoria seguita fino a qualche anno fa.

Il Merens a sua volta è stato utilizzato come linea di sangue per la creazione del mulo dei Pirenei.

Ad oggi il Merens è ancora un cavallo abbastanza raro, che vive allo stato semi brado la maggior parte dell'anno. Esistono diversi allevamenti, alcuni dei quali esportati anche in Italia, nella zona del Piemonte e limitrofe, molto simili per clima a quelle pirenaiche.



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