cavalli spagnoli

vedi anche: Cavalli

Caratteristiche

I cavalli di razza Spagnola possono essere considerati gli antenati delle razze dei cavalli esistenti. Essendo una razza molto antica furono noti fin dai tempi dei romani che li adoperavano come cavalli da guerra. Al giorno d'oggi i cavalli Spagnoli vengono impiegati nelle attività sportive e nei lavori agricoli, per la loro forza ed agilità. I cavalli Spagnoli si presentano come animali fieri e superbi, dal portamento elegante e le forme raccolte. La loro altezza varia a seconda della razza e va dal 1,50 al 1,62 cm. La testa è molto elegante, di profilo rettilineo, proporzionata. Il muso è aggraziato, gli occhi sono sporgenti, grandi ed espressivi, le narici elastiche ed ampie. Le orecchie sono piccole e mobili. Il collo è di media lunghezza, talvolta arcuato, mentre il tronco è possente ed il torace ampio e profondo, le costole sono piatte ed arcuate. Il garrese è pronunciato o meno a seconda della varietà della razza, la groppa si presenta arrotondata o vagamente obliqua. Le spalle sono muscolose e gli arti sono sottili ma con ossa robuste. La coda è attaccata in alto o in basso a seconda della varietà della razza. Il mantello può essere grigio, baio, sauro, morello e roano. Il temperamento dei cavalli spagnoli è generalmente docile, tranquillo, equilibrato, coraggioso e fiero. La sua andatura è caratteristica e si chiama “Paso de andatura” si tratta di un passo saltellato che rende l'incidere di questo cavallo molto elegante. I cavalli Spagnoli, sono animali molto versatili che vengono appunto impiegati nelle competizioni sportive ma anche nel lavoro agricolo nonché come animali da sella e da tiro leggero.

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Habitat naturale

e distribuzione

I cavalli Spagnoli nascono in Spagna e qui vengono prevalentemente allevati. Durante i viaggi dei conquistadores, questo cavallo ha avuto modo d'incontrare altre razze, fra cui la berbera ad esempio, con cui ha dato inizio a molte altre razze equine. Naturalmente in America ha riscosso molto successo, dove ha dato origine alle diverse razze americane come il Criollo. In Europa ha avuto un’ampia diffusione in quanto veniva impiegato, principalmente, per migliorare le razze europee fra cui l'antico Normanno e l'Orlov, il Lipizzano ed il Friesian. In particolare si noti che ha trovato un habitat favorevole soprattutto nell'America del Sud dove si riscontra un clima più simile a quello spagnolo. In Spagna viene allevato prevalentemente in Andalusia a Cordoba. Si tratta comunque di un animale molto robusto e adattabile e ciò gli ha consentito di adattarsi ad habitat e climi diversi da quelli del suo paese d’origine.

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Riproduzione

Cavallo spagnolo I cavalli Spagnoli raggiungono la maturità sessuale entro i due anni di vita, ma, solitamente l'accoppiamento è consigliato a partire dai tre anni di vita. Una cavalla spagnola può essere ingravidata fino al quindicesimo anno d'età, mentre, l'attività sessuale del cavallo spagnolo può durare anche tutta la vita. I cavalli Spagnoli si possono riprodurre durante tutto l'anno, ma, i mesi più fertili vanno da febbraio a luglio. La durata del calore della cavalla va dai tre agli otto giorni e se non avviene la fecondazione si può ritentare dopo quattro settimane. Lo stallone può effettuare due monte al giorno. La gravidanza dura in media undici mesi, dopo il parto si ripresenta il calore. Durante la gravidanza la cavalla deve rimanere in un ambiente tranquillo e non fare sforzi. I parti gemellari, sovente, non vanno a buon fine e si concludono con un aborto fra il 6° e il 9° mese di gravidanza e solo il 20% dei gemelli sopravvive.


cavalli spagnoli: Abitudini

e alimentazione

L'alimentazione dei cavalli spagnoli non differisce molto da quella delle altre razze. Gli si deve sempre somministrare abbondante acqua, specie durante il periodo della gravidanza e gli si deve somministrare sempre la stessa dieta. Ogni variazione nell’alimentazione deve essere pianificata e soprattutto dev'essere graduale. In generale l’alimentazione di un cavallo spagnolo prevede un misto di fieno e concentrati, farine o crusche sempre bagnate, graminacee specialmente l'avena, carote, mele o barbabietole sempre affettate. I semi di lino vanno sempre cotti prima della somministrazione altrimenti risultano tossici. Nella stalla il cibo sarà posizionato in una mangiatoia in basso e mai per terra onde evitare che il cavallo respiri troppa polvere ed inoltre è bene lasciare a portata di muso un blocco di sale. Va da sé che il pascolo è l'ideale per qualsiasi razza equina e che la dieta, e le porzioni, devono essere studiate in base all'impiego dell'animale e quindi in base all'energia che questo deve consumare. Una dieta equilibrata comprende: carboidrati 30-35% , lipidi 2-5%, proteine 12-14% e fibre 50%.

Durante la gravidanza della cavalla si provvederà gradualmente ad integrare l'alimentazione con delle proteine, a tre settimane dal parto si ridurranno della metà fieno, erba ed avena mentre si somministreranno solo due volte a settimana il pastone di semi di lino e crusca cotti. Il puledro va svezzato dopo i sette mesi con l'introduzione graduale del mangime.



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