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I cavalli Spagnoli nascono in Spagna e qui vengono prevalentemente allevati. Durante i viaggi dei conquistadores, questo cavallo ha avuto modo d'incontrare altre razze, fra cui la berbera ad esempio, con cui ha dato inizio a molte altre razze equine. Naturalmente in America ha riscosso molto successo, dove ha dato origine alle diverse razze americane come il Criollo. In Europa ha avuto un’ampia diffusione in quanto veniva impiegato, principalmente, per migliorare le razze europee fra cui l'antico Normanno e l'Orlov, il Lipizzano ed il Friesian. In particolare si noti che ha trovato un habitat favorevole soprattutto nell'America del Sud dove si riscontra un clima più simile a quello spagnolo. In Spagna viene allevato prevalentemente in Andalusia a Cordoba. Si tratta comunque di un animale molto robusto e adattabile e ciò gli ha consentito di adattarsi ad habitat e climi diversi da quelli del suo paese d’origine.
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I cavalli Spagnoli raggiungono la maturità sessuale entro i due anni di vita, ma, solitamente l'accoppiamento è consigliato a partire dai tre anni di vita. Una cavalla spagnola può essere ingravidata fino al quindicesimo anno d'età, mentre, l'attività sessuale del cavallo spagnolo può durare anche tutta la vita. I cavalli Spagnoli si possono riprodurre durante tutto l'anno, ma, i mesi più fertili vanno da febbraio a luglio. La durata del calore della cavalla va dai tre agli otto giorni e se non avviene la fecondazione si può ritentare dopo quattro settimane. Lo stallone può effettuare due monte al giorno. La gravidanza dura in media undici mesi, dopo il parto si ripresenta il calore. Durante la gravidanza la cavalla deve rimanere in un ambiente tranquillo e non fare sforzi. I parti gemellari, sovente, non vanno a buon fine e si concludono con un aborto fra il 6° e il 9° mese di gravidanza e solo il 20% dei gemelli sopravvive.
L'alimentazione dei cavalli spagnoli non differisce molto da quella delle altre razze. Gli si deve sempre somministrare abbondante acqua, specie durante il periodo della gravidanza e gli si deve somministrare sempre la stessa dieta. Ogni variazione nell’alimentazione deve essere pianificata e soprattutto dev'essere graduale. In generale l’alimentazione di un cavallo spagnolo prevede un misto di fieno e concentrati, farine o crusche sempre bagnate, graminacee specialmente l'avena, carote, mele o barbabietole sempre affettate. I semi di lino vanno sempre cotti prima della somministrazione altrimenti risultano tossici. Nella stalla il cibo sarà posizionato in una mangiatoia in basso e mai per terra onde evitare che il cavallo respiri troppa polvere ed inoltre è bene lasciare a portata di muso un blocco di sale. Va da sé che il pascolo è l'ideale per qualsiasi razza equina e che la dieta, e le porzioni, devono essere studiate in base all'impiego dell'animale e quindi in base all'energia che questo deve consumare. Una dieta equilibrata comprende: carboidrati 30-35% , lipidi 2-5%, proteine 12-14% e fibre 50%.
Durante la gravidanza della cavalla si provvederà gradualmente ad integrare l'alimentazione con delle proteine, a tre settimane dal parto si ridurranno della metà fieno, erba ed avena mentre si somministreranno solo due volte a settimana il pastone di semi di lino e crusca cotti. Il puledro va svezzato dopo i sette mesi con l'introduzione graduale del mangime.
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