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Ma è durante il periodo finale dell'ottocento che le vacche rosse ebbero la loro maggiore notorietà ed impiego, e questo grazie soprattutto all'incredibile aumento numerico che si ebbe nell'immediato dopoguerra. Infatti, l'ottimo latte delle vacche rosse veniva impiegato per la produzione casearia, dei formaggi in particolare, e, proprio in quegli anni, l'industria dedita alla produzione di formaggi e simili ebbe il suo periodo migliore.
Durante il periodo della seconda guerra mondiale, le vacche rosse continuarono ad essere una tipologia bovina molto importante, sfruttate a pieno nella loro triplice attitudine, sebbene il declino stava avanzando inarrestabilmente. Infatti, intorno agli anni 60 – 70, si assistette in soli dieci anni ad un crollo di capi consistente, che da circa 60.000 unità si ridussero a poco più di 3.000. La razza era quindi a forte rischio d'estinzione e ciò accadeva per diversi motivi che interessavano non solo il poco adattamento delle vacche rosse alle nuove condizioni di allevamento, ma anche il fattore sociale: fu infatti questo il periodo in cui si assistente al progressivo finire della mezzadria, ai problemi sul pagamento del latte, senza contare il fatto che non vi furono piani di miglioramento genetico efficaci. A partire dagli anni 80, però, qualcosa cominciò a cambiare. Un gruppo di allevatori, in collaborazione con tecnici e strutture pubbliche, prese a cuore la sorte della razza Reggiana e ne cominciò il recupero attraverso scelte oculate sia a livello zootecnico sia genetico. Nel 1985 la razza Reggiana venne anche inserite all'interno del registro anagrafico delle “popolazioni bovine e gruppi etnici a limitata diffusione”.Ad oggi la razza vacche rosse è tutelata dall'Associazione Nazionale Allevatori Bovini di Razza Reggiana (A.N.A.Bo.Ra.Re.) e produce un ottimo latte che viene impiegato soprattutto nella produzione del Parmigiano Reggiano (qualità vacche rosse). Gli animali magici Prezzo: in offerta su Amazon a: 6,37€ (Risparmi 1,13€) |
Le vacche rosse sono animali a triplice attitudine, anche se, con il passare degli anni, hanno mutato la loro “specializzazione” prettamente nella produzione del latte grazie al grande successo che il formaggio Parmigiano Reggiano ha ottenuto ed ottiene in tutto il mondo. Animali armonici sebbene di taglia prettamente medio – piccola, si caratterizzano per il loro colore fromentino uniforme, punteggiato di peli con punta bianca. Nei maschi il color del mantello è più accentuato, soprattutto nelle zone del collo e delle spalle.
La testa è molto espressiva e piuttosto larga, con una fronte molto spaziosa. Il musello è rosa, con labbra molto carnose e pronunciate. Le corna nella femmina sono a sezione leggermente ellittica, mentre nei tori si presentano più grosse e meno incurvate. La mammella si presenta ben sviluppata, con cute molto fine e delicata, ma contraddistinta da capezzoli spesso troppi lunghi e doppi.L'altezza al garrese varia anche qui da maschio a femmina: per il primo la media si attesta intorno ai 145-155 centimetri, mentre per la seconda varia fra i 140 e i 145 centimetri. Per quanto riguarda il peso, questo può variare dai 650 ai 700 chili per le vacche e dai 900 ai 1000 per i tori.Le vacche rosse sono, come già accennato in precedenza, animali a triplice attitudine ma che, grazie al loro ottimo latte, vengono utilizzate quasi esclusivamente per la produzione di questo. Infatti, una mucca di razza rossa produce all'anno una media di circa 8500 chilogrammi di latte, che viene impigliato quasi esclusivamente nella produzione casearia e per la realizzazione del Parmigiano Reggiano.
Il latte delle vacche rosse sarebbe, infatti, dotato di proteine e caseina che, sia per quanto riguarda la percentuale, sia per quanto riguarda le caratteristiche qualitative, supera di gran lunga altre razze ad attitudine singola, tant'è che i tori vengono spesso impiegati come miglioratori di altre razze bovine al fine di migliorare la produzione di latte e la resa che questo può dare durante la lavorazione casearia.
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